13 Giugno 2011

MotoGP: le dichiarazioni dei piloti dopo la gara di Silverstone

I commenti dei 15 piloti in gara al GP di Silverstone

Sotto il diluvio si è disputata la sesta prova stagionale della MotoGP 2011, con il risultato di ritrovare a Silverstone sul gradino più alto del podio Casey Stoner, vincitore davanti ad Andrea Dovizioso ed uno stoico Colin Edwards, terzo dopo aver subito la scorsa settimana la frattura della clavicola destra. Proprio da loro partiamo nel riportare le dichiarazioni di tutti e 15 i piloti in gara a Silverstone, grazie al servizio media delle squadre. Casey Stoner (Repsol Honda Team), 1° “Non sono partito benissimo e all’inizio ho dovuto aspettare a spingere per portare le gomme in temperatura. Nei primi giri, quando ero dietro agli altri piloti, mi sono arrivati tanti schizzi nella visiera ed era difficile vedere bene dove mettere le ruote. In questa fase della corsa sono stato prudente, concentrato a fare le mie traiettorie, chiudendo le porte per non farmi superare dall’interno. Dopo 5 giri, quando la visibilità è migliorata e l’acqua è scivolata via dalla visiera, ho iniziato a girare sul mio ritmo e ho guadagnato terreno sugli avversari. Soltanto il fatto di poter restare in moto mi rendeva felice. Faceva molto freddo ed ero teso perché in queste condizioni è facilissimo sbagliare! Abbiamo fatto una grande gara e vincere per la terza volta di seguito e andare in testa al Mondiale è fantastico”. Andrea Dovizioso (Repsol Honda Team), 2° “Questo secondo posto vale oro. Sono molto contento di questo risultato conquistato con condizioni di pista veramente difficili. C’era molta più acqua rispetto al warm up della mattina, l’asfalto non drenava e c’erano molte pozze. Abbiamo apportato una modifica al set up per avere più grip e questo ci ha aiutato. Non solo, è stato importante fare due giri per rodare le gomme nei 5 minuti prima dell’allineamento in griglia, ai quali naturalmente si è aggiunto il giro di warm up. Fare 3 giri prima della partenza è stata una strategia che mi ha aiutato a portare le gomme a temperatura più rapidamente. La partenza è stata ottima, dalla quinta posizione mi sono portato addirittura in testa, ma dal secondo giro in poi mi sono concentrato al massimo per amministrare al meglio la seconda posizione dietro a Casey. St accavo molto forte per chiudere le porte a Lorenzo e Simoncelli, dietro di me. Avevo un buon passo, non troppo lontano da Casey, ma ho preferito gestire la mia corsa perché lui in queste condizioni è fortissimo e non volevo esagerare e rovinare tutto. Desidero ringraziare il team per il lavoro e il supporto. Dobbiamo migliorare in prova, ma nei momenti importanti ci siamo. In chiave Campionato, con questo secondo posto consolido la terza posizione, riducendo il gap da Lorenzo. La stagione è ancora molto lunga e non molliamo”. Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3), 3° “E’ stata una gara incredibile. Alla vigilia anche un ottavo posto mi sarebbe andato bene, ma mai mi sarei immaginato di poter salire sul podio ad una settimana dalla frattura alla clavicola. Di questo ne sono grato al dottor Xavier Mir che mi ha operato e al team che mi ha messo a disposizione una moto fenomenale. La mia spalla era sì dolorante, ma anche le coste mi hanno dato un bel problema per il danno muscolare dovuto all’incidente. La pioggia sicuramente mi ha aiutato perchè guidare la moto richiede meno forza del solito: ho stretto i denti cercando di non commetter errori e ottenere il miglior risultato possibile. Quando ho visto sulla tabella di segnalazione dei box “P3″ non volevo crederci, mancavano ancora otto giri al termine, non è stato facile ma è un risultato davvero fantastico”. Nicky Hayden (Ducati Marlboro Team), 4° “Anche se non ho fatto il podio la gara di oggi mi è davvero piaciuta. Se mi avessero proposto, prima del via, di firmare per un quarto posto avrei risposto che no, grazie, oggi si poteva far meglio. Eppure non sono deluso da come ho guidato. In partenza non ho lasciato benissimo la frizione e nei primi giri si faceva fatica a vedere bene e a portare in temperatura le gomme ma ero comunque lì, in una buona posizione. Ad un certo punto però, all’uscita della prima curva, mi sono visto quasi per terra: ho fatto un grande “highside” prendendo anche una stirata alla spalla per controllare la moto. Per fortuna sono rimasto in piedi e ho cercato di non perdere troppo terreno. Colin era davanti a me, lo vedevo, e ho provato a dare tutto quello che avevo per riprenderlo. Penso sia la prima volta, da quando sono in Ducati, che faccio il giro veloce in gara, non ti da punti, ma fa piacere. Tanto di cappello a Colin per aver fatto il podio una settimana dopo essersi rotto la clavicola! E grazie al team: non è stato un week-end facile per noi, ma abbiamo tenuto duro e oggi ci portiamo a casa dei buoni punti. Cercheremo di continuare così”. Alvaro Bautista (Rizla Suzuki MotoGP), 5° “Sono molto contento oggi, perché siamo riusciti a chiudere il weekend con un grande risultato. Voglio ringraziare tutto il team per tutta la passione che mettono in quello che fanno e per avermi aiutato a tornare al massimo della forma. Grazie al loro aiuto questa è stata la prima gara dall’incidente in cui sono riuscito a sentirmi competitivo, per cui un grande grazie a tutti loro! Nel warm-up sul bagnato andavo forte e il feedback in generale era molto buono, per cui oggi pomeriggio sono partito sicuro. In gara era importante riuscire a fare una buona partenza: ci sono riuscito, penso di esser riuscito a passare in quinta o sesta posizione, ma è stata dura perché non vedevo molto bene, mi arrivavano schizzi dagli altri piloti, così ho dovuto rallentare un po’. Ho provato a tenere un buon ritmo e nel corso della gara ho iniziato a correre con più sicurezza. Ho visto che un paio di piloti sono usciti di pista a causa di tutta quell’acqua, ma ho continuato tranquillo a fare la mia gara. Ho duvuto calibrare bene freni e gas perché le condizioni della pista erano davvero dure e verso la fine ho visto che Valentino si avvicinava. Ho spinto un po’ di più e ho iniziato ad avvicinarmi a Nicky, che però ha reagito ai miei attacchi ed è riuscito a mantenere il distacco, ma a quel punto avevo aumentato anch’io il mio distacco su Valentino e volevo solo chiudere la gara. Il quinto posto è un buon risultato e ora non vedo l‘ora che arrivi la prossima gara dove avrò lo stesso livello di sicurezza e lo stesso buon feeling con la moto, se non di più!”. Valentino Rossi (Ducati Marlboro Team), 6° “Penso che in questo week-end, senz’altro il più difficile dall’inizio della stagione, siamo quanto meno riusciti a limitare i danni. Il sesto posto, alla luce di come siamo arrivati alla gara, è un risultato abbastanza positivo che ci consente di rimanere comunque non troppo lontani dal vertice della classifica del campionato: quarti, che non è male. Qui sapevamo che avremmo sofferto rispetto agli altri l’inesperienza su questa pista ma è anche vero che non siamo riusciti a migliorare l’assetto come avremmo potuto. Oggi infatti Nicky è riuscito a fare una bella gara e ad andare forte, tanto che il giro veloce in gara è suo, a dimostrazione che la Ducati sull’acqua è competitiva. Noi non abbiamo migliorato abbastanza e ho faticato in maniera inconsueta, la moto era difficile da guidare e non ho potuto spingere forte. E’ una responsabilità di tutti, mia, della moto e del lavoro che abbiamo fatto con il team, quindi insieme cercheremo di migliorare per tornare subito ai livelli di Le Mans e Catalunya e quanto prima fare anche un ulteriore passo in avanti”. Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), 7° “La mia partenza non è stata buona, ho perso diverse posizioni e sono stato costretto ad attaccare sin dai primi giri per recuperare terreno. Ad un certo punto mi sono ritrovato a lottare con Rossi, è stato davvero emozionante confrontarmi con un pilota come lui, ma mi è dispiaciuto non poter conservare la sesta posizione. Ad ogni modo sono soddisfatto di questo risultato, sono il miglior pilota Ducati satellite in gara e di questo devo ringraziare tutto il team, in particolar modo i miei meccanici”. Toni Elias (LCR Honda MotoGP), 8° “Sono abbastanza felice perché speravo in una gara bagnata per finire nella top ten. Non avrei portato a casa lo stesso risultato in caso di gara asciutta perché fatichiamo ancora con il set up. Comunque questo è un weekend positivo per me e la squadra perché siamo andati a punti anche stavolta. Potevo fare meglio e magari battagliare con Rossi e Abraham ma dopo qualche giro ho iniziato a vedere tutto bianco perché avevo qualche problema con il casco ed un paio di volte ho dovuto aprire la visiera. Ho fatto una partenza un po’ “coraggiosa” dal 14° posto e sono finito largo ma fortunatamente sono rientrato per riprendere la mia gara”. Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini), 9° “La gara sul bagnato è stata difficile per trovare la miglior confidenza possibile con la moto. Questa mattina nel warm up non riuscivo ad avere feeling ma questo pomeriggio giro dopo giro mi sentivo più a mio agio. La posizione all’arrivo non mi soddisfa particolarmente ma ho fatto una buona esperienza con la pista bagnata che mi servirà per il futuro e per trovare le giuste soluzioni per i prossimi set up. Spero nel prossimo appuntamento di Assen di poter fare meglio”. Loris Capirossi (Pramac Racing Team), 10° “Rispetto a ieri la situazione non è migliorata. Per noi era importante finire la gara, ma ho faticato moltissimo a causa dello scarso feeling con l’anteriore. Non sono riuscito a far lavorare la gomma davanti, rischiavo di cadere a ogni piega, anche col piede per terra. Ho pensato solo a portare al termine la gara. Il tempo, poi, ci ha messo in grossa difficoltà. Era freddissimo, mi è costata tanta fatica portare la moto. In questo momento, comunque, facciamo fatica anche in condizioni normali. Peccato, potevo fare sicuramente meglio”. Hector Barbera (Mapfre Aspar Team), 11°Questa gara è stata durissima. Nella notte abbiamo lavoro sulle sospensioni per render la moto più morbida: penso che abbiamo esagerato. Ogni volta che pinzavo il freno la forcella andava a pacco, la moto era inguidabile, a maggior ragione all’inizio con il serbatoio pieno. Per noi praticamente è stata una sessione di prove libere: abbiamo fatto una modifica che ci aspettavamo funzionasse, in realtà è accaduto l’esatto opposto. Non c’è tempo per ripensare a quanto accaduto, dobbiamo soltanto lavorar sodo in vista di Assen“. Randy De Puniet (Pramac Racing Team), 12° “La peggior gara della mia vita. Per me è anche difficile spiegare questa brutta giornata, cominciata con una caduta altrettanto durante il warm up. E’ mancato il feeling con la moto a causa del solito problema con l’anteriore. Poi, era anche difficile stare in piedi in queste condizioni. Ho rischiato di cadere almeno due volte al giro. Non so davvero cosa dire. E’ stata una gara orribile”. Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing Team), ritirato “Sono deluso: sono caduto per colpa mia. E’ un peccato per il team perché ha fatto un ottimo lavoro per tutto il weekend e anche per il mio Fan Club che è venuto fino qui a sostenermi. Stavo guidando in sicurezza, ero terzo e stavo studiando il momento giusto per superare Dovizioso, perchè sapevo che avrei potuto lottare per la vittoria con Casey. Temevo che Casey se ne andasse via e a quel punto dovevo assolutamente superare Andrea… poi sono caduto! Prima di questa gara Casey mi stava inseguendo come un levriero insegue una lepre, ma ora, purtroppo, la situazione si è capovolta. Non rimane che andare ad Assen e vincere. Intanto mi voglio congratulare con Colin; è stato un buon weekend per lui, meritava il podio dopo la gara mancata della scorsa settimana”. Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), ritirato “Sono veramente affranto perché tutte le volte siamo nella condizione di poter fare delle gare straordinarie ed invece alla fine succede sempre qualcosa che non lo permette. Oggi nello stesso punto dove sono caduto avevo già rischiato ed in quel punto avevo iniziato a frenare più piano e ad essere prudente ma quando sono arrivato mi si è chiusa davanti e mi sono ritrovato per terra dicendo addio al podio per l’ennesima volta. Mi dispiace, punto! Adesso vado a casa a testa bassa e da domani dovrò pensare ad Assen con la speranza che il momento negativo finisca”. Ben Spies (Yamaha Factory Racing Team), ritirato “Sono molto dispiaciuto per come è finito questo week-end; avevamo lavorato davvero duramente per essere pronti per la gara… E’ stato un fine settimana difficile per tutti i ragazzi a causa dei continui cambiamenti delle condizioni meteo ma eravamo pronti a correre con una messa a punto davvero buona. La pista era molto bagnata in coincidenza della prima curva e, quando me ne sono accorto, ero già a terra. Sono caduto senza neanche accorgermene e ho colpito il muretto di fronte. Ho battuto la schiena ma fortunatamente la mia protezione ha fatto molto bene il suo lavoro. Effettivamente sento un po’ di male… dovrò sedermi su un cuscino per qualche giorno ma sono contento che le conseguenze non siano state serie. Prenderò un paio di giorni per rilassarsi e per recuperare. Poi tornerò a lottare ad Assen”.

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