2 Ottobre 2011

MotoGP: dichiarazioni dei piloti dopo la gara di Motegi

I commenti dei piloti in gara al Gran Premio del Giappone

La gara più “pazza” degli ultimi tempi della MotoGP ha premiato Dani Pedrosa, abile a non commettere errori e conquistare la vittoria al Twin Ring di Motegi davanti a Jorge Lorenzo e Casey Stoner, quest’ultimo protagonista di una disavventura che l’ha costretto a rinunciare ad una possibile vittoria. Proprio da loro partiamo nel riportare le dichiarazioni dei piloti in gara al Gran Premio del Giappone, come sempre grazie al servizio media delle squadre. Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), 1° “Sono molto contento di questa vittoria. Sono soddisfatto per il team che ha fatto un ottimo lavoro, per HRC perché questa è la prima vittoria a Motegi con il Repsol Honda Team e per me stesso perché mi mancava la vittoria in MotoGP qui a Motegi dopo averlo fatto in 125 e 250. E’ stata una strana gara soprattutto all’inizio. Nei primi giri Stoner e Dovi andavano fortissimo e avevano creato anche un certo distacco. Poi Casey ha avuto un problema ed Andrea ha dovuto fare il “ride through” per partenza anticipata. Mi sono trovato solo in testa con Lorenzo dietro, mi sono concentrato e ho spinto ogni giro per aumentare il distacco. Sono contento perché su questo circuito ho avuto risultati e fortune alterne e anche qualche brutto incidente così è fantastico tornare un anno dopo e vincere in MotoGP”. Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing), 2° “Non mi aspettavo una gara così strana: Casey è andato lungo e Dovizioso si è preso il ‘ride through’. Ho pensato che fosse possibile giocarsi la gara con Dani ma non ci sono riuscito, nonostante abbia guidato veramente bene. Aggiudicarmi il titolo è praticamente impossibile o, meglio, ho solo qualche piccola possibilità! Un grande ringraziamento va al mio Team che ha lavorato duramente nel corso di tutto il fine settimana per offrirmi una moto competitiva. Grazie anche tutti i tifosi giapponesi che sono venuti qui a sostenerci!”. Casey Stoner (Repsol Honda Team), 3° “Tutto il fine settimana era andato bene. Ho fatto una buona partenza e nei primi giri tutto stava funzionando bene e sono riuscito a creare un po’ di margine. Andrea stava guidando molto bene con le gomme morbide, noi sapevamo che sarebbe stato la stessa cosa per noi verso fine gara ed avevo un buon feeling con il passo che avevamo in quel momento. Poi allo scollinamento del rettilineo, la moto ha preso una grande “imbarcata”, ho preso un grosso avvallamento e quando il davanti ha toccato l’asfalto, quasi perdevo la presa sul manubrio. Sono riuscito a controllare la moto e ho cercato di attaccarmi ai freni, ma non c’è stata nessuna risposta, ho tirato la leva una seconda volta, ma sono stato sbalzato in avanti e sono stato fortunato a stare in piedi. Ho evitato il contatto con le barriere alla fine della via di fuga, ma questo dritto ci è costato la gara. Sono deluso, perché avevo la moto per vincere. Devo essere comunque grato perché sono stato in grado di rimontare e salire sul podio in una gara caratterizzata da diverse cadute e errori. Non vedo l’ora di correre a Phillip Island e vedere quello che riusciremo a fare là. Devo difendere la prima posizione in Campionato, ma voglio anche vincere le gare, per questo oggi sono deluso”. Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), 4° “Ho fatto una vera stupidaggine in partenza! Il semaforo ha tardato a spegnersi e con la coda dell’occhio ho visto muoversi Dovizioso ed ho rilasciato quel tanto la frizione da essere punito con un “ride through”. Sono errori che non si devono fare. Per questo motivo sono arrabbiato con me stesso perché visto la gara che ho fatto rientrato in pista, dopo la penalizzazione, c’è da mordersi veramente le mani. Oggi poteva essere un gran giorno, il podio ci stava tutto e forse anche qualcosa di più. Mi sono divertito un sacco gli ultimi giri con Dovizioso, è l’ennesima battaglia tra di noi e sono soddisfatto di averlo battuto. E’ stato bello!”. Andrea Dovizioso (Repsol Honda Team), 5° “E’ davvero incredibile. In tutta la mia carriera non ho mai fatto una falsa partenza e mi è successo proprio oggi in una gara che mi sentivo di poter vincere! Non so perché la moto si è leggermente mossa prima del semaforo, ma me ne sono chiaramente accorto e quindi dopo la partenza mi aspettavo il “ride trough”. Nei primi giri mi sentivo a posto. Stavo spingendo perché sapevo di essere l’unico là davanti con le gomme morbide, che secondo me oggi erano la scelta giusta, e stavo forzando subito, recuperando su Casey. Poi lui ha fatto il dritto e mi sono trovato in testa ma è durato poco… Quando sono rientrato ho spinto forte ma chiaramente non è come farlo quando lotti per la vittoria. Dopo un po’ di giri la gomma posteriore ha iniziato a calare e non riuscivo più ad esser veloce a centro curva. A quel punto Sic mi si è avvicinato in pochi giri e ho provato in tutti i modi a difendermi, ma non ci sono riuscito. Sono davvero dispiaciuto perché oggi sono sicuro che avrei potuto lottare per la vittoria, come si vede dal distacco che avevo alla fine da Dani, simile a quanto si impiega passare dai box…. Mi dispiace per il team, avevamo fatto un ottimo lavoro e mi sentivo davvero a posto. E’ un peccato anche per i punti in Campionato. Vado comunque a Philip Island ottimista perché ancora una volta ho dimostrato di essere veloce”. Ben Spies (Yamaha Factory Racing), 6° “E’ stata una gara ‘agrodolce’! La partenza è stata buona e la moto era in ottime condizioni. Anche la posizione era perfetta ma, in uscita dalla curva numero tre, sono stato colpito da Rossi, la mano mi è scivolata dal manubrio e a quel punto ho perso il controllo della moto finendo inevitabilmente nella ghiaia. Quando sono rientrato in pista sapevo di essere abbastanza veloce da poter recuperare qualche posizione. Ho mantenuto la testa dentro al cupolino e ho spinto più che potevo. II gruppo davanti si avvicinava sempre di più e i tempi sul giro erano talmente buoni che, senza il contrattempo al primo giro, avremmo potuto ambire ad un gran risultato. Queste sono le corse, purtroppo. Non è stata colpa di nessuno. È solo un gran peccato, ma ora guardiamo avanti”. Nicky Hayden (Ducati Team), 7° “La nostra moto questo fine settimana era davvero a posto. Anche se nel warm-up ho fatto solo l’ottavo tempo, ho girato bene, in maniera consistente, e durante tutto il fine settimana sono stato in qualche modo competitivo su questa pista per la prima volta da quando ci corriamo. Pochi istanti prima del semaforo diversi piloti si sono mossi e per un attimo sono stato sul punto di cadere nella trappola del “jump start”. Alla prima curva mi sono toccato con Vale perdendo un po’ di terreno ma poi ho trovato un buon ritmo rapidamente. Quando Casey mi ha passato ho pensato di stare con lui e di superare Bautista ma purtroppo ho esagerato e sono finito fuori pista. Che peccato, perché oggi molti hanno sbagliato e ho avuto davvero la possibilità di fare bene. E stato un mio errore, chiedo scusa alla Ducati e a tutti i miei ragazzi che lavorano duramente. Comunque adesso andiamo a Phillip Island, una pista che mi piace, speriamo di fare una bella gara”. Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3), 8° “Una gara davvero incredibile, fatico a ricordare tutto quello che è successo: praticamente ad ogni giro succedeva qualcosa, un sorpasso, una caduta, praticamente ho lottato per sopravvivere! Nei primi giri non sono andato poi così male, mi sono ritrovato in bagarre con Aoyama, ma era davvero difficile passarlo: il suo stile di guida era di piantarsi in mezzo alla curva e poi sfruttare l’accelerazione della sua Honda, praticamente per me era impossibile stargli davanti anche perchè per tutto il fine settimana non avevamo un buon passo. Dopo tutti questi problemi anche un ottavo posto può andar bene, anche se spero di far meglio a Phillip Island”. Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini), 9° “E’ stato un Gran Premio difficile. Purtroppo non avevo grip a sufficienza per spingere come avrei voluto. Ieri ero andato decisamente meglio e non riesco a darmi una spiegazione del perché oggi non riuscivo ad essere veloce. E’ stato tutto molto strano ed il forte calo della temperatura ha condizionato molto la mia prestazione per la poca confidenza che avevo con il pneumatico posteriore. Ci rifaremo nel prossimo Gran Premio”. Randy De Puniet (LCR Honda MotoGP), 10° “Non sono molto soddisfatto, oggi avevamo il potenziale di entrare nei primi otto. Ero dietro a Aoyama, Elias e altri, ma quando ho visto il cartello di ride through pensavo di esserci anche io. Ho guardato il cartello ad ogni giro quando era esposto e in uno ho cercato tutti i numeri pensando di vedere il mio: per questo ho frenato un pò tardi nel rettilineo sbagliando la traiettoria in curva e perdendo contatto con i piloti che erano nel mio gruppo. Ho cercato di recuperare ma la moto non reagiva come avrei voluto. Un peccato perché se ad Aragon la moto era molto buona, ma ad inizio gara sono stato costretto ad uscire di pista per evitare un pilota che era caduto, qui proprio non avevo il giusto feeling. Speriamo di ritrovarlo in Australia per poter conquistare una posizione migliore”. Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3), 11° “Da dove posso cominciare dopo una gara come questa? Mi sono subito reso conto di aver anticipato la partenza: ho visto davanti a me Simoncelli che è partito prima e sono stato tratto in inganno. Nei primi giri ho provato a recuperare più posizioni possibili prima di scontare il ride through, ma ho commesso un errore alla curva 3 nel tentativo di passare Elias che mi ha fatto perdere altro tempo. E’ stato davvero un peccato perchè senza questi problemi potevo concludere nei primi sette. Volevo regalare questo risultato alla mia squadra, ma è andato tutto per il verso sbagliato, già da venerdì che non mi sono sentito bene. A questo punto non mi resta che pensare alle prossime tre gare su circuiti che, fortunatamente, conosco bene”. Kousuke Akiyoshi (LCR Honda MotoGP), 12° “Sono molto soddisfatto della mia performance di oggi. Forse potevo partire un pochino meglio ma poi il passo è stato sempre costante fino alla fine. Spero che i miei connazionali si siano goduti questo weekend e ringrazio di cuore il Team LCR per il loro supporto”. Shinichi Itoh (Honda Racing Team), 13° “Come prima cosa desidero ringraziare Honda per avermi dato la possibilità di tornare a correre con una MotoGP. Spero di aver portato un po’ di coraggio alle popolazioni particolarmente colpite dal terremoto e dallo tsunami. Il mio obiettivo era finire la corsa e ci sono riuscito. Considerando che oggi era una gara speciale, sono soddisfatto del mio risultato! Dopo la caduta di venerdì ho avuto alcuni problemi fisici così la prima parte di gara è stata particolarmente impegnativa, ma pensando al motivo per cui stavo correndo, mi sono detto di non mollare. Nella seconda parte di gara ho preso il ritmo e sono contento. L’esperienza odierna sarà utile anche come allenamento per il test con la 1000cc. In questo momento non ho in programma di partecipare ad altre corse in moto, ma se dovessi partecipare anche in un’altra categoria, come ad esempio il Campionato Giapponese di auto GT300, vorrei farlo con una Honda”. Valentino Rossi (Ducati Team), ritirato “Uscire dopo due curve è un vero dispiacere, soprattutto dopo un fine settimana in continua progressione e consapevoli di aver lavorato bene sulla moto. questa mattina nel warm-up ero quarto, avevo la possibilità di tenere il passo di 1’46 alto in gara e penso che anche la nostra scelta di gomme, dura dietro e morbida davanti, fosse valida. Considerando poi i guai che hanno avuto Stoner, Simoncelli e Dovizioso, avremmo tranquillamente potuto lottare per il podio, che per noi sarebbe stato molto importante. Siamo stati un po’ sfortunati, purtroppo alla prima curva Lorenzo è andato leggermente sull’erba e alla curva successiva si è spostato rapidamente per impostare bene la traiettoria. Io era un po’ dietro, non mi ha visto e mi ha toccato spingendomi contro Spies che, a sua volta, ha toccato la mia leva del freno. Un normale contatto di gara, mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Comunque qui abbiamo fatto un bel lavoro sulla moto e siamo stati più competitivi del solito. E’ un periodo impegnativo per noi ma speriamo di essere sulla buona strada”. Alvaro Bautista (Rizla Suzuki MotoGP), ritirato “Non è proprio il risultato che mi aspettavo oggi! Ho scelto le gomme morbide al posteriore in gara perché oggi faceva più freddo di ieri e perché avevo bisogno di essere il più veloce possibile nel primo giro. Non sono partito bene perché alcuni piloti sono partiti prima e mi hanno confuso un po’ e quando si è spento il semaforo rosso ero un po’ in ritardo. Alla seconda curva però c’è stato un incidente, per cui mi sono trovato in una buona posizione. Qualche giro dopo alcuni piloti sono entrati ai box per partenza anticipata e mi sono ritrovato in terza posizione, ma sapevo che non era la mia posizione reale! Quando Casey Stoner mi ha superato e ho visto che distacco c’era tra me e Andrea – il pilota dietro di me – e quanti giri mancavano, ho cercato di spingere per rimanere dietro a Casey e mantenere il distacco con Andrea. Quasi all’ultima curva del tredicesimo giro ho perso l’anteriore, sono uscito di pista e per me la gara è finita. Abbiamo lavorato davvero molto questo fine settimana e siamo migliorati molto in tutte le sessioni, e in gara stavamo andando bene. Oggi la fortuna non ci ha assistito!”. Toni Elias (LCR Honda MotoGP), ritirato “Beh… innanzitutto sono molto dispiaciuto perché potevo battagliare per il settimo posto e portare a casa il miglior risultato della stagione fino ad ora. Le modifiche fatte stamattina dopo il warm up hanno reso la moto più stabile ed io sono partito benissimo anche stavolta dal fondo. Ero più veloce di ieri e anche la gomma davanti mi dava maggior sicurezza: con quel passo potevo regalare a me e al Team un bel piazzamento ma alla curva cinque, dove la staccata è davvero al limite, ho preso una buca e ho perso il controllo del davanti scivolando sulla ghiaia. Devo ringraziare i ragazzi per il loro lavoro e non vedo l’ora di tornare in pista a Phillip Island”. Damian Cudlin (Pramac Racing Team), ritirato “Ho fatto una buona partenza, mi sentivo bene e pensavo di poter passare nel corso del primo giro sia Randy che Colin, ma non volevo creare incidenti che come rookie non sarebbe stata una cosa molto intelligente. Col passare del tempo ho avuto sempre più feeling con la moto e sono riuscito a raggiungere e mantenere il ritmo di Akiyoshi. Pensavo di stare con lui fino alla fine per poi provare a superarlo negli ultimi giri, ma in una curva stretta a sinistra ho frenato troppo tardi perdendo l’anteriore e mi sono trovato cosi fuori pista. Mi spiace molto per come sia terminato questo fine settimana, prima di oggi ero caduto solo una volta nelle altre categorie che ho corso quest’anno, e concludere cosi questa esperienza mi lascia l’amaro in bocca. Spero di poter aver altre opportunità simili in futuro per potermi riscattare. Ringrazio comunque il Pramac Racing Team che mi ha permesso di vivere questa magnifica esperienza”.

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