19 Aprile 2011

Superbike: l’analisi del round di Assen

Checa al top, Biaggi in ripresa, Melandri sfortunato

Il terzo round del mondiale Superbike, avuto luogo lo scorso week-end sul circuito olandese di Assen, ha ancora una volta riproposto il trend di questo inizio di stagione 2011. Lo spagnolo Carlos Checa, leader indiscusso del campionato, grazie ad un terzo posto e ad una vittoria nelle due gare domenicali, comanda la classifica con un totale di 132 punti all’attivo, ben 43 e 47 in più rispetto ai diretti inseguitori che rispondono al nome di Max Biaggi (Aprilia Alitalia) e Marco Melandri (Yamaha World Superbike). Un ruolino di marcia impressionante quello dell’unico pilota del team Ducati Althea di quest’anno, con il “Toro” che non è mai sceso dal podio nelle sei manche disputate e che, sul circuito olandese, ha potuto beneficiare di una scelta di gomme (in gara 2) non alla portata dei suoi avversari. Il capo classifica del mondiale infatti, dopo una gara 1 che lo ha visto utilizzare una mescola dura all’anteriore, ha optato per la scelta di una morbida nella successiva, che gli ha permesso di fare la differenza in pista e di stroncare le resistenze del campione in carica Max Biaggi, grazie ad un ultimo incredibile passaggio di 1’37″115. Questa scelta, fatta dall’esperto pilota catalano e dal team italiano e praticamente insostenibile sulla distanza per i rivali, è andata di pari passo con le difficoltà incontrate dagli altri piloti a livello di aderenza, con Biaggi che ha faticato nel finale, Jonathan Rea (vincitore di gara 1) che si è dovuto “accontentare” del terzo posto, dopo essere stato più volte vicino all’aggancio con il duo di testa, e Marco Melandri che ha dovuto dire addio alla lotta per il podio alla tornata numero diciassette, complice una perdita dell’anteriore alla veloce curva “Ruskenhoek”. Il pacchetto Ducati-gomma morbida, senza nulla togliere alla magistrale costanza del pilota (dopo tre round, nel confronto con la stagione 2008 di Troy Bayliss, si ritrova con quattro punti in più all’attivo rispetto all’australiano…), ha giocato quindi un ruolo chiave nella vittoria del centauro iberico in gara 2, successo che ha permesso di consolidare la leadership in campionato e di tenere a bada il campione in carica, tornato prepotentemente alla ribalta dopo il più che negativo week-end di Donington Park. Il “Corsaro” infatti, è stato autore di due gare di altissimo livello, concluse entrambe al secondo posto, ma che hanno permesso al pilota romano di riprendere un trend positivo. Jonathan Rea prima, Carlos Checa poi, hanno negato a Max Biaggi la prima vittoria stagionale, ma nonostante questo l’alfiere Aprilia Alitalia ha sfoggiato una competitività invidiabile che gli ha permesso di lottare per il successo in tutte e due le manche. La prossima tappa in programma a Monza nel primo fine settimana di maggio rappresenterà l’occasione ideale per poter finalmente salire sul gradino più alto del podio, visto che la tappa sul circuito brianzolo ha rappresentato l’inizio vero e proprio della marcia trionfale verso il titolo dello scorso anno (con la prima doppietta della stagione). Week-end da dimenticare invece per Marco Melandri, complice una brutta Superpole che lo ha fatto scattare dall’ultima casella della seconda fila. Questo non ha permesso al pilota romagnolo di gestire la situazione e di poter formulare delle strategie in gara, con la scelta obbligata di dover spingere al massimo per non lasciar scappare gli avversari. Il quarto posto sfumato per la già citata caduta in gara 2 complica così la situazione in classifica per l’ex centauro MotoGP, che deve assolutamente invertire la tendenza a Monza per poter mantenere vive le ambizioni di titolo. Il tracciato di Assen si è dimostrato ancora una volta più che favorevole a Jonathan Rea, che in gara 1 ha colto una vittoria perentoria e nella successiva si è difeso più che egregiamente, cogliendo un ottimo terzo posto che permette di mantenere vive le speranze di titolo del giovane di Ballymena, Irlanda del Nord. Brutto colpo invece per Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), limitato da una difficile posizione in griglia (dodicesimo sullo schieramento di partenza) e vittima di una caduta nella prima manche che, unita al quinto posto nella seguente, lo fa retrocedere al quinto posto in classifica con ben 64 punti di gap dalla vetta. Dei restanti piloti si fanno notare in positivo Leon Camier (quarto in gara 2) e Michel Fabrizio, quest’ultimo finalmente in grado di lottare con i primi in sella alla “Gixxer” di casa Suzuki Alstare. Il prossimo round in programma a Monza ha tutte le carte in regola per risultare cruciale nell’andamento di questa stagione, essendo la pista italiana sulla carta non favorevole alla Ducati (al contrario dell’Aprilia), e viste anche le temperature notoriamente più alte di quelle incontrate ad Assen lo scorso fine settimana. Valerio Piccini Servizio Fotografico: Diego De Col

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