9 Gennaio 2018

Carlo Pernat: “Quando l’Aprilia stava per comprarsi Dorna…”

Il manager genovese è una miniera di aneddoti. Ne svela qualcuno su La Gazzetta dello Sport in edicola.

Più forte della Dakar. Martedi 9 gennaio l’edizione cartacea de La Gazzetta dello Sport dedica l’apertura a Carlo Pernat, poliedrica icona del Motomondiale:  direttore sportivo, opinionista, uomo di marketing e manager di piloti, attualmente consulente di Andrea Iannone ed Enea Bastianini. Ecco un breve stralcio della lunga intervista di Paolo Ianieri.

DORNA – «A inizio anni ‘90 ci fu la possibilità per Ivano Beggio, proprietario dell’Aprilia, di acquistare il 30-40% della Dorna, mossa che, oltre al ritorno economico, gli avrebbe garantito potere politico. Per me, Witteveen e Scomazzon era un’ottima idea, ma poi ci fu chi lo convinse a prendere la Guzzi. Se fece bene o no, non lo dirò io».

ECCLESTONE –  «Quando nel 1992 Bernie Ecclestone pensava di comprare il Motomondiale, mi chiese di volare da lui a Londra: mi chiese di appoggiare la sua operazione e di diventare Presidente dell’Irta. Venne anche a un GP a Jerez e in una riunione con gli altri team presentò il suo progetto. Quando gli dissi che rifiutavo la proposta, lui mi diede la mano e la cosa finì lì».

SPY STORY  –  «Nel 1995, si presentarono in Aprilia due fratelli marchigiani che avevano acquistato in Russia materiale aeronautico in disuso. “C’è una vernice che possiamo applicare alle catene che diminuisce l’attrito e permette di guadagnare decimi”. Telefonai ad Aurelio Longoni delle catene Regina e lo mandai da loro. Funzionava davvero. Solo che a fine gara la vernice spariva. La usammo un paio di anni, ma era troppo costosa».

AVVICENDAMENTO –  «Nella vita ognuno può gestire una squadra come preferisce, ma come la Ducati licenziò Capirossi a Laguna Seca nel 2007 resterà l’esempio peggiore: durante la gara ufficializzarono Marco Melandri, senza che Loris ne sapesse nulla. Quando tornò ai box e glielo dissero scoppiò a piangere, io stavo per mettere le mani addosso a qualcuno». 

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