29 Novembre 2020

Superbike, Jonathan Rea è già da record con la nuova Kawasaki

Nei test di Aragon il Cannibale è arrivato ad un solo decimo dal primato ufficiale della pista, compiendo appena 55 giri. Fin dove potrà spingersi con la Kawasaki 2021?

Superbike, Jonathan Rea

La Superbike 2021 è già finita prima di cominciare? Potrebbe essere, vista la facilità con la quale Jonathan Rea ha preso confidenza con la nuova Kawasaki, avvicinando i primati di Jerez e Aragon. Era prevedibile che la fase di sviluppo sarebbe stata così accelerata, visto che la nuova Ninja non è una rivoluzione tecnica. Ad Akashi hanno mantenuto fede ai concetti di base, intervenendo solo su pochi ma decisivi componenti. Il salto in avanti compiuto da Ducati e Honda, che hanno progettato supersportive stradali ispirate alla tecnologia MotoGP, ha costretto la Kawasaki a potenziare il motore e a studiare un’areodinamica al passo coi tempi. Interventi mirati e, a quanto sembra, bersaglio centrato.

Con questo motore si vola 

Il propulsore è sempre l’ipercollaudato quattro cilindri vincitore di sette titoli Mondiali (con due piloti diversi) nelle ultime otto stagioni Superbike. E’ bastato (si fa per dire…) alleggerire alcuni componenti interni per alzare i giri e guadagnare potenza. L’altro intervento è stato sull’aeordinamica. Kawasaki non ha montato vere e proprie ali, come Ducati e Honda. Ha preferito modificare il cupolino, ricavando due vistose appendici che offrono lo stesso effetto deportante garantito dalle alette “Panigale style”. Anche il gruppo sella è stato modificato, per ospitare due feritoie che garantiscono lo stesso effetto “schiacciamento”. In questo modo è stato aumentato il carico sul posteriore del 17%. In Kawasaki sanno benissimo che la chiave per vincere in Superbike non è la forza bruta,ma una moto perfettamente accordata con le gomme.

I tempi ad Aragon

A Jerez (qui i tempi) la Kawasaki aveva diviso la pista con Yamaha e Honda, al Motorland Aragon invece Jonathan Rea e Alex Lowes hanno girato praticamente in solitaria. Il collaudo è durato un solo giorno, perchè il secondo è stato cancellato per nebbia. La squadra non ha diramato i tempi, ma qualcosa si è comunque appreso, e sono dati assai significativi. Jonathan Rea ha compiuto 55 giri, il migliore dei quali in 1’49″716, vicinissimo al primato in gara  da lui stesso realizzato nella Superpole Race del round Teruel, lo scorso agosto, in 1’49″620. La facilità con la quale il Cannibale è andato così forte la dice lunga sul potenziale della nuova moto, con la quale anche Alex Lowes ha già preso la mano: 1’49″832.

E sul dritto come sarà andata?

Sarebbe stato ancora più interessante conoscere la punta di velocità raggiunta dalla nuova Ninja sul rettilineo da oltre un chilometro. Con la precedente versione Jonathan Rea aveva pagato  circa 10 km/h dalle migliori Ducati e Honda, nelle varie sessioni dei due round iridati disputati la passata stagione al Motorland. Nel 2021 troveremo la Kawasaki al vertice anche nella classifica delle top speed?

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8 commenti

  1. Anonimus ha detto:

    Quanta esaltazione per delle semplici prove….

  2. fzanellat_12215005 ha detto:

    Rea fa ciò che vuole anche se la Kawasaki era palesemente inferiore alla Ducati.
    Redding e Davies sono arrivati rispettivamente
    2° e 3° nel campionato.
    Alex Lowes è arrivato 6° con la stessa moto di
    Rea.Bautista,Davies o chi altro voglia venire sarà
    distrutto dal cannibale.

    • marcogurrier_911 ha detto:

      Quello che trovo quanto meno strano è leggere di 1000 ragioni che giustificano e motivano il mondiale di Mir, trovando il centimetro per abbellirlo il più possibile
      Al contrario di Johnny (a parte quindi CdM) trovo che sono anni, almeno 3, che si scovano le più remote ragioni per ridimensionare i suoi titoli, quando i suoi meriti sono giganti a dir poco

      • marcogurrier_911 ha detto:

        *qui su CdM

      • fzanellat_12215005 ha detto:

        Uno dei motivi è che non corre nella Ducati( come Bayliss e Fogarty). Sono i vecchi re della categoria
        e i nostalgici continuano a sminuire Rea.
        Ma J.R ha dimostrato con i numeri di essere nella
        discussione del più grande di tutti.

  3. Anonimus ha detto:

    Mi accodo ai vostri commenti:
    Rea è un fenomeno senza alcuna ombra di dubbio, ma non è da sottovalutare il fatto che corre per una casa che concentra tutti i suoi sforzi ingegneristici su una sola categoria…. La Panigale V4 è un ibrida, ma la Ninja è semplicemente la superbike per eccellenza. Mi piacerebbe vederlo correre con l’ R1….

    • marcogurrier_911 ha detto:

      Anonimous ciò che dici è legittimo, ma cosa rispondiamo a chi ti dice( a ragione) che la Ducati è fortunata perché può travasare tecnologia estrema dalla GP alla produzione e poi in Superbike?

      • Anonimus ha detto:

        Possono avere tutta la tecnologia MotoGP che vogliono, ma se gli ingegneri sono più concentrati sullo sviluppo della Desmo16 piuttosto che sulla Panigale allora tutta quella tecnologia serve a poco.