22 Settembre 2009

Il presidente FIM Vito Ippolito parla della stagione 2009

Le prospettive del motociclismo per il futuro

Eletto il 16 ottobre 2006, prossimo a ricandidarsi nel 2010, il Presidente FIM è Vito Ippolito, primo non-europeo a prender un ruolo di così grande importanza nella storia di questo sport. Il numero 1 della Federazione Motociclistica Internazionale in un’intervista autoprodotta dalla FIM ha fatto un pò il bilancio del 2009, svelando quali sono i piani per il futuro del Motociclismo.

Che conclusioni si possono tracciare dopo otto mesi della stagione 2009?

Eravamo pronti a passare attraverso ad un 2009 con la crisi economica mondiale sullo sfondo. Durante gli scorsi otto mesi abbiamo lavorato congiuntamente con tutti i promotori, le aziende, gli sponsor, i piloti e tutti coloro che partecipano nel nostro sport come un tutt’uno. Eravamo al corrente di cosa stesse succedendo in ogni disciplina per fare il modo di trovare soluzioni valide per assicurare la permanenza dei campionati. Stiamo provando a stabilire inoltre le linee guida da seguire nei prossimi dieci anni. Abbiamo ancora molto lavoro da fare prima della fine della stagione ma globalmente la partecipazione a livello di spettatori e di copertura mediatica è molto soddisfacente“.

Potrebbe darci dei dettagli riguardo alla situazione dei campionati mondiali del motociclismo?

Sono state prese due importanti decisioni dall’inizio dell’anno. La prima punta a ridurre i costi nella MotoGP. Abbiamo dovuto modificare alcune parti delle regole tecniche e sportive in accordo con i produttori e i team. Abbiamo la speranza di aumentare il numero di piloti MotoGP riguardo al 2011, e allo stesso tempo rispettare il concetto di campionato di prototipi. Dovremmo essere ingrado di aggiungere 3 o 4 piloti in più sulla griglia di partenza di questa classe.

La seconda decisione importante riguarda il futuro della classe 250cc. Poiché dopo il ritiro della maggior parte dei produttori e la scomparsa di questa classe dai campionati nazionali, il costo della partecipazione è cresciuto notevolmente. Abbiamo dovuto creare quindi una nuova classe, la Moto2, che la rimpiazzerà. Nonostante il periodo sia economicamente duro, i produttori hanno accettato di investire in nuovi progetti. Il motore unico per la Moto2 pare a noi come la miglior soluzione per ridurre significativamente i costi,

Per quanto concerne la Superbike, è necessario ridurre i costi per i team dato che gli sponsor privati potrebbero essere meno numerosi e i produttori rischiano di essere costretti a ridurre i loro investimenti. Conseguentemente il numero di piloti e team che prenderebbero parte nel campionato potrebbe quindi essere ridotto il prossimo anno; dobbiamo continuare il nostro lavoro e prendere decisioni veloci.

Riguardo il FIM Endurance Championship, per il quale la stessa FIM è il promoter, abbiamo lavorato duro per migliorare questo campionato in maniera generale, la copertura da parte dei media e la qualità dei team che vi fanno parte. Anche qui dobbiamo continuare nella stessa direzione e cercare il modo per ridurre i costi di viaggio per i team nel viaggiare fuori Europa“.

Assieme con le azioni a livello di ambiente che la FIM ha preso negli anni recenti, la creazione di un campionato FIM per motocicli elettrici è stato annunciato per la stagione 2010. Cosa può dirci al riguardo?

Giustamente, la FIM come organo federale dello sport motociclistico deve tenere un occhio di riguardo sui problemi ambientali odierni. E’ per questo che, nell’ambito del nostro accordo con Programma Ambientale delle Nazioni Unite abbiamo messo in campo ogni anno iniziative che aiutassero il mondo del motociclismo a rendersi conto e a ricordarsi dei doveri verso il nostro pianeta. Con lo stesso obiettivo e col fine di promuovere nuove energie, la FIM ha deciso di creare un campionato FIM per motociclette elettriche che verrà gestito dalla Commissione Road Racing (CCR). Gli eventi verranno tenuti assieme a qualche round del campionato mondiale FIM Endurance per il 2010. E’ stato nel seguire l’evento TTXGP, supportato dalla FIM e organizzato dall’Isola di Man nel giugno 2009, che il progetto è nato“.

Un commento finale?

Riguardo al nostro sport, vorrei ripetere che il mio obiettivo principale e di rimanere in contatto permanente e ascoltare i promoter, i team, le case e tutti i partecipanti al nostro sport per trovare le soluzioni ai problemi che nascono. Questo è, nel mio punto di vista, uno dei ruoli essenziali della FIM“.

Valerio Piccini

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