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Ducati, la storia: quando il marchio produceva veicoli a tre ruote

05 ott 2021 di Redazione

Ogni marchio ha le sue interessanti storie alle spalle. Vi ricordate per esempio del breve periodo dei veicoli a tre ruote Ducati? Rivediamolo.

di Paul Emile Viel

Quasi ogni produttore di motociclette esistente da un po’ di tempo ha delle storie interessanti nel proprio passato. Prendiamo Ducati per esempio. È possibile che in molti sappiate che l’azienda ha iniziato negli anni ’20 producendo radio e componenti radio. Meno persone però sono a conoscenza del fatto che questo marchio si occupava anche di veicoli commerciali a tre ruote.

Parola d’ordine: praticità

Se si conosce brevemente la storia della Vespa, probabilmente si ha familiarità con le origini dell’iconico produttore di scooter. Nell’Italia del dopoguerra la gente comune aveva bisogno di un trasporto affidabile ed economico per sé e per le proprie famiglie. La sensibilità del design italiano è impregnata di cultura, ma la preoccupazione principale in questo caso era la praticità. Nascono così le iconiche Vespa che hanno continuato ad evolversi mantenendo le stesse basi progettuali fino ad oggi. Da dire però che la maggior parte di loro non era in grado di trasportare molte cose.

Sebbene questa azienda fosse probabilmente la più riuscita nella creazione di trasporti del dopoguerra, ciò non significava che altri marchi italiani non ci avessero provato. Quando MV Agusta ha celebrato il suo 75° anniversario nel 2020, il marchio ha fatto una retrospettiva su alcuni dei suoi veicoli utilitari del dopoguerra. I 98 Motocarro, 150 Centauro, Trasporto Tevere e 98 Turismo erano veicoli a tre ruote, semplici ma belli. Per vari motivi, MV Agusta si è rapidamente rivolta alle moto, e questi modelli non sono rimasti in produzione per molto tempo.

Le tre ruote Ducati 

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Per quanto riguarda Ducati, il piccolo motore Cucciolo con una cilindrata di 50cc ha visto la luce nel dopoguerra, dando il via al percorso che ha portato il marchio a ciò che è attualmente. L’azienda allora era ancora giovane ed il passaggio dall’elettronica alle moto era già un cambiamento piuttosto significativo. Gli abitanti di Borgo Panigale non avevano ancora compreso la vera identità dell’azienda, ma volevano entrare a far parte della produzione di veicoli utilitari a tre ruote.

Ducati alla fine ha introdotto due di questi veicoli. Il Fattorino era un adorabile mezzo da 50cc, ma sottodimensionato: non era in grado di portare un gran carico a causa della sua potenza di 1,5 cavalli. Più tardi arrivò il Muletto, con la sua scelta di cilindrata di 175cc o 200cc, ed era certo più adatto all’uso previsto. Non si sa quanti di questi veicoli Ducati siano stati realizzati, ma è possibile trovare materiale promozionale, restauri di motori e persino interi veicoli messi in vendita di volta in volta.

Se vi state chiedendo perché non abbiamo menzionato prima l’Ape Piaggio, è semplice: sembra essere l’unica sopravvissuta alla competizione italiana per lo sviluppo di questi veicoli commerciali del dopoguerra. Le varianti dell’Ape sono in produzione dal 1948. Sebbene altri abbiano provato a copiarla nel tentativo di eguagliare il suo successo, è l’unica ancora in vigore nel 2021. Nel 2019, Piaggio ha persino annunciato che avrebbe realizzato un’Ape in una versione elettrica per soddisfare i sempre più severi requisiti sulle emissioni.

Fin dall’inizio, la Piaggio sembra aver capito cosa volesse il pubblico italiano – e poi il resto del mondo – riguardo scooter e tre ruote. Sebbene Ducati e MV Agusta abbiano lottato con le proprie creazioni a tre ruote, entrambe hanno poi superato i loro anni difficili ed alla fine hanno trovato la loro strada. Il mondo del motociclismo è grato ad entrambi i marchi.

L’articolo originale su paddock-gp

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