19 Giugno 2020

Supersport e WSSP300 la novità due gare in un week end, ecco perchè

Nei sei round Superbike ci saranno ben sette gare: oltre alle tre della top class, raddoppiano anche le categorie inferiori. Le motivazioni e i dubbi che restano

Superbike

A margine del nuovo calendario Superbike, che conterà sei round per complessive 18 gare, il promoter Dorna ha ufficializzato anche il raddoppio delle corse Supersport (medie cilindrate) e della WSSP300, la entry class delle derivate dalla serie. Entrambi i Mondiali aggiungono al solitoprogramma abituale una sfida extra che si disputerà sabato pomeriggio, in coda a gara 1 Superbike. Quindi i sei round confermati proporranno in tutto sette gare.

Perchè raddoppiano le gare

Raddoppiando i round delle categorie inferiori, Dorna è andata incontro alle richieste dei team che potranno proporre agli sponsor lo stesso identico numero di gare previste dai contratti firmati prima dell’emergenza Covid-19. La Supersport ha già gareggiato in Australia, per cui in tutto correrà tredici volte, una in meno la WSPP300: tutto esattamente come nei piani originali. Se le squadre hanno fatto questo tipo di richiesta, avranno avuto le loro ragioni. Ma viene da dire che entrambe le categorie hanno ben altri problemi, e correre la doppia gara non li risolverà. Il principale scoglio si chiama visibilità. Sia la categoria di mezzo che la entry class sono – mediaticamente parlando – pressochè invisibili. Poco spazio alla TV, pochissimo sugli altri media. Perfino i siti super verticali come Corsedimoto se ne occupano relativamente. Per cui, più che correre a più non posso, fossimo nei panni di Dorna e di chi investe, cioè i team, mi preoccuperei  piuttosto di trovare più spazio. Valorizzando personaggi e situazioni tecniche.

Solo sei round superstiti 

L’annuncio del raddoppio delle gare Supersport e WSSP300, proprio in concomitanza con l’uscita del nuovo calendario, è anche un autogol mediatico per Dorna. Nella lista ufficiale di date e circuiti sono tutt’ora  pendenti gli eventi di Misano, Argentina, Assen, Donington e Losail. Ma il fatto che le categorie minori raddoppino le corse nel singolo week end, è la chiara conferma che nessuno di questi cinque impianti – per motivi diversi – sarà in grado di ospitare la Superbike in questa tormentata stagione. E allora perchè Dorna li tiene ancora in ballo? Facile: perchè il promoter teme che si possa dire che il calendario d’emergenza è iberico-centrico, con 5 eventi (15 gare Superbike) previste fra Spagna e Portogallo. Agli spagnoli dispiace anche quest’anno non ci siano round in Italia, la realtà che – per motivi storici ed economici – è la “forza motrice” dell’intero movimento. Fuori dalla penisola iberica è rimasta solo Magny Cours, dove il Mondiale si concluderà, il prossimo 4 ottobre, con il pubblico in tribuna.  Un vantaggio ci sarà: ipotizzare la partenza del Mondiale 2021 a gennaio, come richiesto a gran voce da Motul, main sponsor della serie.

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