22 Giugno 2014

Tom Sykes adesso morde e sembra Scott Russell

Dimenticatevi Mister Sorriso. Adesso Tom Sykes accusa, martella, morde. Nella vigilia di Misano ha di nuovo lanciato accuse pesanti contro Loris Baz, ha fatto credere di avere il polso destro malandato e ha definito il regolamento tecnico 2015 una porcheria. Sembrava un pilota sull’orlo di una crisi di nervi. Invece ha fatto la gara perfetta, […]

Dimenticatevi Mister Sorriso. Adesso Tom Sykes accusa, martella, morde. Nella vigilia di Misano ha di nuovo lanciato accuse pesanti contro Loris Baz, ha fatto credere di avere il polso destro malandato e ha definito il regolamento tecnico 2015 una porcheria. Sembrava un pilota sull’orlo di una crisi di nervi. Invece ha fatto la gara perfetta, forse la migliore della carriera, riportando la Kawasaki al successo a Misano vent’anni dopo Scott Russell. E’ un precedente stuzzicante: Sykes fuori dalla pista non sarà mai un pazzo scatenato come il talentuoso georgiano, ma in pista gli sta assomigliando sempre più.

Tom Sykes ha dominato il GP Riviera di Rimini

POVERO BAZ – Il ventunenne francese non è affatto un pilota scorretto e ho già detto la mia sull’incidente di Sepang. Alla seconda curva non si deve cadere, ma se succede è un errore tecnico, non una scorrettezza. Se poi la moto finisce addosso a quella del compagno di squadra è casualità, non premeditazione. Quindi Sykes non aveva alcun motivo per lanciare accuse. Invece ha martellato Baz subito dopo il fatto, nei giorni successivi e di nuovo alla vigilia di Misano. Non è solo rivalità, è psicologia: Tom “sente” che Loris in prospettiva può diventare un grosso pericolo. A 21 anni e dopo una sola stagione e mezzo da ufficiale Sykes non era neanche l’ombra del Baz di adesso. Quindi Sykes parla per minarne la determinazione e magari indurre i responsabili della Kawasaki a impartire ordini di scuderia. Che sarebbero una follia, visto che Baz è terzo nel Mondiale a soli 41 punti dal caposquadra: meglio avere due piloti in lizza per il titolo, che uno solo.

PRETATTICA – Sykes appena sbarcato a Misano ha cominciato a parlare dei problemi al polso destro. “Anche a noi ha fatto capire che fosse una cosa molto seria” ha riferito un tecnico Kawasaki dopo il doppio trionfo. Ma era una più che altro un modo  per nascondere il potenziale. Il polso destro non è fratturato e due ore dopo la caduta Tom aveva corso a  Sepang arrivando terzo in scia alle Aprilia. Se Sykes era andato fortissimo in Malesia perchè mai avrebbe dovuto avere problemi  due settimane più tardi? Io non avevo dato molto credito ai lamenti del campione del Mondo. Infatti è stata una domenica di sofferenza per gli avversari, mica per lui.

Scott Russell vincitore di Misano 1994 con la Kawasaki

STRUMENTALIZZAZIONE – “Ho impiegato tre anni a sistemare la Kawasaki, adesso che siamo velocissimo  le nuove regole rimetteranno tutto in discussione. Vi sembra giusto?” Sykes sta guidando la moto migliore del lotto, ha già vinto sei gare facendo il vuoto ad Aragon, Donington e Misano. Ricominciare da capo non può fargli piacere. Ma non è la prima volta che i regolamenti cambiano. Pensate alla F1, che quest’anno ha radicalmente cambiato motorizzazioni e veicolo. Se Sykes si lamenta, che dovrebbe dire Sebastian Vettel che prima vinceva a raffica e adesso è sempre fermo? E poi chi ha detto che la Kawasaki andrà più piano? A giudicare dalle prestazioni che sta ottendo la versione Evo affidata a David Salom si potrebbe pure affermare che  Tom ripartirà in vantaggio anche con le nuove norme.

Scott Russell campione del Mondo Superbike 1993

CI PIACI COSI’ – Fino a poco tempo fa Tom Sykes rideva sempre. Vinceva, ed era contento. Arrivava quarto, idem. Se lo buttavano giù, come ad Aragon 2012, si rammaricava dieci minuti e poi gli passava. Anche se quel terzo posto avrebbe evitato la sconfitta per mezzo punto con Max Biaggi. Quando la Kawasaki non era la corazzata di adesso e i tecnici del team Provec non sapevano dove mettersi le mani, Tom la sera tornava nel box e si metteva a raccontare barzellette. Teneva compagnia facendo il verso di Totò. Agli avversari stava molto simpatico, non ne trovavi uno che ne parlasse male. Brutto segno: i piloti che vincono stanno sulle scatole a tutti. E anche se davanti alla tv fanno facce simpatiche, là dentro non fanno complimenti. Russell nei box guardava tutti con l’occhio di traverso e nei curvoni era meglio girargli alla larga, perchè lui entrava e ciao. Adesso anche Tom ride di meno, ed  un brutto segno per gli avversari. Da pilota molto veloce sta diventando un fuoriclasse. Occhio, ragazzi.

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