17 Aprile 2009

Moto2: le caratteristiche tecniche della nuova categoria

Scopriamo la nuova middle class del Motomondiale

Il futuro della “middle class” del Motomondiale si chiama Moto2. Già dal prossimo anno, stando alle dichiarazioni del CEO Dorna Sports Carmelo Ezpeleta, vedremo questa nuova tipologia di moto da competizione al posto delle 250 2 tempi, giunte al “capolinea” da un punto di vista prettamente tecnico e/o commerciale. Questa decisione è stata presa per vari motivi, seguendo la linea dell’abbattimento dei costi e dall’inesorabile progresso tecnologico. Le Moto2 saranno sperimentate nel campionato iberico velocità (CEV) sin da questa stagione (nel fine settimana ad Albacete ci sarà l’esordio soltanto in dei turni di prove cronometrate), che prevede infatti nel regolamento parametri tecnici molto simili a quel che si vedrà nel Motomondiale 2010/2011.

Da regolamento queste moto dovranno essere rigorosamente quattro tempi abbandonando così il due con cilindrata non superiore ai 600cc e con massimo 4 cilindri. Altre caratteristiche sono la proibizione delle valvole pneumatiche e dei pistoni ovali. Per il motore inoltre ci saranno limitazioni nel peso e dei limiti saranno posti anche alla rumorosità dello scarico. Il cambio dovrà essere rigorosamente a 6 marce e congegni di assistenza elettronica al cambio non saranno ammessi.

Interessante è l’abolizione dei dischi in carbonio e che il telaio, insieme ad altri aspetti come il serbatoio o la postura, devono essere dei prototipi: in pratica le moto non dovranno derivare da quelle di serie (specialmente le 600 Supersport). Altre particolarità sono la composizione di alcune parti e ogni pilota potrà avere a disposizione una sola moto (questo per quanto concerne il CEV, ma non cambierà nulla anche nel Motomondiale). L’elettronica sarà molto limitata, e sistemi come il controllo di trazione non saranno permessi. La federazione ha anche messo un tetto massimo per la centralina, che costerà al massimo 650 euro e probabilmente fornita da uno stesso produttore.

Lo scorso 11 aprile, la FIM ha ufficializzato il monomotore dal 2010, anno in cui le Moto2 dovrebbero sostituire le 250. Favorito per la “vincita” della gara d’appalto è la Kawasaki, con l’annuncio che potrebbe arrivare già dal prossimo GP a Motegi. Va detto che nel CEV non vige il “monomotore”, e le prime squadre ad aver completato una Moto2, ovvero Blusens BQR e LaGlisse, hanno adoperato rispettivamente propulsori di Honda e Yamaha (nella foto la YM2 del team LaGlisse).

Giampiero Renda

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