2 Settembre 2017

Superbike: Takahashi a Portimao, la rivoluzione: HRC si riaffaccia nel Mondiale

L'arrivo del pilota ufficiale al posto di Davide Giugliano apre scenari interessanti. Ecco quali.

Nei giorni scorsi corsedimoto ha svelato che tra dieci giorni a Portimao (Portogallo) il giapponese Takumi Takahashi, 27 anni,  salirà sulla Honda CBR1000RR Fireblade SP2 sostituendo Davide Giugliano. Non è un semplice avvicendamento, l’arrivo del pilota ufficiale HRC (Honda Racing Corporation) potrebbe cambiare radicalmente lo scenario, Ecco come.

ELETTRONICA – Il compito di Takahashi sarà quello di farsi un’idea dei problemi di sviluppo della Honda “da Mondiale” comparandola alla versione che lui usa abitualmente nell’All Japan Superbike, con tanto di vittoria (sul bagnato) conquistata a spese della (quasi) imbattibile Yamaha del pluricampione Katsuyuki Nakasuga. Sia nel campionato nazionale che alla 8 Ore di Suzuka le Honda ufficiali hanno utilizzano centralina e basi software della Magneti Marelli mentre Honda Europa si avvale da anni della collaborazione della britannica Cosworth. La gestione veicolo è, secondo l’altro pilota del Mondiale Stefan Bradl, uno dei principali freni alla competitività. Il tedesco ha chiesto insistentemente di passare alla Marelli, che nel Mondiale è utilizzata praticamente da tutti, eccetto Honda e BMW. Takumi Takahashi a Portimao andrà in pista con la Cosworth, perchè il trapianto con la Marelli non è possibile per regolamento e avrebbe comportato una serie di problematiche tecniche non di poco conto, in primis la sostituzione di sensori e cablaggi. Ci sarà comunque un ingegnere HRC a seguire le operazioni ed è la prima volta, dal ritiro 2002 dopo la conquista del titolo con Colin Edwards, che il reparto corse più grande  rimette piede nel Mondiale.

STRATEGIA – L’operazione Takahashi apre una serie di scenari assai intriganti. Lo stesso pilota correrà anche a Jerez (22 ottobre) e Losail (4 novembre), per cui – a fine campionato – Honda Europa avrà una gran mole di dati per decidere quale elettronica utilizzare nel 2018. Non è una scelta facile, perchè chi la conosce bene assicura che l’elettronica Cosworth non è così male come sostiene Bradl. Per esempio Davide Giugliano, che oltre al round tedesco ha fatto anche due giornate di test privati sempre al Lausitzring, l’ha giudicata allo stesso livello della Marelli usata da Ducati, cioè il top. Sempre in ottica 2018 ci potrebbe essere una terza opzione, cioè la centralina (Marelli?) con elettronica “Dorna” prefigurazione del regolamento 2019, quando – come accade dal 2016 in MotoGP –  hardware e software saranno uguali per tutti e sotto il diretto controllo del promoter. L’elettronica ”Dorna” sarà meno complicata e performante di quelle attualmente in uso ai top team.  Adesso, e anche nel 2018, in Superbike non ci saranno limiti di sviluppo software e price cup (7000 €)  sulla componentista (centralina e cablaggi) si è rivelato inefficace. Per cui anticipare i tempi potrebbe essere un vantaggio strategico, ma al costo (salato) di non essere allo stesso livello della concorrenza. Un divario che la Marca di moto più grande del Mondo, molto delusa dall’esito di questa stagione,  non può sopportare.

PROBLEMI – L’operazione Takahashi-HRC comporta anche problematiche di tipo più pratico. Takumi infatti non ha mai girato a Portiamo e nelle due ore del venerdi dovrà imparare la pista (mica facile…), farsi un’idea del livello della moto, e adattarsi alle Pirelli, mai sperimentate. Sia nel campionato nazionale che alla 8 Ore Takahashi ha sempre usato le Bridgestone. Sarà un debutto difficile, da leggere fra le righe aldilà di quello che dirà il cronometro. Perchè se HRC deciderà di dare una mano alla filiale europea, questa si che sarà una grande rivoluzione. Per la Honda, ma soprattutto per il campionato.

Superbike, Takumi Takahashi al posto di Davide Giugliano

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