3 Febbraio 2019

PCB, Cannas e Battilani: una serata per ricordare i miti imolesi

PCB, Cannas e Battilani: il motociclismo vincente a Imola. L’evento (gratuito) si svolgerò sabato 9 febbraio al centro sociale La Stalla dalle 14 alle 18

Bacchilega, Pazzaglia e Pasotti a Misano

PCB, Cannas e Battilani: il motociclismo vincente attorno a Imola. Questo è il titolo dell’evento (gratuito) che si svolgerò sabato 9 febbraio al centro sociale La Stalla, in via Serraglio 20/B, dalle 14 alle 18 organizzato dal Motoclub racing Imolese #96.  In collaborazione con Motosapiens e il cartellone di eventi CooperAttivaMente.

IL CINQUANTINO MADE IN IMOLA

Fra moto e storia, protagonista dell’evento sarà la sigla PCB (Pasotti, Cricca, Bacchilega) che insieme ai cognomi Cannas e Battilani ha scritto un capitolo del motociclismo nell’imolese. La rassegna fra moto e storia di quest’anno  si intitola: PCB, Cannas e Battilani, il motociclismo vincente attorno a Imola. Il marchio PCB racchiude l’esperienza di tre appassionati di Sesto Imolese che fino alla fine degli anni ’70 idearono parti ciclistiche complete, elaborarono motori, sempre nell’alveo della cilindrata 50. Poi culminata con una pregevole realizzazione di una 80 centimetri cubici che tuttavia non corse mai. Ancora oggi il marchio PCB è conosciutissimo in Italia e non solo tra i cultori delle microcilindrate, ed alcune realizzazioni gareggiano ancora nei campionati riservati a mezzi d’epoca.

FRA AUTO E MOTO

Passando a Cannas, proprio quest’anno si celebrano i 40 anni di una impresa che ha dell’incredibile. Ovvero la contemporanea vittoria di un titolo tricolore nelle moto ed uno nelle auto. Era il 1979 e l’aretino Gian Franco Sabatini si aggiudicò il campionato nella TT3 con la Benelli 250 preparata dai fratelli Cannas (all’anagrafe Paolo, Roberto e Carlo). Allo stesso tempo il bolognese Bruno Montanari vinse la Formula 4, campionato aperto a vetture con motori di derivazione motociclistica. Cannas poi è legato anche ad una pregevole realizzazione di un 500 2 tempi 4 cilindri dotato di pregevoli innovazioni per l’epoca. Purtroppo non poté prendere il volo agonistico per i problemi di budget, in un periodo dove le case giapponesi arrivarono nella massima classe senza badare a spese.

BATTILANI PILOTA E MECCANICO

Infine, ma non per ultimo, Domenico Battilani. Dalla sua un titolo Junior nel 1974, ma sicuramente, oltre alle doti di pilota dimostrate nell’epopea del passaggio dai circuiti stradali agli impianti moderni, Battilani è stato vicino come meccanico, ma anche consigliere. Accanto a  grandissimi piloti come Tarquinio Provini, Massimo Matteoni, Teuvo Lansivuori e Jarno Saarinen, nomi questi ultimi che all’inizio degli anni ’70 portarono una ventata di novità e curiosità attorno ad un motociclismo che stava cambiando. Un vanto per  tutto il movimento imolese protagonista in casa e nel mondo.

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