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MotoGP, Alex Marquez: “Marc non è un compagno di squadra normale”

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Marc Marquez ha subito scavalcato suo fratello Alex in sella alla Ducati Desmosedici. La nuova stagione MotoGP ci regala l’accoppiata familiare nel team Gresini, dove finalmente hanno trovato un porto sicuro dopo gli ultimi anni di tempesta in casa Honda. Il fratello minore è approdato nel 2023, un anno dopo il pluricampione di Cervera… e si può pensare già in grande.

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I fratelli Marquez fianco a fianco

Alex Marquez ci ha messo molto di suo nel convincere Marc a cambiare costruttore. Ha fatto un po’ da apripista nel box Gresini, ha tastato il terreno, sperimentato l’ambiente molto familiare che ruota intorno a Nadia Gresini, spremuto la Rossa di Borgo Panigale, anche in versione non ufficiale. “Quando ha deciso di fare il passo sono stato felice, non perché arrivasse come compagno di squadra. Ma sapevo che stava arrivando nel posto giusto. Mi sono visto riflesso in lui quando ho deciso di fare quel passo. Su una scala diversa, ovviamente, perché Marc è molto grande in MotoGP… Sapevo che stava facendo il passo giusto ed è stato come abbracciarlo e dirgli ‘Vieni qui, starai bene’“.

Una scelta non facile quella di Marc Marquez, dopo undici anni di MotoGP con la RC213V e sei titoli mondiali vinti. Ha stralciato il contratto anzitempo, anche a costo di perdere milioni di euro. Più di ogni altra cosa aveva bisogno di ritrovare la gioia di correre e ritrovarsi nel gruppo di testa. E con la Honda non era più possibile, come dimostrano ancora oggi le prestazioni dei piloti HRC… Quando ha capito che fosse pronto al grande salto, Alex gli ha dato la spinta finale. “Mi ha tenuto in considerazione. Sono una delle poche persone a cui presta attenzione – racconta il fratello minore ad ‘AS’ -. Ogni volta che fa qualcosa, ne parla prima con me e io con lui. Ci parliamo prima di prendere decisioni. Quando sono passato in Gresini è stato lo stesso, lui mi ha detto che dovevo andarci a qualunque costo“.

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Sognando una Ducati ufficiale…

Un passo indietro per farne due avanti, lasciare un colosso mondiale come la Honda per scegliere un team satellite, familiare. Marc Marquez ha subito mostrato di avere le carte in regola per puntare al podio, obiettivo centrato nelle Sprint di Portimao e Austin. Poi la sfortuna ha fatto il suo corso, prima con il contatto con Pecco Bagnaia in Portogallo, poi il problema al freno in Texas. Borgo Panigale guarda con molta attenzione ai suoi numeri e non è escluso che dal prossimo anno possa affidargli una Ducati ufficiale. Alex proverà a strappargliela? “È troppo presto per dirlo e non voglio nemmeno sforzarmi di essere davanti a lui. Non è un compagno di squadra normale. Con un’altra persona hai sempre la rivalità di voler essere davanti a lui. Questa è una rivalità più sana con la quale ti dai un feedback positivo“.

La Desmosedici GP23

Dopo tre Gran Premi, Alex Marquez è solo tredicesimo in classifica piloti con 14 punti. Il passaggio dalla Ducati GP22 alla GP23 non è stato indolore. “I tempi si stanno abbassando, ma è una moto diversa e penso che non provare la GP22 abbia aiutato Marc. Mi ero abituato alla 22, che era molto facile e docile, e penso che dalla 22 alla 23 hanno fatto un altro step. Hanno visto che non era molto corretto e con la GP24 hanno fatto una sorella evoluta della 22, e la 23 è nel mezzo“. Non a casa anche Pecco Bagnaia e Jorge Martin all’inizio della scorsa stagione si lamentavano della GP23 “perché non la capivano, dicendo che era meglio la 22 – ha concluso Alex Marquez -. Bisogna avere un po’ di pazienza e comprenderla meglio”.

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