24 Agosto 2012

Joan Lascorz: “Per me adesso inizia una nuova vita”. Svelata la dinamica dell’incidente

A quasi 5 mesi dal drammatico incidente dello scorso 2 aprile nel corso dei test ufficiali del Mondiale Superbike all’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, il Provec Racing, Factory Team Kawasaki del WSB, ha emesso un comunicato stampa in spagnolo dove si fa chiarezza in merito alle condizioni di salute di Joan Lascorz. […]

A quasi 5 mesi dal drammatico incidente dello scorso 2 aprile nel corso dei test ufficiali del Mondiale Superbike all’Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, il Provec Racing, Factory Team Kawasaki del WSB, ha emesso un comunicato stampa in spagnolo dove si fa chiarezza in merito alle condizioni di salute di Joan Lascorz. E’ proprio “Jumbo”, per la prima volta in 5 mesi, a prendere la parola, raccontando la dinamica dell’incidente, spiegando le sensazioni vissute in questo difficile momento della propria vita. Di seguito la traduzione completa del comunicato stampa Provec Racing. La situazione attuale Joan Lascorz resta ricoverato presso l’Instituto Guttmann per proseguire il programma di riabilitazione e per adattarsi alla sua nuova vita. Si prevede che entro la metà del prossimo mese di settembre Joan potrà lasciare il centro. Lascorz ha sofferto una lesione della vertebra C6 a seguito dell’impatto contro un muro di cemento a bordo pista ad Imola. Joan ha rimediato una lussazione della vertebra C6 con conseguente lesione al midollo spinale giudicata irreversibile dai medici. Joan è paraplegico: non ha alcuna mobilità nelle gambe, dita e zona addominale, ma avverte sensibilità alle mani, viso, collo, braccio, spalle, gomiti e polsi. E’ al 100 % delle facoltà mentali e già pensa, con grande forza e motivazioni, ad una nuova carriera in altri sport. Le circostanze dell’incidente Joan è stato sfortunato protagonista di un brutto incidente nel corso dei test ufficiali della Superbike ad Imola. Guim Roda, Team Manager del Kawasaki Racing Team, può spiegare la dinamica dell’incidente. “Joan ha perso il controllo della moto all’ingresso di una curva verso destra (la Piratella, ndr) da 5° marcia. Dopo il rettilineo, con la ruota anteriore leggermente sollevata da terra, Joan ha perso il controllo della moto ed è andato fuori pista. In quel momento stava per abbassare il suo miglior riferimento cronometrico.” Le conseguenze dell’incidente sono dovute non tanto alla caduta in sè, bensì per l’impatto a quasi 200 km/h contro un muro senza protezione a bordo pista. Le prime parole di Joan Lascorz “Beh, quello che è successo a me è stata una disgrazia. Non so se dovuto ad un episodio sfortunato, o per il fatto che gli standard di Imola non siano adatti per correre con una moto da 240 cavalli. In ogni caso è senza dubbio un punto di svolta della mia carriera da pilota e della mia vita. E’ una situazione molto difficile, devo stringere i denti per andare avanti. Desidero ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questi mesi: tutti i piloti di Superbike, MotoGP e di tutte le categorie, così come Albert Llovera, Filippo Preziosi, Oscar Lanza, Isidre Esteve, Pau Bach che sono venuti a farmi visita in questo periodo. Sono grato ai medici della Superbike, dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dell’Istituto Vall d’Hebron e Guttmann: sono stato trattato come un Re! Grazie anche alla Federazione Motociclistica Catalana e Spagnola per il loro supporto, ma soprattutto un grazie infinito alla mia famiglia, mio padre Juan che ha passato dei momenti terribili, quasi peggio di me, così come mia madre Maribel, i miei fratelli, sorelle, cugini, amici ed i ragazzi del team. Una volta che lascerà l’Istituto Guttmann, per me inizierà una nuova vita. Dovrò ripensare a tutto, cercare risorse economiche per andare avanti perchè la situazione non è facile. Dovrò individuare nuovi obiettivi per continuare a godermi la vita, anche se non più con la stessa intensità di sempre. A volte avverto un profondo senso di tristezza per quanto mi è successo: per colpa di un muretto è cambiato tutto. Alle volte tuttavia provo a pensare con fiducia ed ottimismo al futuro: non è stato facile per me raggiungere certi traguardi, ho iniziato a correre a 18 anni con una 50cc e sono arrivato a correre da professionista. E’ una ingiustizia, davvero molto triste, ma adesso dobbiamo trovare una soluzione. Questo infortunio non soltanto mi terrà per sempre lontano dalle corse, ma segna profondamente la mia vita.” Ringraziamenti “In questo difficile periodo mi sono state vicino tantissime persone. Sono rimasto sorpreso di vedere piloti come Rossi, Dovizioso, Crutchlow, Hayden, Pedrosa, Yonny Hernandez, Lorenzo, tanti se non tutti i piloti della MotoGP interessarsi a me, così come Marquez, Espargaro, Rabat, Rins… Non dimenticherò mai che sono stati realizzati qualcosa come 10.000 adesivi in mio sostegno, portati un pò da tutti i piloti della Superbike come Checa, Haslam, Smrz, Sykes, Baz, Biaggi, Rea, Melandri, Salom… Alcune squadre, tipo BMW, lo hanno posizionato persino nel cupolino frontale della moto. Ringrazio anche Sofuoglu, Morais, tutti i piloti Kawasaki di Superstock 1000 e 600, così come Katsuaki Fujiwara e Akira Yanagawa che corrono con Kawasaki in Giappone, Honda Italia, Easyrace, tanti piloti del CEV, il MotorLand Aragon, la rivista Solo Moto, l’iniziativa di Motocard.com.. Tutti i media si sono interessati a me anche se non ho parlato in questi mesi: ringrazio davvero tutti, sono molto orgoglioso della mia carriera e di aver conosciuto persone splendide”. Il futuro di Joan Lascorz Da settembre al termine del 2012 Joan Lascorz inizierà una nuova vita lasciando l’Instituto Guttmann, ponendo le basi per il futuro a lungo termine. Finora tutte le comunicazioni riguardanti Joan sono state gestite dall’ufficios tampa del Provec Racing. Da adesso in avanti sarà possibile seguire tutte le evoluzioni di Joan attraverso il suo sito internet ufficiale www.joanlascorz.com che sarà completamente rinnovato nelle prossime settimane. Nel frattempo, è già possibile inviare i messaggi di sostegno a Joan mediante l’indirzzo mail [email protected]. Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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