28 Settembre 2015

Valentino Rossi che rischio! SOS Michelin in MotoGP

La sfida del secolo ha rischiato di andare in fumo un  lunedi mattina, lontano dai riflettori. Valentino Rossi è caduto provando le coperture evoluzione Michelin, il colosso francese che il prossimo anno gestirà la fornitura unica MotoGP prendendo il posto della Bridgestone. Si è sbucciato il gomito destro. Se si fosse fratturato addio volata finale […]

La sfida del secolo ha rischiato di andare in fumo un  lunedi mattina, lontano dai riflettori. Valentino Rossi è caduto provando le coperture evoluzione Michelin, il colosso francese che il prossimo anno gestirà la fornitura unica MotoGP prendendo il posto della Bridgestone. Si è sbucciato il gomito destro. Se si fosse fratturato addio volata finale contro Jorge Lorenzo: quattro GP decisivi in cinque settimane. Anche Lorenzo e Marquez nei mesi scorsi hanno rischiato di farsi male nella stessa circostanza. I test del lunedi, col Mondiale da decidere, sono una follia.

Solo un'abrasione al gomito per VR: è andata di lusso…(Gazzetta.it)

PERICOLO SCAMPATO – Rossi quest'anno nei week end di gara (prove, qualifiche e gare) è caduto solo una volta, il sabato di Brno tradito dall'olio fuoriuscito dallo stelo forcella di Dani Pedrosa. Provando le Michelin, nei test del lunedi, invece era già caduto anche al Mugello atterrando a fortissima velocità alla prima Arrabbiata. Anche allora si era rialzato dolorante ma quasi indenne. Stavolta è volato alla seconda curva di Aragon, imitando Petrucci e Smith andati giù poco prima, sempre con le gomme francesi. La pista spagnola gli porta sfortuna: era finito fuori anche anno scorso, in gara sul bagnato, rischiando di andare a muro.  Opportunamente Jorge Lorenzo  è rimasto in albergo. Evitando qualsiasi rischio. La lezione del Mugello, dov'era caduto pure lui, è bastata. Per com'è organizzato il piano di collaudo Michelin, ogni team deve mandare in pista qualcuno. E se in Yamaha Lorenzo si esime, tocca a Valentino…

Un'altra immagine del tremendo volo di Rossi al Mugello (Gazzetta.it)

SISTEMA SBAGLIATO – I piloti non sono automi, neanche fuoriclasse di questo spessore. Durante il week end di gara acquisiscono determinati automatismi di guida, sanno di potersi fidare delle coperture portate ad angoli di piega e velocità di percorrenza  impensabili fino a pochi anni fa. La Bridgestone, monofornitore dal 2009, ha introdotto gomme al top della tecnologia. E' materiale prototipo e  ciascuna costa più di 3 mila €. Tanto per dire: una gomma slick per l'uso amatoriale in pista costa mediamente  sui 200 €. In particolare è l'anteriore Bridgestone ad essere ad un livello di prestazione cui la Michelin finora neanche si è avvicinata. E' normale: i francesi  sono usciti dalla MotoGP a fine 2008 e hanno cominciato lo sviluppo due anni fa, con apposite strutture sviluppo impegnate nelle gare del CIV (Campionato Italiano) e nell'Endurance. Il lavoro è partito su moto Superbike, niente di paragonabile alle prestazioni MotoGP.  All'inizio del 2015 la fase di collaudo è entrata nel vivo con la partecipazione di team e piloti della top class ma serve tempo per portarsi al passo. Perchè  recuperare  è dura, non bastano pochi mesi. La Michelin fa il suo lavoro, è proprio  il sistema ad essere sbagliato: finchè il Mondiale non è finito sarebbe assai più prudente usare collaudatori d'eccellenza come Michele Pirro, capace di girare vicinissimo ai tempi degli ufficiali Ducati. Rossi e Lorenzo sono patrimonio dell'umanità da corsa, lasciateli riposare in pace tra un GP e l'altro.

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