6 Marzo 2022

Superbike, Garrett Gerloff sta ritrovando la strada: “Serve equilibrio”

Garrett Gerloff ha girato fortissimo nei test Superbike al Motorland Aragon. Con la Yamaha '22 è stato amore a prima vista, ora il texano conta di tornare al top. Questione di equilibrio

Garrett Gerloff, Superbike

La luce si era spenta dopo quel contatto con il leader Yamaha Toprak Razgatlioglu alla prima curva di Assen. Garrett Gerloff sembrava sulla rampa di lancio, pronto per diventare protagonista Superbike. Invece il texano, sapendo di averla fatta grossa, era sprofondato nei sensi di colpa, scomparendo dai radar delle posizioni che contano. Qualcuno ha perfino azzardato l’ipotesi che Yamaha lo abbia deliberatamente boicottato a livello di evoluzione tecnica, per fare in modo che Gerloff non rappresentasse più un’insidia interna alla scalata mondiale di Toprak. Fantasie, ma a conti fatti la crisi di risultati è stata evidente.

Lampo di classe

Nei recenti collaudi al Motorland Aragon, prima uscita 2022, Garrett Gerloff ha finalmente ritrovato se stesso. Ha concluso le due giornate con prestazioni vicinissime al primato in gara, e soprattutto ad appena 78 millesimi dai riferimenti del compagno di marca Razgatlioglu. L’impressione che la Superbike abbia ritrovato un protagonista è palpabile. E’ una buonissima notizia perchè lo statunitense è un pilota che piace, anche fuori dalla pista. Educato, disponibilissimo con il team e con l’esterno, quanto aggressivo e determinato in pista: il mix perfetto per farsi amare dagli appassionati. E’ fuori dubbio che, come “personaggio”, Gerloff varrebbe più di Toprak Razgatlioglu. Ritrovare un americano bello, simpatico e vincente sarebbe un colpo micidiale per le fortune del mondiale delle derivate dalla serie.

E’ questione di equilibrio

Nelle dichiarazioni post test ad Aragon Garrett Gerloff ha usato spesso il termine “equilibrio“. Alludeva a fattori tecnici, ovviamente: GRT è una formazione satellite, ma con un filo strettissimo con Yamaha Europa. Il texano ha una YZF-R1 ufficiale identica a quelle del team interno (Razgatlioglu e Locatelli) quindi non gli manca niente per tornare a ruggire. Equilibrio significa ritrovare confidenza con motore, assetto, elettronica: cucirsi addosso, insomma, una R1 adatta alle particolari caratteristiche di guida. Ma “equilibrio” è anche la particolare condizione mentale che permette al pilota di avvicinarsi al limite, senza superarlo. Garrett Gerloff l’anno scorso era partito sparato, ma in poche gare aveva finito per affondare Jonathan Rea, Michael Rinaldi e infine Toprak Razgtalioglu, finendo all’indice di avversari e Commissari sportivi per eccessiva aggressività. Ripulire la mente, ecco cosa serviva. Fra un mese capiremo se l’operazione è andata in porto

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Foto Brad Schwartzrock

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