7 Ottobre 2012

Superbike Magny Cours Gara 1: vince Guintoli, cade Biaggi e riapre il mondiale

Pazzesco. Al termine di una prima gara dell’atto conclusivo del Mondiale Superbike 2012 a Magny-Cours vietata ai deboli di cuore Sylvain Guintoli conquista la terza vittoria stagionale ed in carriera nella serie iridata, ma la corsa al titolo iridato è apertissima. Max Biaggi, quarto in solitaria, sbaglia-e-paga nel corso del terzo giro perdendo inavvertitamente l’anteriore […]

Pazzesco. Al termine di una prima gara dell’atto conclusivo del Mondiale Superbike 2012 a Magny-Cours vietata ai deboli di cuore Sylvain Guintoli conquista la terza vittoria stagionale ed in carriera nella serie iridata, ma la corsa al titolo iridato è apertissima. Max Biaggi, quarto in solitaria, sbaglia-e-paga nel corso del terzo giro perdendo inavvertitamente l’anteriore della propria Aprilia RSV4 Factory all’ingresso del tornantino “Adelaide”: ritrovatosi a terra senza alcuna possibilità di ripartire, il “Corsaro” di fatto ha spalancato le porte a Marco Melandri e Tom Sykes, 2° e 3° sul traguardo, a posizioni invertite in campionato con “The Grinner” ora a 14.5 punti dalla testa della classifica, il ravennate della BMW a 18.5 lunghezze.

A tutti gli effetti un “finale thrilling” per celebrare nel miglior modo possibile il primo quarto di secolo di storia del Mondiale Superbike con soltanto l’ultima gara, in programma a partire dalle 15:30, a sancire vincitori e vinti della stagione con 25 punti in palio e tre piloti, in rappresentanza di tre differenti case costruttrici (Aprilia, Kawasaki, BMW) in piena corsa per l’obiettivo finale. Sarà una “finalissima” imperdibile dove più piloti potranno recitare il ruolo di “arbitri” di questa sfida che vale la corona iridata: il primo della lista non può che esser Sylvain Guintoli, al terzo centro stagionale ed in carriera nel WSB, il secondo con la Ducati 1198 del PATA Racing dopo l’affermazione all’esordio con la compagine italiana in Gara 2 a Silverstone.

Primo pilota francese a vincere a Magny-Cours nella storia della Superbike (mandando comprensibilmente in visibilio il numerosissimo pubblico presente), Guintoli ha regolato sulla distanza i due contendenti al titolo Melandri e Sykes sfruttando l’errore di Jonathan Rea, a terra al 13° giro proprio quando si stava involando verso la vittoria con un rassicurante margine di oltre 3″ rispetto ai suoi più diretti inseguitori. Fuori Rea, fuori Biaggi, fuori anche Checa, conclude al quarto posto all’esordio con la Ducati 1198 del team Red Devils Roma Maxime Berger, chiamato in sostituzione dell’infortunato Niccolò Canepa, bravo a regolare le BMW di Leon Haslam (5°) e Ayrton Badovini (spettacolare rimonta, 6°), con Eugene Laverty e Davide Giugliano più staccati.

Conclude invece 9° all’esordio nel Mondiale Superbike Claudio Corti, nei primi dieci con la Kawasaki Pedercini riuscendo a spuntarla nel confronto diretto con Loris Baz, costretto ad una furiosa rimonta dopo un’escursione nelle vie di fuga nel corso del primo giro. A punti, seppur doppiati per problemi di vario genere e tipo, anche Norino Brignola (11°) e Michel Fabrizio (12°), con due piloti italiani in corsa per il titolo: Max Biaggi Vs Tom Sykes Vs Marco Melandri, tutto si deciderà in Gara 2 a partire dalle 15:30. Che emozioni in Superbike!

Cronaca di Gara

Con pista bagnata prende il via la “finale d’andata” del Mondiale Superbike 2012. Allo spegnimento del semaforo ottimo spunto di Tom Sykes, conquista l’hole-shot alla “Grande Courbe” su Rea, Laverty, Checa, Melandri, Biaggi, gruppo compatto mentre dietro al curvone “Estoril” Baz e Davies giungono al contatto con il primo costretto a percorrere le vie di fuga. La corsa prosegue senza cambiamenti, eccezion fatta per Melanri che perde tre posizioni a vantaggio di Biaggi, Haslam e Guintoli ritrovandosi ora 8° e sopravanzato anche da Leon Camier alla variante “Imola”. Costretto ad una furiosa rimonta il ravennate, nessun problema invece per Sykes che chiude in testa il primo giro su Rea e Checa, deciso nel sorpasso alla “Chateaux d’Eau” a scapito di Laverty. Il pilota di passaporto irlandese cede anche il quarto posto a vantaggio di Biaggi nel corso del secondo giro, scambio di posizioni in casa Aprilia mentre la terza RSV4 Factory al via affidata a Chaz Davies è a terra alla “Grande Courbe”.

Va in archivio anche il secondo giro e si prospetta un bel duello tra Sykes e Rea: i due sono a stretto contatto distanziando Checa e, soprattutto, Max Biaggi, 4° in solitaria. Il “Corsaro” sembra amministrare la situazione, ma al terzo giro si registra un clamoroso colpo di scena: all’ingresso del tornantino “Adelaide” il romano perde il controllo della propria Aprilia RSV4 e si ritrova (disperatamente) a terra. Incredibile a Magny Cours, Sykes in testa è ora a 5.5 punti di svantaggio da Biaggi, Melandri sconta invece 27.5 di gap ritrovandosi quinto al momento in piena bagarre con Guintoli, Berger, Giugliano e Haslam.

Mentre il muretto box KRT segnala a Sykes “Biaggi Out”, Jonathan Rea si conferma tra i piloti più veloci in condizioni di scarsa aderenza tanto che al quinto giro affianca in pieno rettilineo dei box Sykes e, alla successiva staccata della “Grande Courbe”, passa al comando. Da quel momento in avanti il forte pilota nordirlandese domina la scena: costantemente sotto il muro dell’1’55” siglando anche un eccezionale (per le condizioni climatiche) 1’53″771, costruisce un vantaggio di oltre 3″ nei confronti di Tom Sykes. Non rischiano i due capo-classifica, provano a recuperare gli inseguitori con risultati non propriamente esaltanti: sbagliano Zanetti (alla “Adelaide”) e Camier (brutto ruzzolone alla “Grande Courbe”), ma soprattutto Carlos Checa, a terra nel corso del 7° giro alla “Estoril” lasciando il terzo posto ai duellanti Guintoli e Melandri.

Il ravennate riesce a dar vita al sorpasso nel corso dell’undicesimo giro proprio quando Rea ritocca il proprio best-time in 1’53″310, viaggia invece addirittura sopra l’1’55” Sykes con la prospettiva di vedersi raggiungere nel finale da Melandri e Guintoli distanti solo 4″. E’ un momento decisivo della corsa e Jonathan Rea rovina tutto: nel corso del 13° giro, giusto a 10 tornate dal termine, alla 180° l’irlandese vola a terra ed è costretto a salutare la compagnia. Cambia nuovamente tutto in ottica campionato: Sykes in testa è a -5.5 punti da Biaggi, Melandri 2° a -18.5, ma il buon Marco ha di fatto prevedibilmente raggiunto la “Verdona” di testa in buona compagnia di Sylvain Guintoli. Riaggancio al 14° giro, ma per il sorpasso deve rischiare più del dovuto: una strategia suicida che saggiamente evita Melandri, bravo sì a sfilare Sykes, ma per il momento giustificato nell’arrendersi ad uno scatenato Guintoli che passa al comando guadagnando in un solo giro 1″5.

Cambia nuovamente la classifica “virtuale” del campionato con ora Sykes a 14.5 punti a Biaggi e Melandri a -18.5, congelata in un finale che non riserva sorprese: terzo centro stagionale ed in carriera di Sylvain Guintoli, Melandri 2° precede Sykes, quarto è Berger seguito da Haslam, Badovini, Laverty, Giugliano con Corti (9°) e Baz a completare la top-10.

eni FIM Superbike World Championship 2012
Magny-Cours, Classifica Gara 1

01- Sylvain Guintoli – PATA Racing Team – Ducati 1198 – 23 giri in 44’06.299
02- Marco Melandri – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 6.127
03- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 16.595
04- Maxime Berger – Red Devils Roma – Ducati 1198 – + 21.857
05- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 25.149
06- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 32.778
07- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 34.311
08- Davide Giugliano – Althea Racing – Ducati 1198 – + 47.269
09- Claudio Corti – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 49.720
10- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 50.192
11- Norino Brignola – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – a 1 giro
12- Michel Fabrizio – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – a 2 giri
13- Jonathan Rea – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – a 5 giri

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

Servizio Fotografico: Diego De Col

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