15 Dicembre 2017

Morte Nicky Hayden, l’automobilista rinviato a giudizio

Secondo il perito del Pubblico Ministero se il limite dei 50 km/h fosse stato rispettato il pilota Honda non sarebbe morto

La Procura della Repubblica di Rimini ha chiesto il rinvio a giudizio dell’automobilista  coinvolto nel tragico incidente del 17 maggio scorso costato la vita all’ex campione del Mondo della MotoGP, Nicky Hayden.

La richiesta, firmata dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli, è conseguente al deposito delle tre perizie tecniche sulla dinamica. A convincere il magistrato è stata l’analisi compiuta dall’incaricato della procura, il perito industriale Orlando Omicini, ex agente della Polizia Stradale esperto nella ricostruzione di incidenti. E’ accertato che l’operaio 30enne di Morciano di Romagna alla guida dell’auto procedesse alla velocità di 70 km/h, in un punto dove vige il limite dei 50 km/h. “Se l’auto avesse rispettato i limiti  sia reagendo e frenando, sia continuando a velocità costante, l’incidente sarebbe stato interamente evitato” e Nicky Hayden non avrebbe perso la vita, è la conclusione del perito.

La ricostruzione ha anche accertato che Nicky Hayden, in allenamento con la bici da corsa, non abbia rispettato lo stop e si sia immesso sulla strada principale procedendo a circa 20 km/h, restando investito dall’auto. Per il pilota statunitense ci sarebbe comunque un concorso di colpa nell’accaduto. Adesso toccherà al GIP (Giudice Indagini Preliminari) decidere se ci sono prove sufficienti per mandare a processo l’investitore.

In Spagna, invece, la Corte di Giustizia delle Baleari ha assolto la turista tedesca che il 27 luglio ad Ibizia investì il 13 volte iridato Angel Nieto, morto due settimane dopo in ospedale.

Incidente Angel Nieto, assolta l’investitrice tedesca

Nicky Hayden, le foto sul luogo dell’incidente

Incidente Nicky Hayden, la notizia

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4 commenti

  1. lostinro_320 ha detto:

    Certo che ha avuto una bella sfiga..prima il campione che credeva di essere ancora in pista ..poi l’ex poliziotto diventato fenomeno delle perizie.
    In bocca al lupo ragazzo..poteva capitare a tutti

  2. fabu ha detto:

    se se se, se fosse andato a 80kmh allora sarebbe passato un attimo prima che Nicky non rispettasse lo stop e quindi “forse” non ci sarebbe neanche stato l’incidente. ma la velocità del malcapitato automobilista è stata rilevata da un autovelox nel preciso punto dell’impatto?…è da brividi pensare nelle mani di quali attori della giustizia siamo messi.

  3. IO ha detto:

    Ma se il signor Hayden usa il telefonino e si immette in una strada senza rispettare lo stop e lo tirano sotto, la colpa non è sua? Avrei voluto vedere se al suo posto ci fosse stato un signor Rossi qualsiasi…

  4. il15agosto70 ha detto:

    in caso di colpe molto gravi nulla da dire ma valutare la non morte di qualcuno in questo modo è quanto meno ridicolo! come dire che se mia nonna avesse le ruote sarebbe una sedia a rotelle…