20 Dicembre 2015

Superbike, cosa c’è dietro l’anticipo TV al sabato?

C'era una volta la Superbike, il Mondiale più amato dai motociclisti. Con l'anticipo di gara1 al sabato il promoter Dorna volta le spalle al pubblico in circuito per strizzare l'occhio alle TV. Un po' come ha fatto il calcio: lo spezzatino di partite dal venerdi al lunedi, spesso in orari assurdi, ha disertificato le tribune […]

C'era una volta la Superbike, il Mondiale più amato dai motociclisti. Con l'anticipo di gara1 al sabato il promoter Dorna volta le spalle al pubblico in circuito per strizzare l'occhio alle TV. Un po' come ha fatto il calcio: lo spezzatino di partite dal venerdi al lunedi, spesso in orari assurdi, ha disertificato le tribune ma l'introito dei diritti cresce ogni anno. Andrà così anche nelle moto? Intanto vediamo perchè è stata presa questa decisione.

NE RESTERA' SOLO UNA? – Il vero nodo della questione è che la doppia manche, una delle prerogative della Superbike,  in TV non funziona. Già ai tempi di La7 la gara dell'ora di pranzo (ore 12) faceva più ascolto di quella pomeridiana (15.30). Su Italia1 il trend è rimasto lo stesso e non è servito anticipare il programma: la passata stagione la manche delle 13 ha fatto circa un milione di media, quella delle 10.30 sui 3-400 mila, lo stesso ascolto che si verificava nel 2014 alle 15.30. Anticipando gara1 alle 13 del sabato Mediaset conta di replicare il milione della domenica, con un guadagno netto di 6-700 mila spettatori. Che significano soldi: le TV stabiliscono il prezzo degli spot in base agli ascolti. Interrogativo: il sabato funzionerà come la domenica o interveranno altre dinamiche? Che non sia un giorno adatto per le corse in TV la Dorna lo sa bene, tanto che nel 2016 in MotoGP perfino Assen verrà spostata alla domenica, alla faccia della tradizione. Se l'anticipo non dovesse funzionare, il prossimo passo sarà virare la SBK verso la gara unica?

NE' CARNE NE' PESCE – Dorna sta procedendo a tentativi, senza un progetto che parta dalla consapevolezza  della natura del prodotto. La Superbike, fin dalla nascita, è stata un Mondiale assai strano: nacque da zero, senza un euro di investimento, tanto che già al secondo anno rischiò di chiudere. Poi, improvvisamente, è diventato un fenomeno sportivo e anche di costume illuminato da idoli come Fogarty e Bayliss ripescati nel dimenticatoio. Quella che sul web tanti definiscono “età dell'oro” non è mai esistita: in passato alcuni circuiti (non tutti…) traboccavano di folla ma in TV il riscontro era scarso. Adesso è il contrario, in pista c'è meno gente ma in Italia le derivate vanno su un'emittente in chiaro, con ascolti da top event. La Superbike è troppo grande per essere considerato uno sport di nicchia e troppo piccola per confrontarsi con MotoGP e F1. La domanda che bisogna porsi è: la SBK è proficua per una tv commerciale come Italia1?

Davide Giugliano inquadrato da Italia1

PECULIARITA' – La mia risposta è: no. Italia1 ha preso la SBK per sostituire la MotoGP passata a SKY ma i due Mondiali non sono diversi solo in dimensione, ma anche come natura. In MotoGP i top sponsor investono almeno 7-8 milioni a stagione, logico che supportino l'impegno nello sport con altre iniziative promozionali, per esempio gli spot. In SBK ci sono pochi “title sponsor”, e nessuno investe milioni  in promozione su canali diversi rispetto al finanziamento del team. Quindi per Italia1  fare audience è fondamentale per vendere a prezzo più alto i passaggi agli sponsor “generalisti”, cioè quelli che fanno solo campagna in TV e non sono direttamente impegnati nel campionato. Capite perchè tra 300 mila e un milione di spettatori fa tutta la differenza del Mondo.

Lascia un commento

4 commenti

  1. Dave12 ha detto:

    Caro Gozzi, mi sento di contraddirla. Dorna ha dimostrato di poter fare ciò che vuole. Guardi la Moto2: con la scusa della riduzione dei costi hanno preso la 250 (moto prototipo che erano dei gioielli) e l’ha ridicolizzata: ha imposto un monomotore (uguale per tutti!), per di più derivato dalla serie e depotenziato rispetto ad una Supersport (non essendoci concorrenza non c’è bisogno di alte prestazioni…), oltre ai rapporti del cambio non modificabili. Tecnicamente un’indecenza (per un campionato mondiale e non solo). Ezpeleta ha espresso più volte che vede di buonissimo occhio (per non dire che auspica) un flusso di piloti tra i campionati GP e SBK, e non mi stupirei se in un futuro nemmeno troppo lontano la SBK venisse incorporata ai GP. È proprio sicuro che non possa succedere? Io non lo sono per nulla. Non più. Saluti

  2. GardnerBarnes ha detto:

    La SBK deve darsi maggiore visibilità in tv.
    Intendo dire che deve correre sempre nelle domeniche alternate al motomondiale e non fare la stessa sosta estiva come loro.
    Ho voglia di belle gare e il motomondiale quest’anno me ne ha date troppo poche.