Tragedia in Thailandia: Gary McLaren, in passato nel team Suzuki in MotoGP, attualmente in IRTA, è morto a causa dell'esplosione di un fuoco d'artificio.
Non inizia al meglio il 2020. Nella notte un fuoco d’artificio ha causato la morte di Gary McLaren, in passato parte del team Suzuki in MotoGP, mentre attualmente si occupava degli aspetti tecnici in IRTA. Cinquant’anni, originario di Corby, nel Northamptonshire, si trovava a Pattaya, in Thailandia, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno assieme alla compagna e ad alcuni amici.
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La polizia del posto, chiamata subito dopo l’accaduto, sta ricostruendo la dinamica dell’incidente. Sembra che, attorno a mezzanotte, McLaren abbia cercato di accendere un grosso fuoco d’artificio (si parla di un tubo lungo circa 50 cm), inizialmente senza riuscirci. Al secondo tentativo però il petardo è esploso, dilaniando la faccia dell’uomo e lanciandolo all’indietro sull’asfalto.
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Le forze dell’ordine accorse non hanno potuto fare nulla per lui. McLaren è morto sul colpo, tra gli sguardi attoniti dei presenti, della compagna Jasmine e degli amici. Scompare così un uomo molto popolare tra chi lavora nei circuiti della MotoGP, descritto come grande professionista, nonché stimato ed apprezzato da tutti quelli che l’hanno conosciuto.
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