Motomondiale

Pecco Bagnaia: pilota MotoGP obbligato a vincere sempre

A Pecco Bagnaia non si perdona nulla: un weekend storto e si scatenano le critiche nei confronti del Campione MotoGP 2022 e 2023.

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In MotoGP corrono 22 dei motociclisti più forti del pianeta, ma apparentemente solo uno di loro è obbligato a vincere. Sempre. O meglio: a vincerle tutte. Questa un po’ la condanna di Pecco Bagnaia. Ad ogni weekend “storto“, si ripropone una dinamica ormai consolidata negli ultimi anni: critiche infinite ed una collettiva cancellazione dei traguardi da lui conseguiti in questi anni.

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DOPO AUSTIN MOTOGP STESSA STORIA

Questo è quanto accaduto al termine di un fine settimana ad Austin dove Pecco Bagnaia (oggettivo) non ha propriamente brillato. Preceduto da altri due Ducatisti con le GP24 (Enea Bastianini e Jorge Martin), soprattutto indietro in campionato. Trenta punti, anche per chi ne recuperò 91 su Fabio Quartararo nel 2022, non sono affatto pochi.

I NUMERI DA DUCATISTA UFFICIALE IN MOTOGP

Il Gran Premio di Austin ha pertanto rappresentato una ghiotta opportunità per i detrattori di Bagnaia di tornare a fare la voce grossa. Dal loro punto di vista, le deve vincere tutte: un weekend sottotono cancella qualsiasi cosa. Ad esempio, il fatto che in 3 stagioni con il team ufficiale Ducati abbia concluso nell’ordine 2°, 1° e 1° in campionato. Che alla fine, Stoner a parte, titoli piloti alla Ducati in MotoGP li ha portati soltanto lui.

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VINCERLE TUTTE

Insomma, c’è sempre un motivo per delegittimare Bagnaia. “Con la moto migliore è facile“, come se fosse l’unico a ritrovarsela ai box. “Se tutti corressero con la GP24, chissà…“, al netto che, in tre stagioni, sia sempre stato il miglior Ducatista. Questo tralasciando valutazioni inerenti a complotti e favoritismi che lasciano il tempo che trovano.

JEREZ PER IL RISCATTO

Oltre ai meri piazzamenti in campionato, da quando ha vestito di rosso il tre volte iridato in 61 Gran Premi disputati ha ottenuto, nelle gare “lunghe“, 35 podi (nella top-3 nel 57 % delle presenze) e 19 vittorie (il 31 %, sostanzialmente ne vince una ogni tre). Numeri fuori discussione, com’e ‘è obiettivamente al di sotto le aspettative questo inizio di campionato. Con onestà, non abbastanza per cancellare un triennio di successi, con l’opportunità tra due settimane di riscattarsi a Jerez. Un po’ come accaduto nel 2022 dopo un analogo inizio di stagione e, da parte dei detrattori, le critiche di sempre. Per antipatia, considerando che sui numeri non è propriamente attaccabile.

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