9 Settembre 2012

Superbike Nurburgring Gara 2: Biaggi e Melandri a terra, prima vittoria per Chaz Davies

Tutti giù per terra e, nel giro di pochi minuti, cambia tutto nella corsa al titolo mondiale. In una “pazza” Gara 2 al Nurburgring che consegna a Chaz Davies la prima affermazione in carriera tra le Superbike, Max Biaggi e Marco Melandri, in rigoroso ordine di classifica, si ritrovano a terra perdendo entrambi un’occasione importante […]

Tutti giù per terra e, nel giro di pochi minuti, cambia tutto nella corsa al titolo mondiale. In una “pazza” Gara 2 al Nurburgring che consegna a Chaz Davies la prima affermazione in carriera tra le Superbike, Max Biaggi e Marco Melandri, in rigoroso ordine di classifica, si ritrovano a terra perdendo entrambi un’occasione importante per conquistare punti preziosi per l’obiettivo finale. Il primo ad inaugurare la saga degli errori, giusto al primo dei 20 giri previsti, è stato proprio il vincitore di Gara 1 e capo-classifica di campionato Max Biaggi. Terzo in quel momento assistendo da vicino al deciso sorpasso di Sykes su Laverty (con conseguente “dritto” del pilota di passaporto irlandese della Aprilia), all’ingresso della celebre variante “Veedol” il Corsaro perde l’anteriore della propria Aprilia RSV4 Factory e si ritrova a terra. Il penta-Campione del Mondo riuscirà a ripartire con quasi 30″ di svantaggio dal vertice, transitando all’esposizione della bandiera a scacchi in tredicesima posizione per 3 preziosi punti in ottica campionato.

Con Biaggi KO al primo giro, Marco Melandri si era ritrovato con la concreta ed irripetibile chance di rimediare prontamente all’errore di Gara 1 e riportarsi in testa al mondiale. Un’occasione costruita con un bel sorpasso su Sykes per il primato, ma vanificata da un errore nel corso del 9° giro: seconda caduta e, soprattutto, secondo zero di giornata. Con il ravennate fuori, Max Biaggi quasi “per assurdo” rafforza la leadership ora con 9.5 punti di vantaggio rispetto a Melandri, 26.5 nei confronti di Tom Sykes che chiude al quinto posto, l’ultimo di un quintetto britannico come non accadeva da Silverstone 2010.

Un dominio “All British” capeggiato dal gallese Chaz Davies, in trionfo portando il team ParkinGO MTC Racing di Giuliano Rovelli alla prima affermazione in Superbike dopo il titolo raggiunto insieme lo scorso anno in Supersport. A completare il podio ci hanno pensato Eugene Laverty (2° con la Aprilia ufficiale) e Leon Camier, terzo per il primo “hurrà” stagionale di Crescent Suzuki, autore di una gara sensazionale lasciandosi alle spalle Jonathan Rea (tra 5 giorni in pista a Misano in MotoGP con il team Repsol Honda e la RC213V ufficiale orfana dell’infortunato Casey Stoner) e Tom Sykes oltre che le Ducati-Althea di Carlos Checa (7° e ormai fuori dai giochi-campionato) e Davide Giugliano). Per completare il quadro dei piloti italiani, Ayrton Badovini chiude 9° perdendo la volata finale con Loris Baz, ma pur sempre davanti a Lorenzo Zanetti (11°) con Lorenzo Lanzi (16°) e Norino Brignola (17°) fuori dalla zona punti e Michel Fabrizio costretto al ritiro nel corso dell’ottavo giro. Tra due settimane tutti all’Autodromo do Algarve di Portimao per il penultimo round di una 25esima stagione del Mondiale Superbike dove i colpi di scena sono all’ordine del giorno…

Cronaca di Gara

Allo spegnimento del semaforo questa volta parte male Biaggi, benissimo Laverty che conquista l’hole-shot alla staccata della prima curva su Sykes, lo stesso Biaggi, Davies, Rea, Giugliano, Baz, Rea e Checa in nona posizione. Gruppo prevedibilmente compatto verso la chiusura del primo giro dopo si registra un incredibile colpo di scena: Sykes attacca Laverty per il primato e lo spinge fuori traiettoria, allo stesso tempo da solo Max Biaggi perde l’anteriore della propria Aprilia RSV4 e si ritrova a terra. Clamoroso al ‘Ring, Sykes ora comanda su Melandri, Davies, Rea e Giugliano, Laverty ripartito è settimo, Biaggi è risalito in sella, ma soltanto in 22esima ed ultimissima posizione a 26″ dalla vetta.

Pazzesco sul mitico tracciato dell’Eifel, la gara cambia completamente volto con ora Sykes, Melandri e Davies in bagarre per il primato, a 2″ ci sono Giugliano e Rea avvicinati da Laverty in recupero, Haslam, Baz e Checa che al 5° giro in 1’56″148 è il più veloce in pista. Proprio il pilota irlandese della Aprilia riesce a guadagnare in men che non si dica il quarto posto, ma ormai è troppo tardi per pensare alla vittoria: il terzetto Sykes, Melandri e Davies vanta un rassicurante vantaggio di 4″. Mentre Jonathan Rea si riprende il quarto posto su Laverty, dietro Biaggi ha già passato Brignola e punta il mirino sulle Ducati-Effenbert di Lanzi e McCormick davanti a sè. Situazione diametricalmente opposta per i duellanti al titolo iridato, al settimo giro infatti con un chirurgico sorpasso in staccata al primo tornantino in fondo al lungo rettilineo dei box Melandri conquista il comando delle operazioni.

Chaz Davies segue da vicino questa manovra e, giusto alla tornata seguente, la replica alla perfezione a scapito del malcapitato Tom Sykes. Si prospetta un bel finale di gara, ma al 9° giro proprio Marco Melandri incappa in un errore imperdonabile: all’ingresso del curvone destrorso della “Kumho-Kurve” (ex “Michelin-Kurve”) perde l’anteriore della propria BMW S1000RR e si ritrova, come in mattinata, mestamente a terra. Cambia ancora una volta tutto per il mondiale, Biaggi clamorosamente può limitare i danni (la zona punti è ad un passo) e Sykes approfittare della situazione anche se Davies sembra aver tutto un altro passo.

Giunti al giro di boa della contesa, prosegue la giornata-no in casa del team BMW Motorrad Motorsport: dopo Melandri, anche Haslam si ritrova nelle vie di fuga, a terra alla “S” intitolata a Michael Schumacher. Doveroso quindi un riepilogo delle posizioni di classifica con Davies leader, segue a 1″ Sykes, dietro il terzetto britannico formato da Laverty, Camier e Rea è in piena bagarre per il terzo e rimonta per il secondo posto con Carlos Checa poco staccato. Biaggi? Sfruttando le disavventure altrui (nel frattempo è rientrato in corsia box anche Michel Fabrizio) e concretizzando un doppio-sorpasso a scapito delle Ducati-Effenbert di Lorenzo Lanzi e Brett McCormick è già in quindicesima posizione.

Si arriva al “rush finale” con Davies fuggitivo, dietro Sykes a suo solito perde progressivamente terreno vedendosi sfilare giro dopo giro da Camier, Laverty, Rea, ma non da Checa conservando quantomeno il quinto posto finale. Vince così per la prima volta in carriera Chaz Davies, Laverty proprio nel finale beffa il connazionale Camier per il secondo posto, Rea è 4° con Checa 6°, Giugliano 7°, nella top-10 anche Badovini (9°) con Zanetti 11°, Biaggi 13° e, nonostante tutto, ancora leader del mondiale.

eni FIM Superbike World Championship 2012
Nurburgring, Classifica Gara 2

01- Chaz Davies – ParkinGO MTC Racing – Aprilia RSV4 Factory – 20 giri in 39’00.327
02- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 3.022
03- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 3.222
04- Jonathan Rea – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 5.705
05- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 7.304
06- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 7.541
07- Davide Giugliano – Althea Racing – Ducati 1198 – + 14.709
08- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 19.782
09- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 19.925
10- Sylvain Guintoli – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 20.028
11- Lorenzo Zanetti – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 25.653
12- John Hopkins – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 29.142
13- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 29.579
14- Maxime Berger – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 36.090
15- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 40.912
16- Lorenzo Lanzi – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 50.401
17- Norino Brignola – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – a 3 giri

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

Servizio Fotografico: Diego De Col

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