11 Ottobre 2011

MotoGP: Valentino Rossi “La mano infortunata? Spero di non aver problemi”

A Phillip Island Valentino Rossi è stato protagonista di gare sensazionali come nel 2001 (trionfo e vittoria mondiale ai danni di Max Biaggi), 2003 (rimonta dopo una penalità per sorpasso inr egime di bandiere gialle) o 2004, con lo splendido duello con Sete Gibernau; d’altro canto la Ducati ha vinto sul circuito australiano ininterrottamente dal […]

A Phillip Island Valentino Rossi è stato protagonista di gare sensazionali come nel 2001 (trionfo e vittoria mondiale ai danni di Max Biaggi), 2003 (rimonta dopo una penalità per sorpasso inr egime di bandiere gialle) o 2004, con lo splendido duello con Sete Gibernau; d’altro canto la Ducati ha vinto sul circuito australiano ininterrottamente dal 2007 al 2010. Sulla carta sarebbe un binomio di successo per la terz’ultima prova stagionale, ma la realtà è un’altra ed il 9 volte Campione del Mondo sarà chiamato all’ennesima gara sulla difensiva, pur con qualche speranza in più.

A Motegi, caduta al via a parte, ha mostrato qualche miglioramento sul piano cronometrico e nella messa a punto della propria Ducati Desmosedici GP11.1, vanificato purtroppo dall’incidente allo spegnimento del semaforo e conseguente infortunio al quinto dito nella mano sinistra (infrazione all’altezza dell’artrodesi della prima e della seconda falange).

Nonostante questo, Rossi è convinto di non incontrare particolari problemi a Phillip Island: almeno, questa è la sua speranza alla vigilia della trasferta australiana del calendario iridato…

A Motegi, nonostante l’esito della gara e quelle che si sono poi rivelate essere le conseguenze fisiche della caduta, abbiamo trovato diverse cose positive“, spiega Valentino Rossi. “Abbiamo lavorato bene sul bilanciamento e sulla messa a punto della moto e alla fine, sotto questo punto di vista, abbiamo vissuto uno dei fine settimana più positivi della stagione.

Phillip Island è un’altra delle piste dove la Ducati è sempre andata forte, e anche io, quindi speriamo di riuscire a lavorare altrettanto bene che in Giappone. Per quanto riguarda la mano, è meno gonfia e c’è ancora qualche giorno prima di scendere in pista. Non resta che aspettare venerdì mattina per vedere come reagisce“.

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