17 Novembre 2009

Intervista esclusiva a James Toseland

L'inglese è pronto alla nuova sfida al ritorno in Superbike

Dopo due stagioni completate in MotoGP, James Toseland è pronto al ritorno nel mondiale delle derivate dalla produzione di serie. Lo farà con il team Yamaha World Superbike, vincitore quest’anno del titolo piloti con l’americano Ben Spies, quest’ultimo suo sostituto nel campionato prototipi 800cc col team satellite Yamaha Tech 3. Abbiamo incontrato e intervistato “Giacomino” presso lo stand Airoh durante l’edizione annuale della Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo (EICMA). Dopo due anni di MotoGP, il tuo ritorno in World Superbike. Quali sono le tue sensazioni a riguardo? “Sono molto eccitato, visto che mi troverò a guidare la moto che ha portato Ben Spies a vincere il titolo la scorsa stagione. Dovrò riadattarmi un po’ ma mi sono piaciuti molto i due anni in MotoGP, è stata una grande sfida, e non vedo l’ora di incominciare questa nuova avventura.” Pensi di essere un pilota più forte rispetto al tuo ultimo anno in World Superbike, vista l’esperienza accumulata con i piloti più forti al mondo? Certamente, il mio stile di guida è sempre in miglioramento. Guido meglio, ma relativamente allo stile necessario per una MotoGP, che è molto diverso da quello di una Superbike, quindi devo riadattare il mio modo di guida al mezzo. Tutto ciò che ho imparato in MotoGP potrò comunque renderlo utile alle gare Superbike. Quali sono state le tue impressioni dopo il primo test con la YZF-R1? “Ho effettuato un test di due giorni sul circuito di Portimao, sul quale non avevo mai girato, ed è stato molto importante perché su questo tracciato si disputerà il secondo round della prossima stagione dopo quello inaugurale a Phillip Island, pista che conosco molto bene. E’ fondamentale quindi per iniziare la stagione col piglio giusto.” James Toseland in MotoGP Hai avuto un’ottima stagione all’esordio, ma la successiva non ti ha visto andare altrettanto bene. Quali sono stati i problemi, a parte l’episodio che ha coinvolto te e il tuo compagno di squadra (Colin Edwards) riguardo allo scambio di capi tecnici? “Non c’è stato nessun problema tra me e Colin, già al primo round ne abbiamo parlato e abbiamo realizzato che non c’era niente che andasse male tra di noi, il problema semmai era tra lui e il suo ingegnere. Lo scorso anno (stagione 2008, ndr) ciò che faceva la differenza in positivo erano le gomme da qualifica Michelin le quali, molto competitive, mi permettevano di classificarmi bene in qualifica nonostante la mancanza di esperienza: e se ti qualifichi bene, generalmente riesci a far bene anche in gara. In questa stagione ho fatto molta fatica ad adattarmi alle Bridgestone, cadendo diverse volte nei test invernali e perdendo di fatto molto tempo, ma più di tutto ciò che ci ha penalizzati molto è stato il nuovo regolamento relativo ai motori, che ci ha limitato notevolmente la performance.Non appena siglato l’accordo con Yamaha World Superbike, hai dichiarato di voler battere il record di mondiali ottenuti da Carl Fogarty. Hai qualche pentimento riguardo alla scelta di andare in MotoGP, considerando il traguardo che ora ti poni? “Non rimpiango nulla. Ho raccolto la sfida, ho sempre voluto competere in un campionato assieme a Valentino e tutti gli altri piloti MotoGP, mi sono piaciuti molto questi due anni nonostante siano stati duri. Sono contento di tornare in World Superbike perché so di avere una moto in grado di vincere gare, mentre col team Tech 3 tutto questo risultava molto difficile.” Primo test con la Yamaha Superbike a Portimao Yamaha ti ha già annunciato quanto ha intenzione di investire sul team World Superbike e sulla YZF-R1 per il prossimo anno? “Non credo ci saranno colossali investimenti, perché la crisi economica ha colpito tutti e quindi anche Yamaha. So però di avere tra le mani una moto che nella scorsa stagione è riuscita a vincere, quindi con un opportuno sviluppo invernale spero diventerà ancora più competitiva.Qual è il rapporto con il tuo compagno di squadra, Cal Crutchlow, lo conoscevi già? “Non l’ho mai conosciuto in passato, perché ha sempre corso in campionati differenti rispetto a quelli in cui ho gareggiato io. Ovviamente siamo entrambi britannici, l’ho conosciuto ai test di Portimao e mi è sembrato un bravo ragazzo, è molto giovane, quindi penso che tutto funzionerà al meglio.” Valerio Piccini

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