2 Giugno 2019

Vai Danilo Petrucci, adesso non fermarti!

La riscossa del pilota venuto dall'altro mondo, che adesso può diventare la seconda punta Ducati nella battaglia contro Marc Marquez e Honda

Danilo Petrucci

Ducati, ma con tutti i piloti che c’erano, perchè hai preso proprio questo che non vince mai?” Ecco, adesso siete contenti: Danilo Petrucci ha tappato la bocca ai detrattori e ha fatto esplodere il Mugello (e il web…) salvando l’onore Ducati che stava rischiando seriamente di incassare un’altra batosta da Marc Marquez sulla pista di casa.

IL PILOTA VENUTO DALL’ALTRO MONDO

Sarebbe anche ora di smettere di dire che i piloti Superbike sono delle pippe che in MotoGP svaniscono come neve al sole. Danilo Petrucci viene dall’altro mondo, quelle delle derivate dalla serie. Che tanti, seduti ai buffet della top class, si permettono di criticare senza magari averla mai vista. Danilo, per la verità, è sbarcato dal gradino ancora più basso, cioè la Superstock, che una volta era la categoria d’accesso alla Superbike. Nel 2011 Petrucci vinse il campionato italiano e sfiorò la conquista della coppa del Mondo. Correva per la Ducati, che anzichè fargli firmare un contratto a vita, gli preferì piloti che da anni sono scomparsi dai radar. Petrucci alla MotoGP c’è arrivato per disperazione, non proprio per scelta, costretto ad un’interminabile gavetta con team e moto di terzo piano.

MEGLIO DI JORGE LORENZO

Se gli allora dirigenti di Borgo Panigale avessero avuto l’occhio più lungo, chissà quanto e come la storia sarebbe cambiata… Petrucci è al primo anno nel team ufficiale, e ha vinto dopo appena sei gare, quindi – fatti alla mano – sta andando assai meglio di Jorge Lorenzo di cui ha preso il posto. In realtà la moto ufficiale ce l’ha dalla stagione passata, quando era con la satellite Pramac ma con pieno appoggio tecnico. Per cui, volendo essere pignoli, ha impiegato lo stesso identico tempo di Lorenzo: una stagione intera, e prima vittoria al Mugello.

DUCATI, E’ ORA DI GIOCARE A DUE PUNTE

Nel dopo gara  Petrucci ha detto una frase che fa pensare. “Mi dispiace aver tolto punti ad Andrea Dovizioso, spero che vinca il Mondiale.” Come sarebbe? Non credo che Danilo abbia firmato un contratto da seconda guida obbligata, altrimenti al Mugello non si sarebbe messo in mezzo. A questo punto  il ragazzo ternano è a 33 punti da Marc Marquez, quindi anche lui in piena lotta per il Mondiale. Pensare che un pilota che ha appena vinto la sua prima gara, dopo 125 disputate, possa strappare il titolo al Cannibale della MotoGP (7 Mondiali già vinti, 47 trionfi in MotoGP, 73 in totale) sembra assai azzardato. Ma chi può dirlo? La Ducati è la moto più competitiva, più della Honda che pur avendo recuperato qualcosa sul dritto, continua a volare solo se la guida MM93, cioè il fenomeno di questi tempi. Quindi sognare non costa niente. La sfida interna Petrucci-Dovizioso per adesso è uno pari, Danilo forse è pronto per fare il solista. Okay l’amicizia, ma in questo sport uno vince, tutti gli altri perdono. Anche alla Ducati converrebbe giocare a due punte, invece che una sola.

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