8 Aprile 2012

Valentino Rossi e Ducati: “Peggio dell’anno scorso”, ma sono “Finite le speranze”

Dichiarazioni in serie che non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Perchè quando Valentino Rossi, alla luce del punto più basso toccato nella sua avventura con Ducati, si lascia andare a queste dichiarazioni, in questo momento, con questi risultati, c’è ben poco da commentare. Si è oltrepassato il limite della ragionevole sopportazione. Passi il “Non riusciamo […]

Dichiarazioni in serie che non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Perchè quando Valentino Rossi, alla luce del punto più basso toccato nella sua avventura con Ducati, si lascia andare a queste dichiarazioni, in questo momento, con questi risultati, c’è ben poco da commentare.

Si è oltrepassato il limite della ragionevole sopportazione. Passi il “Non riusciamo ad esser competitivi“, l’ammettere di “Non riuscire più a fare la differenza nemmeno con Nicky (Hayden)” o di “Non riuscire a guidare bene questa moto“, persino di “Essere da sesto posto: anzi, lui (Hayden) lo è, non io“, ma la rassegnazione mostrata al termine di una gara che è andata “Peggio dello scorso anno: almeno eravamo settimi…” non lascia spazio ad alcun tipo di discussione.

Finalmente (tardivamente?), Valentino lo ha ammesso. “Noi le speranze l’anno scorso le abbiamo finite tutte“: così, letterale, in diretta televisiva con milioni di spettatori (e di tifosi) sintonizzati su Italia 1. Dunque non serve più “Sbilanciarsi in positivo“, perchè “I problemi sono gli stessi dell’anno scorso“, anche se “Si può spingere senza cadere con il nuovo telaio“.

Già, perchè anche la nuova GP12 non è un prodotto made in Tavullia. “Io ho dato le indicazioni secondo quelli che per me sono i problemi, solo che non siamo riusciti a risolverli. Io non ce la faccio da solo, non sono un ingegnere, tanto che siamo con gli stessi problemi dell’anno scorso.

Così al termine del primo di 18 Gran Premi stagionali. Ne restano 17: per contratto, ma senza speranze. “Dall’anno scorso“.

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