29 Agosto 2011

MotoGP: dichiarazioni dei piloti dopo la gara di Indianapolis

I commenti dei 17 piloti al via del Red Bull Indianapolis GP

La quarta edizione del Red Bull Indianapolis Grand Prix della MotoGP si è conclusa con la settima affermazione stagionale su dodici gare di Casey Stoner, assoluto dominatore, concludendo vittorioso sul traguardo davanti a Dani Pedrosa ed un rimontante Ben Spies. Proprio da loro partiamo nel riportare le dichiarazioni al termine della gara di Indianapolis, come sempre grazie al servizio media delle squadre. Casey Stoner (Repsol Honda Team), 1° “Siamo partiti abbastanza bene, ma avrei potuto essere un po’ più aggressivo alla prima curva. Quando poi sono arrivato ad entrare nella seconda curva, Dani ha fatto una staccata violenta, mentre io non potevo fare niente perché i miei freni non si erano ancora scaldati, così ho rischiato di tamponarlo. Sono stato fortunato a cavarmela nel primo giro. La gara è stata dura, faceva molto caldo e la pista era più scivolosa rispetto alle prove e alle qualifiche e questo ha complicato le cose perché era difficile capire quanto spingere. Ad un certo punto mi si è chiuso il davanti, con il ginocchio ho tenuto tutto il peso della moto e fortunatamente sono riuscito a rialzarla. Da questo momento ho ripreso il ritmo, superato Dani, e, una volta in testa, ho costruito un margine di vantaggio. Sono contento perché nonostante le difficili condizioni, questo fine settimana tutto è andato bene e desidero ringraziare il team per il fantastico lavoro e per avermi dato una moto molto competitiva”. Dani Pedrosa (Repsol Honda Team), 2° “Sono contento del secondo posto per diversi motivi. Ieri dopo le qualifiche abbiamo dovuto lavorare molto per ridurre il distacco di un secondo che avevamo da Casey, non era normale essere così indietro. È bello tornare sul podio dopo la caduta di Brno. Casey era più veloce, ma il mio team ha fatto un ottimo lavoro e mi ha aiutato a migliorare il feeling con il davanti. Così sono stato capace di trovare un buon ritmo, appena 3-4 decimi più lento di Casey. E’ stata una gara in solitario, ma sono rimasto concentrato sul mio passo e ho fatto il giro più veloce alla fine, così sono soddisfatto della mia gara e delle prestazioni della moto. Dopo lo zero di Brno, questi 20 punti sono importanti. Non vedo l’ora di andare a Misano e cercare di fare un altro passo in avanti”. Ben Spies (Yamaha Factory Racing Team), 3° “La mia partenza non è stata brutta ma purtroppo mi sono trovato prima imbottigliato alla prima curva e poi sono stato toccato da Dovizioso. Per fortuna sono riuscito a rimanere in sella alla mia moto e a quel punto ho dovuto pensare alla rimonta. Ho guidato bene, ho girato più veloce che potevo ma era dura fare dei sorpassi: il rettilineo non mi aiutava, dovevo trovare altri punti. Sono comunque felice di aver terminato sul podio con un ottimo ritmo”. Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing Team), 4° “E’ un peccato: pensavo di poter ridurre il mio gap con Casey ma qui a Indy ho avuto molti problemi con l’asfalto fin da venerdì. Ho provato di tutto per trovare una soluzione all’usura delle gomme ma non c’era soluzione perché dopo quattro o cinque giri me la ritrovavo sempre distrutta. Notavo che i tre piloti davanti a me avevano le gomme in perfette condizioni e non so ancora spiegarmi come siano riusciti a mantenerle così. Ora il campionato si fa molto più complicato ma la speranza è l’ultima cosa che si può perdere. Il prossimo weekend si rifarà tutto di nuovo e non vedo l’ora. Andiamo in fretta a Misano perché voglio dimenticare questo risultato”. Andrea Dovizioso (Repsol Honda Team), 5° “Non posso essere soddisfatto del risultato odierno perché il nostro obiettivo oggi era il podio e guadagnare qualche punto a Lorenzo. Dobbiamo comunque guardare anche il lato positivo e la cosa buona è che ho fatto il mio miglior tempo, 1’40.1, all’ultimo giro. Peccato per la partenza. Al via Nicky mi ha chiuso e poi alla curva 4 io e Ben ci siamo toccati. Questo mi ha fatto perdere tempo. Ho ripreso la concentrazione e, giro dopo giro, ho recuperato posizioni. È stata una gara strana, mancava grip dietro e soprattutto nei primi giri si chiudeva molto il davanti. Ho mantenuto la calma e mi sono adattato alle nuove condizioni della pista, diverse rispetto a ieri, e questo mi ha permesso di girare in modo costante. Siamo competitivi e arriviamo a Misano, il gran premio di casa, ancora più forti e determinati”. Alvaro Bautista (Rizla Suzuki MotoGP), 6° “Sono contento del risultato di oggi perché questo fine settimana non avevamo lo stesso ritmo delle ultime due gare. Mi sono qualificato bene, ma non ero allo stesso livello dei piloti davanti, per cui non avrei davvero potuto rimanere con loro in gara. Sono partito abbastanza bene e ho superato un paio di piloti, ma non sono riuscito a stare con il gruppetto di testa. Abbiamo avuto un po’ di problemi nella prestazione della moto in curva e penso che il nostro livello fosse inferiore ad altri piloti in pista. Sono stato regolare per tutta la gara e ho avuto un paio di bei duelli con altri piloti – con Edwards in particolare – e alla fine sono riuscito a trovare un buon ritmo e a distaccare un po’ i piloti che avevo dietro. Penso che il risultato di oggi sia stato il migliore che potessimo ottenere, abbiamo fatto il massimo. Ora andremo a Misano, dove credo saremo più competitivi dall’inizio, per cui non vedo l’ora di gareggiare. Un’altra cosa molto importante oggi è stato arrivare al traguardo, visto che nelle ultime due gare non ci ero riuscito. Sono davvero contento di avercela fatta! Ora siamo più motivati e anche il team aveva bisogno di un risultato. Vorrei ringraziare molto tutto il team per la passione che ha dimostrato questo fine settimana; ora siamo nella posizione migliore per fare un altro passo avanti”. Colin Edwards (Monster Yamaha Tech 3), 7° “Alla Yamaha manca un pò di spunto alla partenza e questo lo abbiamo pagato allo start: avevo bisogno di Fred Flinstone a spingermi al via per guadagnare qualcosa in più allo spengimento del semaforo… I primi giri sono stati difficili, ho faticato a passare Bautista e non è un caso che nella seconda parte di gara sia riuscito a staccarmi dopo un mio errore: ho perso l’anteriore e sono stato costretto di accontentarmi di un settimo posto. Sono il migliore dei piloti non ufficiali in classifica, ho guadagnato una posizione in campionato, non è poi andata così male. Per Misano spero di poter nuovamente lottare per la top 6 dando seguito a questo fine settima”. Randy De Puniet (Pramac Racing Team), 8° “Sono felice, questa è la mia miglior gara della stagione! Peccato per il contatto d’inizio gara quando Loris mi ha toccato ed ho perso almeno tre posizioni, altrimenti potevo attaccarmi al gruppo davanti e probabilmente avrei potuto lottare per posizioni migliori. Ma va bene cosi, il nostro ritmo, come avevo preannunciato ieri, è stato costante e buono fino alla fine e questo mi ha permesso di sorpassare molti piloti nella seconda parte di gara. Sono soddisfatto di come siano andate le cose oggi, il Team ha lavorato molto bene e dopo un inizio di stagione difficile tutti noi ci meritiamo un buon risultato. Ne avevamo bisogno e confidiamo di poter proseguire su questi livelli anche settimana prossima a Misano”. Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini), 9° “Sono contento ma non particolarmente soddisfatto. Sono contento per la gestione gomme e per la mia condizione fisica con il gran caldo di oggi. In gara sono andato decisamente meglio che nelle prove e forse con un partenza migliore avrei potuto conquistare una posizione migliore all’arrivo. Nel complesso è stata una gara positiva e questo mi dà le giuste motivazioni per i prossimi Gran Premi”. Valentino Rossi (Ducati Team), 10° “In questo fine settimana sono successe tante cose che hanno contribuito a rendere la gara particolarmente difficile: la caduta di ieri in qualifica ci ha tolto confidenza e ha contribuito a farci partire molto indietro sullo schieramento mentre oggi è stato soprattutto penalizzante un problema al cambio. La moto è rimasta sei o sette volte in folle, e per questo motivo ho fatto due “dritti” perdendo tempo. Mi sono ritrovato ultimo ma ho deciso di fare il possibile per prendere almeno qualche punto. Questa mattina nel warm-up avevamo fatto un piccolo cambiamento che ci aveva fatto migliorare un po’ il passo ma in gara mi sono trovato davvero in difficoltà, anche per quanto riguarda il consumo della gomma anteriore. E’ stata dura ma siamo comunque arrivati alla fine con qualche punto. Sappiamo che dobbiamo lavorare molto, in Ducati lo stanno facendo, io e il mio team altrettanto perché dobbiamo cercare di non mollare e di mettere a posto la moto al meglio in attesa di novità tecniche”. Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3), 11° “Devo ringraziare la squadra perchè, nonostante i problemi, non hanno mai rinunciato a darmi una mano per la gara. Abbiamo faticato un pò, ma prendo questo 11° posto con un pizzico di soddisfazione perchè dopo una serie di gare difficili era importante vedere il traguardo. Certamente il risultato non è dei migliori, ma negli ultimi giri ero abbastanza veloce, addirittura più di Lorenzo, spero che possiamo proseguire così per Misano Adriatico. Purtroppo come molti abbiamo avuto problemi all’anteriore e la prima parte di gara non è stata facile, ma ho continuato a spingere e sono riuscito a recuperare posizioni nel finale. E’ stata un’esperienza in più per il futuro”. Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini), 12° “Purtroppo oggi la mia gara vera è durata soltanto cinque giri. Sono stati belli e mi sono anche divertito però ne mancavano altri 23. Il problema che abbiamo avuto tutto il fine settimana questa mattina, nel corso del warm up pensavamo di averlo migliorato ma questa sensazione positiva era dovuta soltanto alla temperatura più bassa dell’asfalto. In gara con il caldo il problema si è ripresentato e la gomma davanti dopo cinque giri ha avuto un forte calo, poi è rimasta costante per sei, sette giri dopo di chè calava costantemente giro dopo giro. E’ stato un vero e proprio calvario arrivare alla fine, andavo pianissimo rischiando la vita. Adesso verificheremo ulteriormente il perché, cercando di capire quali sono le motivazioni che hanno procurato questo problema”. Toni Elias (LCR Honda MotoGP), 13° “Beh… sembra che abbiamo avuto qualche guaio di slittamento del posteriore per tutta la durata della gara… più degli altri piloti e non riuscivo a mantenere la velocità in entrata di curva. Per tutte queste ragioni il mio passo non è stato quello che ci aspettavamo e mi mancava qualche decimo perstare con il gruppo buono. Ho provato a seguire prima Aoyama e poi Rossi e Crutchlow ma erano più veloci di me. Abbiamo bisogno di trovare quei decimi che ci mancano per gareggiare nella top ten e questo è il nostro obiettivo principale per il GP di Misano”. Nicky Hayden (Ducati Team), ritirato “E’ stata una giornata davvero molto difficile. Pensavamo che l’anteriore morbida potesse essere una buona opzione per la gara ma purtroppo lo è stata solo per sette, otto giri. Poi ho cominciato a perdere progressivamente terreno fino al punto in cui vibrava così tanto anche in rettilineo che a due giri dalla fine sono rientrato ai box. Volevo comunque portare a casa dei punti quindi sono uscito di nuovo per tagliare il traguardo. Peccato, ero partito bene e nei primi giri, per la prima volta quest’anno sull’asciutto, ho fatto qualche duello lì davanti. La moto era veloce in rettilineo e il nuovo cambio mi permetteva di uscire bene dalle curve. Comunque, è la nostra prima gara con la nuova moto e probabilmente dobbiamo capire meglio cosa serve per metterla a punto. Mi spiace per tutti i nostri tifosi in America e per tutti i ducatisti, ci riproveremo la prossima gara”. Hector Barbera (Mapfre Aspar Team), ritirato “E’ davvero un peccato che la gara si sia conclusa in questa maniera. Dopo quattro giri la gomma davanti era praticamente finita, me ne sono accorto per un improvviso calo di rendimento, da un giro all’altro non riuscivo più a tenere lo stesso ritmo e ad ogni curva rischiavo di cadere. Da quel momento ho cambiato il mio stile di guida, ho improvvisato un pò perchè l’obiettivo più importante era restare in sella. L’aspetto positivo è che dopo 4-5 giri di assestamento sono riuscito anche a trovarmi bene in sella, ho riacquistato la fiducia e sono riuscito a recuperare posizioni. Giunti all’ultimo giro sono stato però passato da Aoyama e De Puniet, ho cercato di fare il possibile per rispondere, ma proprio all’ultima curva provando l’impossibile sono volato a terra. C’è poco da dire, ma ci ho provato: la gara è stata difficile, ho dato il massimo e mi sono pure divertito nella bagarre, ma guidando al limite per tutta la corsa mi aspettavo un risultato diverso da questo zero..”. Loris Capirossi (Pramac Racing Team), ritirato “Sin dal quarto giro la moto non rispondeva come avrei voluto. Perdevo sempre il pneumatico anteriore e rischiavo di cadere ad ogni curva. Ad un certo punto proprio non ce la facevo più e sono stato costretto al ritiro. Appena rientrato al box abbiamo notato che il pneumatico anteriore era estremamente consumato. Mi spiace tanto che questo sia successo in gara perché durante tutto il fine settimana non abbiamo mai avuto problemi del genere. Non c’è molto da aggiungere, guardiamo avanti e concentriamoci su Misano dove contiamo di ottenere un buon risultato di fronte ai nostri tifosi”. Karel Abraham (Cardion AB Motoracing), ritirato “Dopo un positivo Warm Up ero fiducioso di disputare una buona gara, ma già dall’inizio tutto è andato per il verso sbagliato. La partenza è stata disastrosa, mi sono ritrovato ultimo e poi mi ha passato anche Valentino Rossi che aveva commesso un errore. Da quel momento ho iniziato ad avvertire problemi all’anteriore, ogni volta in ingresso curva la moto sembrava chiudersi sul davanti, così sono stato costretto al ritiro: la gomma era infatti strappata, praticamente finita dopo nemmeno metà gara”.

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