18 Marzo 2011

MotoGP: prime prove a Losail, Stoner e Rossi già protagonisti

Soddisfatti per diverse ragioni, ma l'australiano fa la differenza

Separati da 727 millesimi, Casey Stoner e Valentino Rossi trovano le stesse ragioni per abbozzare un sorriso nel giovedì di prove “by night” a Losail. I due piloti più vincenti dell’era MotoGP 800cc, seppur a distanza, sembrano per motivazioni già messi l’uno contro l’altro dopo aver trascorso un inverno dal rendimento diametricalmente opposto. Stoner in pochi minuti ha messo in mostra tutto l’arsenale: sei decimi rifilati alla concorrenza, passo-gara inavvicinabile (per quanto possano valere tre “run” in 45 minuti), disarmante facilità nel trovare subito il limite con la Honda RC212V. Quando al personale quarto giro (secondo effettivo delle prove) è già sotto il muro dell’1’56”, non sembra esserci spazio per gli avversari, a maggior ragione replicando questa performance per 5 delle 11 tornate percorse scendendo sino al best time di 1’55″752. Il tutto con lo stesso treno di pneumatici di mescola dura e con dichiarazioni da consuetudine dei trascorsi da Ducatista: “Non siamo ancora completamente a posto, ci sono alcuni aspetti che possiamo migliorare“, indicando il grip posteriore quale primo appunto da taccuino per i propri tecnici che lo hanno seguito in questa avventura targata HRC. Dove fa la differenza il Campione del Mondo 2007? A Losail, dappertutto, suo “feudo” incontrastato per un triennio (2007-2009) con la scivolata dello scorso anno che grida ancora vendetta. Non può esser soltanto questione di “fattore campo” o di “momento”: con la Honda, ed i test invernali da assoluto protagonista in tre differenti tracciati lo confermano, si è trovato magnificamente. Con un feeling esagerato specie all’anteriore esaltando il proprio stile di guida, Casey ha avuto “vita facile” nel mostrare il proprio potenziale anche nell’inaugurale sessione di prove libere della stagione 2011. Un percorso privo di ostacoli quando il suo grande rivale ed “erede” in Ducati, Valentino Rossi, ha attraversato una vera “Via Crucis” invernale. La spalla, operata e dolorante; la Desmosedici, veloce e vincente nel 2010 sì, ma diversa e difficile rispetto alle proprie aspettative. Un rendimento sottotono e riferimenti cronometrici mai convincenti: un passo avanti, due indietro. Nella notte del giovedì a Losail tutto sembra esser cambiato con le prime prove “ufficiali” della stagione, quinto tempo frutto di una continua evoluzione sul piano cronometrico grazie ad un certosino lavoro di messa a punto. Non potendo stravolgere la Desmosedici per assecondarla alle proprie esigenze (e non viceversa, evidentemente), ha deciso insieme a vecchi e nuovi uomini al suo seguito ai box di modificare il set-up, con il risultato di “Sforzare un po’ meno a guidare e la moto curva meglio“. Chiaro il riferimento alla spalla infortunata, sempre d’attualità. A detta di Valentino c’è spazio per migliorarsi di almeno 5 decimi, ma nel frattempo ad uno soltanto c’è la seconda posizione detenuta Dani Pedrosa, per niente soddisfatto avendo incontrato problemi alla gomma posteriore mai riscontrati prima. C’è da credere che domani, rapida soluzione dei problemi permettendo, sarà più vicino al compagno di squadra riproponendo il confronto dei test invernali, ma dovendo comunque difendersi da un plotone di piloti in lotta ravvicinata. Stoner a parte sono tutti lì, in un gruppo dal quale emerge Marco Simoncelli, dal passo-gara migliore tra gli inseguitori, affiancato in questa tematica da Jorge Lorenzo, decisamente felice per i progressi mostrati rispetto ai test dei giorni scorsi da dimenticare. Il Campione del Mondo in carica paga in classifica, 7° preceduto per pochi centesimi anche dal nuovo team-mate Ben Spies, ma lavora con metodo: un errore sottovalutarlo. Sorprende in positivo invece Hector Barbera, che porta la Ducati clienti del team Aspar in terza posizione assolut, dando seguito alle dichiarazioni ottimistiche espresse nei giorni della vigilia. L’ex vice-campione del mondo 250cc, al secondo anno nella top class, ha realizzato un bel salto di qualità rispetto al 2010 trovando una grande fiducia con la GP11 anche se, a dire il vero, il suo 1’56″421 è un exploit isolato nel personale ruolino di marcia. Costretti ad inseguire Loris Capirossi, 13° all’esordio con Ducati Pramac, e Andrea Dovizioso, soltanto 8°, non soddisfatto dei propri riferimenti cronometrici. L’unica nota positiva è che il “Dovi” ci ha forse visto giusto in prospettiva scegliendo le gomme di mescola più morbida, di conseguenza guadagnando un turno di “feedback” in più rispetto agli avversari. Una tematica che domani affronteranno tutti i “big” compresi Casey Stoner e Valentino Rossi, a buon diritto, per ragioni diverse, già protagonisti in Qatar.

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