29 Dicembre 2017

Dakar 2018: chi saranno i favoriti tra le moto?

Anche l'edizione 2018 della competizione più bella e difficile del mondo vedrà una sfida tra parecchi piloti, tra i quali il campione in carica Sam Sunderland.

Sono ben 142 le moto che prenderanno il via quest’anno nell’edizione numero 40 della Dakar, il rally definito il più spettacolare ma anche il più pericoloso del mondo. Si riparte da Sam Sunderland, campione in carica dopo aver completato per la prima volta questa competizione e che nel 2018 scatterà con il numero 1 presente su moto e tuta. “Sono almeno dieci i piloti che possono vincere” ha diplomaticamente dichiarato il britannico di KTM, fatto questo che lo include tra i favoriti.

I FAVORITI – Come da tradizione, non sarà un appuntamento semplice per tutti i partecipanti: si comincia il 6 gennaio a Lima, in Perù, per arrivare infine a Cordoba, in Argentina, il 20, attraversando anche la Bolivia, coprendo una distanza totale di quasi 9.000 km, la metà della quale composta da prove speciali. Un percorso quindi come sempre estremamente difficile e ricco di imprevisti, ma che non spaventa in particolare KTM, determinata a portare a casa il 17° successo consecutivo puntando sul campione in carica Sam Sunderland, sul vincitore 2016 Toby Price (rimessosi da una frattura al femore riportata nella scorsa edizione della Dakar) e Matthias Walkner (vincitore del Rally del Marocco), ma sarà da tenere d’occhio anche Antoine Meo, di ritorno nella competizione dopo il forfait del 2017 per infortunio.

I RIVALI – Gli altri però non staranno sicuramente a guardare a cominciare da Honda: le 19 speciali conquistate nel corso della carriera pone Joan Barreda come uno dei più rapidi nel prestigioso Rally sudamericano, anche se pecca un po’ di regolarità, che non manca invece al portoghese Paulo Goncalves, secondo nell’edizione 2015 della Dakar. Prenderà nuovamente il via anche Kevin Benavides, out nel 2017 per incidente ma che ha lavorato molto nel corso dell’anno (ha chiuso in seconda posizione in Marocco) ed è ora pronto ad affrontare nuovamente questa competizione. Dal canto suo anche Yamaha, spesso a podio, giocherà le sue carte per insidiare la squadra austriaca: le sue speranze di gloria sono tutte riposte in Adrien van Beveren (quarto nell’edizione 2017), Franco Caimi (ottavo posto per lui nel suo anno d’esordio nonché miglior debuttante della competizione) e Xavier de Soultrait, vincitore quest’anno del Merzouga Rally. Da non tralasciare però nemmeno Pablo Quintanilla, il pilota più consistente di questa stagione appena conclusa e nuovamente in partenza con Husqvarna. Una lotta apertissima quindi anche quest’anno, una situazione che dimostra come siano ben lontani i tempi in cui la lotta per il titolo era un affare esclusivo tra Cyril Despres e Marc Coma.

GLI ITALIANI – Passiamo ora al capitolo riguardante i piloti italiani che prenderanno parte al prestigioso evento: Alessandro Botturi (Yamaha) è sicuramente il più esperto dei nostri, anche se quest’anno è inserito in una struttura privata. “Potrò ancora contare su Yamaha Europe, ma nel team Garda Bikes costituito assieme agli amici Livio Metelli ed Alberto Bertoli” ha dichiarato il pilota di Brescia. “Non avrò pressione e potrò affrontare la corsa al meglio. Sono sicuro di poter fare bene.” Da citare anche Jacopo Cerutti (Husqvarna), campione italiano Motorally in carica e forte di un 12° posto al debutto nel 2016, mentre la scorsa edizione è stata più sfortunata e ha dovuto abbandonare alla terza tappa. Alessandro Ruoso (KTM) è stato nel 2017 il secondo miglior motociclista italiano: al debutto nella competizione, ha chiuso al 38° posto in classifica generale nonostante una frattura al radio riportata nella penultima tappa. Per quanto riguarda i debuttanti, occhio a Maurizio Gerini (Campione Italiano Motorally nella categoria 125), al via con una Husqvarna 450 Rally accanto a Fausto Vignola con il Team Solarys Racing di Castiglion Fiorentino. Al debutto anche l’aretino Gabriele Minelli con una KTM ufficiale.

CATEGORIA “ORIGINAL BY MOTUL” – Ci saranno ben 28 piloti iscritti, mai così tanti da quando la Dakar si è trasferita in Sudamerica. Ex Malle Moto, ora rinominata “Original by Motul”, si tratta di una categoria piuttosto estrema, composta da chi sceglie di correre senza assistenza, costretti quindi a sistemare da soli gli eventuali problemi tecnici sulle rispettive moto. Ci sarà anche un momento chiamato “Epic Story by Motul”, con video realizzati dallo sponsor principale dell’evento che racconteranno la storia dei più coraggiosi, più ingegnosi e più valorosi concorrenti di tutte le categorie della Dakar. Si tratterà in ogni caso di una gara nella gara, con l’ex ufficiale Yamaha Olivier Pain che cercherà di conquistare il trofeo alla sua decima presenza in questa competizione, in uno scenario ricco di difficoltà e di rivali da affrontare.

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