12 Luglio 2011

Superbike: l’analisi del round di Brno

Per il mondiale lotta a tre, Fabrizio e Badovini al top

L’ottavo round del Mondiale Superbike, avuto luogo lo scorso week-end all’Automotodrom di Brno, ha regalato molte emozioni ed ha lasciato col fiato sospeso gli addetti ai lavori ed i sostenitori, una caratteristica che è nel DNA di questa competizione. La tappa della Repubblica Ceca ha però confermato, se non fosse stato già abbastanza chiaro, che i protagonisti di questa edizione 2011 sono indubbiamente tre, il capo classifica Carlos Checa (Ducati Althea), il campione in carica Max Biaggi e il “rookie” di lusso Marco Melandri (Yamaha World Superbike). Il trio appena citato ha infatti monopolizzato il podio delle due gare domenicali, lasciando agli avversari la battaglia per le rimanenti posizioni. Come da pronostico, il vincitore uscente è proprio Biaggi, capace di ottenere un secondo posto ed una vittoria, che gli hanno permesso di ridurre il distacco in classifica su Checa a 30 punti, gap decisamente colmabile se raffrontato alle 72 lunghezze che il pilota romano accusava dallo spagnolo al termine della tappa di Misano. Più attardato è invece Marco Melandri (53 punti), ma il 28enne romagnolo è riuscito nuovamente, dopo l’ottima prestazione di Aragon, a far segnare un successo ed un secondo posto nelle due gare, ed anche per questo motivo non può essere escluso dalla lotta per il titolo, a cinque round dal termine della stagione. Carlos Checa, dal canto suo, si è difeso più che egregiamente, terminando sul gradino più basso del podio entrambe le manche disputate e viaggiando a ridosso del duo di testa in entrambe le occasioni. La pressione sul “Toro” va però inevitabilmente ad aumentare, assieme con la necessità di tornare al più presto a guadagnare margine sugli avversari, per poter gestire al meglio la leadership in classifica. Quello di Brno è stato un fine settimana molto importante per i colori italiani, viste anche le fantastiche performance di Michel Fabrizio (Suzuki Alstare) e di Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia). L’appellativo “Gladiatore” é più che azzeccato per descrivere la stagione disputata fino ad ora dal 26enne centauro romano, il quale su una delle sue piste preferite ha conquistato due quarti posti in gara che valgono quanto altrettante vittorie. Il Fabrizio che si è visto in pista lo scorso week-end è un pilota giunto a completa maturazione, costantemente sul pezzo, capace di essere veloce sin dai primi turni di prova e performante in Superpole. Pochi sono invece gli aggettivi rimasti per descrivere l’operato di Ayrton Badovini: nona casella dello schieramento di partenza, sesto posto in entrambe le gare ma soprattutto un rendimento in pista assolutamente perfetto. “Speedy” ha nuovamente stupito, tirando fuori il massimo dalla sua S1000RR messa in pista dai più che esperti uomini di Feel Racing, mettendo ancora una volta in ombra le prestazioni del compagno di marca e pilota ufficiale del team BMW Motorrad Motorsport Leon Haslam. Due situazioni agli antipodi per le squadre del costruttore tedesco, con il team ufficiale che non sembra aver trovato una direzione di sviluppo credibile ed una gerarchia definitiva al suo interno (dopo i numerosi cambi effettuati al termine della scorsa stagione) e la squadra satellite che, invece, grazie ad un gruppo compatto, coeso e di grande esperienza, continua la sua ascesa nonostante i mezzi non certamente paragonabili a disposizione. Chi se la passa sicuramente peggio è il team Castrol Honda, reduce da un week-end decisamente sottotono, nonostante tutte le attenuanti del caso. Assente Jonathan Rea (che salterà anche la prossima tappa di Silverstone), al suo posto è montato in sella il giovane Alex Lowes, 21enne attuale pilota del team MSS Colchester Kawasaki nel British Superbike (in veste di sostituto dell’infortunato Stuart Easton). Il giovane del Lincolnshire ha faticato al debutto nella massima serie, portando a casa un punto grazie al quindicesimo posto di gara 1, dopo una buona prima parte di gara che lo ha visto risalire dalla 22esima posizione in griglia fino al tredicesimo posto. La differenza a livello di pneumatici (stesso fornitore, mescole diverse), la maggiore lunghezza delle gare mondiali e un feeling da trovare hanno giocato un ruolo importante nella perdita di competitività del britannico sulla distanza. Non pervenuto invece il pilota a tempo pieno Ruben Xaus, caduto rovinosamente al termine del primo giro di gara 1, alla curva 12. Il prossimo round, in programma dal 29 al 31 luglio sul tracciato di Silverstone, vedrà sicuramente i piloti di casa più agguerriti che mai, in cerca di un risultato che può dare un risvolto completamente diverso a questa stagione. Più di tutto però, la nona tappa di questo 2011 sarà fondamentale per il percorso di avvicinamento al titolo mondiale, dopo la riapertura ufficiale decretata lo scorso fine settimana. Valerio Piccini

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