10 Maggio 2010

Superbike: le dichiarazioni dei piloti dopo le gare di Monza

Le parole di tutti i piloti della Superbike da Monza

Il fine settimana di Monza ha visto Max Biaggi dominatore, con la conquista della Superpole e delle due gare di domenica con la sua Aprilia RSV4 Factory. Proprio dal “Corsaro”, adesso a tre punti dalla leadership di campionato detenuta ancora da Leon Haslam, partiamo nel riportare le dichiarazioni dei piloti della Superbike dopo le due gare di Monza. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing), 1° e 1°Gara 2 è stata la conclusione fantastica di un weekend eccezionale. Se qualcuno un giorno mi avesse chiesto di pensare alla gara perfetta, il risultato sarebbe stato molto simile a quanto accaduto oggi. Devo ringraziare tutta la squadra, con i ragazzi ci sono intesa e affetto, tutto funziona a meraviglia e si lavora bene. Dopo gara 1 volevo guadagnare un po’ più di feeling. Un rischio, perché solitamente moto che vince non si cambia, invece abbiamo avuto ragione e le modifiche mi hanno permesso di fare la differenza. Faccio i miei complimenti anche a Leon Haslam e Troy Corser, hanno contribuito anche loro al grande spettacolo di Monza“. Leon Haslam (Team Suzuki Alstare), 4° e 2°Oggi è stata una dura giornata e sono felice di lasciare Monza ancora in testa alla classifica. Max era forte qui e sapevo che sarebbe stata dura in entrambe le gare. Il podio in gara due è stato un faticoso lavoro, ma oggi non volevo perderlo e nemmeno la testa. Ho avuto un momento veramente forte in gara due, sono stato sbalzato dalla sella per due volte nello spazio di una frazione di secondo. In qualche modo sono rimasto sulla moto, ma ci sono andato molto vicino! Dopo la caduta di Cal, Troy mi seguiva a ruota, e Max era troppo lontano, impossibile riprenderlo così ho preferito la seconda posizione. Mentre stavo cadendo mi sono fatto male al polso e avevo abbastanza dolore ma sono riuscito ad arrivare alla fine. In gara uno ho perso il contatto con i primi e poi ho avuto un problema di grip negli ultimi quattro cinque giri e non riuscivo più ad uscire dalle curve veloce come avrei voluto. Per gara due abbiamo fatto alcuni piccoli cambiamenti alle sospensione e la moto era decisamente meglio da guidare“. James Toseland (Yamaha Sterilgarda Team), 2° e ritirato “Il team ha svolto un ottimo lavoro, perché piazzare sia me che Cal sul podio nella gara di casa è una bella impresa. La gara è stata combattuta e dura. Biaggi è stato bravo a non commettere errori ed a sfruttare la velocità della sua moto. Sono comunque soddisfatto del risultato di gara uno perché è il frutto del buon lavoro svolto dal team”. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport), 8° e 3° “Sono davvero molto felice. Abbiamo lavorato molto nel progetto e finora abbiamo avuto momenti difficili, ma adesso è bello vedere che il lavoro paga. La moto sta diventando sempre meglio, tra le due gare abbiamo cambiato il set-up e siamo riusciti a lottare con i primi. Grazie a tutte le persone che lavorano in BMW, penso non sia l’ultima volta che ci prenderemo una così grossa soddisfazione”. Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda Team), 2° e ritirato “Non ho fatto una buona partenza e così alla prima variante ero dietro a tutti. Poi ho recuperato ed è iniziata una bella bagarre. Bello salire sul podio insieme a James. La squadra ha lavorato bene e abbiamo ottenuto un buon risultato sulla pista di casa del team. In gara 2 sono partito bene e mi sono messo dietro a Max. L’ho studiato e avevo in mente di passarlo all’ultimo giro; sapevo come e dove attaccarlo. Incredibilmente però una sassata ha rovinato tutto. Purtroppo un sasso ha bucato il radiatore dell’olio con il risultato di sporcare la ruota posteriore e facendomi quindi scivolare alla prima chicane”. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing), 5° e 4°Il weekend è stato positivo. Anche in gara2 sono scattato bene alla partenza; peccato per il contatto alla prima variante che mi ha fatto perdere tempo rispetto al gruppo di testa. Ho recuperato, ma qualche errore di troppo non mi ha permesso di azzerare il gap nonostante ce l’abbia messa tutta fino in fondo. Sono contento del quarto posto, sto crescendo, lo sento, e so che siamo pronti a raggiungere risultati di rilievo. Complimenti a Max per le due gare strepitose“. Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team), 11° e 6°Ho avuto molte difficoltà a far curvare la moto in entrambe le gare e mancava un po’ di “grip” sul posteriore. In Gara 1 dovevo piegare tantissimo per far girare la moto come volevo e naturalmente questo mi faceva perdere molto tempo. Prima di Gara 2 abbiamo fatto qualche modifica migliorando un po’ il problema. L’aderenza è stata buona nei primi cinque giri ma da metà gara in poi è stata davvero dura, la moto tendeva ad allargare ed era difficile controllarla. Alla fine sono soddisfatto di essere arrivato sesto, è stato un fine settimana molto impegnativo“. Jonathan Rea (HANNspree Ten Kate Honda), ritiratoE’ stato un weekend disastroso pensando al campionato. Ho fatto un errore al rettilineo verso la Parabolica e nel tentativo di evitare Haslam e Crutchlow sono caduto. Gara 2 praticamente non è nemmeno iniziata. Non sono giù di corda: in questi momenti so bene quanto siamo forti e che questo fine settimana potevamo esser veloci. Ripensando allo scorso anno da metà stagione in poi abbiamo recuperato tanti punti in classifica, adesso siamo già davanti e sono determinato a proseguire così a Kyalami“. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team), 7° e ritiratoGara 1 è andata abbastanza bene; è solo un peccato non aver avuto una velocità di punta sufficiente per stare con gli altri in rettilineo, con un po’ di potenza in più avrei potuto fare molto meglio. In Gara 2 sono uscito di pista quando alcuni piloti sono caduti alla prima chicane. Ho provato a continuare a guidare ma non riuscivo a cambiare bene le marce e poco dopo sono scivolato perdendo il posteriore. Oggi è stata dura ma almeno abbiamo portato a casa dei punti preziosi e adesso speriamo che vada meglio a Kyalami“. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), 9° e 5°In gara due ho fatto un’ottima partenza e sono rimasto lontano dall’incidente della prima gara. Ho lottato con Haga, lui aveva un passo più veloce di me, ma sono riuscito a lottare con lui anche se non si è risparmiato e ha tirato qualche staccata di troppo… Penso che quinto sia un risultato importante per tutta la Kawasaki, ampiamente meritato e spero ci porterà ad ottenere altre prestazioni di vertice nell’arco del campionato“. Carlos Checa (Althea Racing), 14° e 11°E’ stato un week-end difficile e probabilmente, pensando al gap che avevamo rispetto alle quattro cilindri, sono arrivato a Monza poco motivato. Il fatto di non riuscire a trovare il giusto equilibrio con la moto ha influito sul rendimento e sui risultati. Per fortuna ora arriva Kyalami, pista molto più adatta alla nostra moto. Lì il motore non conta molto e punteremo a tornare ai nostri livelli“. Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare), 10° e 7°In generale il week-end non è poi finito così male. Mi è piaciuta gara due, soprattutto la lotta con Nori (Haga) e Tom (Sykes). Sono riuscito a passare Nori a destra, verso la fine, ma poi ho commesso un errore molto piccolo all’ultimo giro e mi ha ripassato. Da come è iniziato il week-end settimo non è poi così male, ma devo imparare ( io ed il Team) a gestire meglio le prove e trovare il ritmo il prima possibile. Non farlo significa una posizione bassa in griglia e in questo campionato dove ci sono molti piloti e moto buone non ci si può permettere di essere in fondo alla griglia se si vuole essere un contendente. Penso che probabilmente avrei potuto fare quinto se non ci fosse stato un incidente proprio davanti a me al primo giro. Per evitarli sono dovuto andare dritto alla prima chicane e così ho perso tempo. Ma ho lottato e sorpassato e raggiunto Nori e Tom con cui ho combattuto. Sono contento della mia prestazione in gara due e ora voglio partire da questo iniziando molto meglio i week-end di gara“. Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport), 6° e ritiratoIn Gara 1 mi sentivo davvero bene con la mia moto e ho conquistato il mio miglior risultato di sempre con la BMW. Sapevo di avere buone possibilità anche nella seconda manche, ma sono stato colpito da dietro e son caduto. Ovviamente sono deluso, perchè questa volta potevo ottenere un grande risultato. Troy è stato bravo, complimenti a tutta la squadra per il primo podio e spero che si possa continuar così anche in Sud Africa“. Jakub Smrz (Team Pata B&G Racing), 15° e 8°E’ stato un week end difficile, nel quale ancora una volta la squadra ha lavorato in maniera splendida. Dopo la caduta nella Superpole di ieri, ho potuto girare poco stamani nel warm up ed ho perduto un po’ di fiducia. In gara 1 non sono riuscito ad essere incisivo al via, così sono rimasto intruppato nelle retrovie. Nella seconda manche sono partito determinato. Ho trovato il varco giusto ed ho recuperato parecchie posizioni. Purtroppo Toseland e Xaus mi sono caduti davanti costringendomi a frenare per evitarli. Ho perduto così quanto guadagnato. Volevo recuperare e giro dopo giro ho rosicchiato margine ai piloti che mi precedevano. Mi resta il rammarico per quello che avrebbe potuto essere con una posizione di partenza diversa, avrei certamente potuto rimanere almeno con Sykes ed Haga“. Shane Byrne (Althea Racing), 13° e 9°Sapevamo che sarebbe stato difficile ma alla fine, anche grazie all’ottimo lavoro dei ragazzi al box, abbiamo centrato un buon risultato e io mi sono divertito, soprattutto in gara 2 venerdì eravamo molto lontani dai primi ma oggi non eravamo così distanti. Mi dispiace per Genesio e per la squadra perché so che ci tenevano a fare ancora meglio nella tappa di “casa” ma ho fatto il possibile dando il 110%. A Kyalami spero di essere ancora più avanti“. Luca Scassa (Supersonic Racing Team), 16° e 10°Sono state due belle gare molto simili tra loro. In gara 1 ho forzato tantissimo e con Byrne ci siamo misurati sino alla fine a forza di staccate al limite. A tre giri dalla fine ho sentito che il grip sul posteriore era calato in maniera drastica ma ho tenuto duro arrivando in prima variante insieme a Shane oltre al limite fisico della frenata. Non avevo scelta, ho fatto un diritto e sono stato superato da Checa e Smrz ed ho solo sfiorato la zona punti. In gara 2 sono partito benissimo e per lungo tempo sono rimasto nei primi otto. Ho guidato in modo aggressivo ed alla fine ho pagato con un calo generale di grip, una conseguenza normale per aver tenuto un passo gara davvero molto veloce. Ho chiuso decimo perdendo la volata contro Smrz e Byrne ma sono davvero felice perché entrare nella top ten della categoria è davvero un grande risultato. Grazie a tutto il team per il grande lavoro svolto“. Max Neukirchner (HANNspree Ten Kate Honda), 12° e 12°In Gara 1 ho sentito tantissimo chattering entrando in curva con la mia moto. Per fortuna le modifiche apportate per la seconda manche ci hanno migliorato di molto la situazione, ma purtroppo sono finito nelle vie di fuga alla Ascari nel corso del primo giro: Vermeulen mi stava passando e ho fatto un errore. Tornato in pista dall’ultima posizione ho dato vita ad una bella rimonta, le sensazioni sulla moto erano migliori, sono soddisfatto almeno di questi progressi“. Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team), 18° e 13°Le due gare ho realizzato sempre buone partenze, ma purtroppo nella prima manche abbiamo fatto delle modifiche di set-up che non hanno pagata. Devo ammetter di aver faticato a guidare la mia moto nei cambi di direzione, anche se in gara 2 i miei tempi sono migliorati. Son riuscito a combattere con Max Neukirchner e questo è un buon segno, siamo riusciti a far progressi e nelle prossime gare può solo migliorare“. Roger Hayden (Team Pedercini), 19° e 14°La mia prima gara è stata abbastanza buona. Sono partito bene ed ho trovato subito un buon ritmo anche perché la mia squadra era riuscita a risolvere i problemi che avevamo riscontrato nelle qualifiche e la mia moto scivolava molto meno. Gara due è stata la mia miglior corsa della stagione. La mia partenza è stata ottima e la mia moto ha funzionato al meglio. Sono così riuscito a conquistare i miei primi due punti nel mondiale Superbike, un risultato che mi soddisfa molto e per il quale devo ringraziare i ragazzi del mio team che mi hanno dato un grande aiuto in questo weekend di Monza“. Broc Parkes (ECHO CRS Honda), 20° e 15°Ancora una volta in questo weekend abbiamo sofferto chattering alla nostra moto. In Gara 1 ho tagliato due volte la variante e questo mi ha costretto ad un ride through, mentre nella seconda gara se non altro sono riuscito ad entrare in zona punti che è sempre un risultato“. Lorenzo Lanzi (DFX Corse), 17° e ritiratoUn week end terribile dove è successo davvero di tutto. In gara 1 ho cercato di recuperare ma, vuoi per la posizione così arretrata, vuoi per una generale mancanza di grip, ho dovuto pensare solo a difendermi. In gara 2 ho capito subito che c’era qualcosa che non andava e prima di provocare danni ancora maggiori ho preferito ritirarmi. Lasciare Monza senza avere la possibilità di prendere neppure un punto è davvero molto deludente ma tutto ha girato storto, a partire dalla Superpole. Dobbiamo guardare avanti e continuare ad impegnarci quanto e più di prima, per la squadra, per i ragazzi del team e per me stesso“. Matteo Baiocco (Team Pedercini), ritiratoE’ stato un fine settimana molto difficile per me e per il mio team. Non ho mai trovato il giusto feeling con la mia Kawasaki e non abbiamo mai trovato il giusto set up che potesse far funzionare a dovere la mia moto si di un circuito così veloce. In gara uno sono stato squalificato in quanto avevo tagliato una variante e la direzione di gara ha deciso di punirmi con un ride through. Però io non ho mai visto il loro cartello e quindi successivamente sono stato fermato con la bandiera nera. In gara due la mia partenza non è stata male ma all’incirca a metà gara mi si è rotto l’ammortizzatore di sterzo e la moto è diventata inguidabile. Sono scontento per questi miei risultati e spero davvero che il mio team riesca a risolvere i problemi che abbiamo avuto qui a Monza“. Vittorio Iannuzzo (S.C.I. Honda Garvie Image), ritiratoIn Gara 1 abbiamo avuto problemi con il cambio sin dal primo giro. Abbiamo cambiato moto nella seconda manche, ma non riuscivo a guidare, l’unica cosa che potevo fare era rientrare ai box“.

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