3 Marzo 2012

Yamaha VMAX Hyper Modified by Abnormal Cycles

Creazione tutta italiana da parte di Abnormal Cycles

Dopo aver ammirato le interpretazioni su base Yamaha VMAX realizzate in occasione di EICMA Custom 2011 dai migliori preparatori del motociclismo internazionale, è giunta l’ora di scoprire la risposta italiana alla domanda “come trasformare il meglio, in massimo?”. Miglior risposta non poteva che essere la quarta Yamaha Vmax Hyper Modified, realizzata dai customizzatori italiani di Abnormal Cycles in seguito alla conquista del premio “Best of Show” in occasione del “Bike Show” di EICMA Custom 2011, ovvero una Yamaha VMAX di serie da reinterpretare in chiave Hyper Modified. E così, dopo le spettacolari versioni dei maestri Roland Sands, Ludovich Lazaret e Marcus Walz ammirate in anteprima mondiale al Salone di Milano, è ora il turno degli italianissimi Abnormal Cycles, officina brianzola capitanata da Samuele Reali entrata di fatto nell’Olimpo dei customizer grazie alla loro versione di Yamaha VMAX Hyper Modified. Anche lo staff di Abnormal Cycles ha giudicato le performance del V4 Yamaha da 1.700cc più che sufficienti, il motore non ha infatti subito sostanziali modifiche ad esclusione dello scarico, realizzato “ad hoc” dallo specialista del settore Zard: un quattro in due studiato per accoppiarsi perfettamente alla nuova linea della moto. Esteticamente il motore è stato impreziosito dai nuovi carter ricavati dal pieno realizzati da F.G.R., che firma anche i comandi a pedale e le massicce piastre forcella. La quarta Yamaha VMAX Hyper Modified si distingue anche per gli splendidi cerchi a raggi, appositamente realizzati da JoNich Whells per scaricare a terra tutti e 200 i cavalli a disposizione, regalando visivamente un tocco tecnico di sapore retrò. L’impianto frenante è stato sostituito con un sistema Discacciati che completa il comparto ciclistico conferendo al mezzo un’aurea “hand made” molto raffinata. La linea della moto viene completamente stravolta, grazie al mago dell’alluminio Metal Bike che è riuscito a cucire un abito totalmente in alluminio dallo spirito café racer, con tanto di porta numero laterali. L’evocativa silhouette viene messa in risalto dalla lucidatura certosina, made by Zucchelli Paint, e dalla grafica Yamaha eseguita da Dox Design con una particolare lavorazione dell’alluminio su più strati che ha garantito un risultato che rievoca gli speed block tipici del marchio a tre diapason. Samuele & Co., hanno inoltre completato l’opera impreziosendo il già ricco pacchetto con i comandi al manubrio Rizoma e realizzando insieme a Wild Hog la sella monoposto in cuoio. Il risultato raggiunto è motivo di grande orgoglio per Abnormal Cycles, l’obiettivo dei quali era quello di creare qualcosa di differente rispetto alle interpretazioni precedentemente realizzate dai tre preparatori stranieri, dando alla muscle bike Yamaha una linea neo retrò capace di trasmettere le forti emozioni che il 4 cilindri a V regala in movimento, anche da fermo, ed esaltandone il già ricco contenuto del modello di serie, caratterizzato da un bellissimo e granitico telaio, da motore realmente “infinito”, ed una personalità talmente esplosiva da prestarsi facilmente a trasformarsi in Hyper Modified…

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