24 Maggio 2018

Superbike: Donington e il Mondiale, fine della storia?

Il tracciato che ha ospitato il debutto assoluto nel 1988 è in scadenza di contratto. E il nuovo tracciato in Irlanda del Nord è in stallo...

Donington, 3 aprile 1988. Era un giorno soleggiato, soffiava il vento leggero della primavera del Nord e nell’aria c’era profumo di futuro. Il Mondiale Superbike ruggiva per la prima volta, e fu un debutto super. Le piccole italiane Ducati e Bimota contro i giganti giapponesi, i campionissimi di Mondi diversi contro gli  assi della Superbike americana. Si corsero due gare da 30 giri ciascuna, la classifica di giornata fu la seguente: primo Marco Lucchinelli (ex iridato della 500GP), secondo Fred Merkel (tre volte campione americano), terzo Joey Dunlop, mito delle corse su strada. Trent’anni dopo, vengono ancora i brividi.

FINE DELLA STORIA? – Domenica alle 14:45 italiane, all’arrivo di gara 2, potrebbe calare il sipario sulla storia fra Donington e la Superbike. Perchè il contratto fra Dorna e il promoter locale è in scadenza, e le posizioni per il rinnovo – ad oggi – sono distanti mille miglia. Facile capire perchè: Donington appartiene a MSV (Motor Sport Vision), gigante del motorsport. La società è proprietaria di sette circuiti nel Regno Unito e gestisce sei campionati, incluso il British Superbike Championship. A capo c’è Jonathan Palmer, milionario (in sterline..) ed ex pilota di F1. E’ quindi un “cliente” molto difficile per Dorna. Anche perchè da tempo Palmer  ha messo gli occhi su Silverstone, la cui acquisizione (inclusi i diritti del GP di F1) renderebbe MSV di fatto monopolista di tutti gli impianti della Gran Bretagna. Che MSV e Dorna siano distanti si capisce anche dai dettagli: oggi, giovedi 24 maggio, mentre a Donington fervono i preparativi per il sesto round Mondiale, il management di MSV si sta godendo l’aperitivo e le prove F1 a Montecarlo.

ALTERNATIVA – Lo scorso febbraio Dorna ha annunciato che nel 2019 il Mondiale Superbike andrà in Irlanda del Nord, sul tracciato di Lake Torrent, a pochi chilometri da Belfast. Diventerebbe la scappatoia per sottrarsi alla morsa di MSV e mantenere comunque un round Mondiale nel Regno Unito, per altro nella terra del campionissimo Jonathan Rea. Ma i lavori di costruzione sono in stallo,e potrebbe profilarsi un altro caso Galles, cioè il futuribile impianto che avrebbe dovuto ospitare la MotoGP dal 2015 e che invece non è mai nato. Nel trentennale del battesimo, il futuro del Mondiale nel Regno Unito è tutto da scrivere.

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