3 Settembre 2013

KTM Freeride 250 R

La 250cc 2 tempi si affianca alla 350cc 4 tempi

Presentata in anteprima mondiale al Ciocco la nuova 250cc due tempi che si affianca alla 350 quattro tempi. La Freeride può essere intesa come una sorta di “chiave di volta”, uno strumento ideale per entrare nel mondo del fuoristrada e soprattutto nel mondo KTM. Con questo modello la Casa austriaca si rivolge a rider provenienti da altre specialità, o che hanno precocemente abbandonato il fuoristrada e ne sentono il richiamo, così come molti piloti stradali che hanno deciso di ampliare i propri orizzonti mettendosi in garage un’alternativa valida e divertente alla propria moto. Ma anche i giovani e le donne, molte delle quali hanno già sposato la filosofia “easy-to-ride” di KTM. Freeride 250 R La decisione di lanciare il nuovo modello, da affiancare al già performante 350 quattro tempi va a incontrare le richieste di quei piloti indiscutibilmente legati alle sensazioni trasmesse dal due tempi, odore di miscela compreso… Le diverse caratteristiche del telaio della 250 R consentono di ottenere un handling migliore rispetto alla 350 4T, con una maggiore altezza da terra e un risparmio di peso che consentono di affrontare percorsi ancora più impegnativi, per quei clienti che desiderano un pizzico di performance in più dalla Freeride. Ecco dunque che si va a ridefinire e ampliare il target di questa moto, con utenti mediamente più giovani, che decidono di acquistare la Freeride per affrontare percorsi più impegnativi e gite a corto raggio. A questi si affiancano gli utenti della 350 4T, mediamente più maturi, alla ricerca di tracciati più semplici e con un maggior raggio di azione garantito da un propulsore meno assetato. Motore Per il propulsore della Freeride 250 R, gli ingegneri KTM sono partiti dal motore a due tempi da competizione della 250 EXC messo a punto per migliorarne la guidabilità, riducendone il peso di due chili nonostante l’utilizzo dell’avviamento elettrico. Il motore della Freeride 250 R ha nuovi cilindro e pistone, per garantire la risposta desiderata nella guida più “soft” concepita per questa moto. La valvola allo scarico della 250 EXC è stata rimossa, come nelle moto da Trial, a vantaggio non solo delle caratteristiche di risposta del propulsore, ma anche per la durata pistone. Tutto ciò rende il motore meno complesso e ancora più robusto. La nuova testa ha una camera di combustione su misura per la Freeride 250 R e un rapporto di compressione ottimizzato al nuovo cilindro. Nuovo anche l’albero della pompa dell’acqua con un pignone in polimero più leggero, che sommato al risparmio di peso dovuto alla mancanza della valvola allo scarico e del kick starter, consente di ottenere un carter motore complessivamente più leggero di 1.000 grammi rispetto al motore della 250 EXC e performance di tutto rispetto: 25cv. L’alimentazione della Freeride R è gestita da un carburatore Keihin PWK da 28 millimetri a valvola piatta, che grazie al rapporto benzina/olio di 1:80 riduce di molto la fumosità allo scarico e ottimizza i consumi, inferiori rispetto a quelli della 250 EXC. Inoltre, l’accensione può essere modificata (manualmente con un connettore o con un selettore di mappe venduto separatamente) per consentire un’erogazione ancora più soft in caso si debbano affrontate condizioni estreme con terreni scivolosi. Scarico La Freeride 250 R si avvale di un nuovo sistema di scarico con un efficiente silenziatore in alluminio e di un’elegante espansione, che contribuiscono all’erogazione della grande coppia del motore. Rispetto alla Freeride 350, gli ingegneri KTM sono riusciti a posizionare l’espansione della Freeride R a lato del motore, integrandola perfettamente nel veicolo. La Freeride due tempi è omologata con uno speciale kit che limita la potenza ed è anche omologata su strada. Sospensioni Le sospensioni della Freeride 250 R sono appannaggio di WP, che per questo modello prevede l’utilizzo di una forcella a steli rovesciati con diametro da 43mm, con i foderi “fasciati” da piastre di sterzo lavorate CNC, abbinato a un mono progressivo rivisitato nella taratura della molla, a tutto vantaggio della stabilità e del piacere di guida della motocicletta. Freeride 350 Gli aggiornamento principali per la 350cc sono individuabili nel nuovo cambio a 6 marce, appositamente progettato per i modelli Freeride, caratterizzato da rapporti più corti per le prime cinque marce, mentre la sesta è del 10% più lunga e assicura una guida a regimi inferiori e pertanto più rilassata nei trasferimenti. Il propulsore della Freeride 350 per il 2014 è stato ulteriormente affinato: l’albero motore aziona un albero intermedio montato sul lato, che aziona a sua volta entrambi gli alberi a camme e la pompa dell’acqua e al contempo funge da contralbero per smorzare le vibrazioni. Le quattro valvole in acciaio hanno ora molle di ritorno rinforzate e sono azionate da due alberi a camme in testa con punterie rivestite con trattamento DLC. In particolare, è nuovo l’albero a camme che aziona le valvole di scarico, così come nuovo è il sistema di decompressione automatica, a garanzia di avviamenti più rapidi. Per entrambi nuovi comandi al manubrio e strumentazione Entrambe i modelli adottano pompe del freno e della frizione sabbiate e coperchi dell’olio neri. I due impianti sono stati aggiornati, a garanzia di performance costanti in tutte le condizioni d’uso, anche le più estreme. Nuova la strumentazione digitale realizzata da Trail Tech che integra le spie delle luci. Si distingue per una moltitudine di funzioni così come per la gestione intuitiva delle operazioni più semplici. Questi i prezzi di vendita, franco concessionaria Freeride 250 R: Euro 6.555 Freeride 350: Euro 7.495 Disponibili sulla rete a partire da ottobre 2013

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