Superbike Calendario Al posto di Monza spunta Portimao, ma non va
Dorna sta cercando un circuito per recuperare la tappa di Monza. Voci insistenti parlano di Portimao, in Portogallo. Una scelta sbagliata.

La Superbike sognava un bagno di folla a Monza ma dovrà accontentarsi di un bagno nelle fredde acque dell’Atlantico. Le ultime voci parlano infatti di Portimao, in Algarve, come probabile sede del recupero del round previsto per il 24 luglio. Dove si correrà davanti a spalti deserti, o quasi. Perchè?
Nelle scorse settimane il promoter del Mondiale ha scartato Vallelunga, che in estate sarà chiusa per lavori di ammodernamento, e pare pressochè certo l’abbandono della trattativa con Estoril, sempre in Portogallo. Il tracciato alle porte di Lisbona aveva già ospitato la Superbike nei lontani primi anni novanta ed era lecito attendersi una partecipazione di pubblico ben superiore di quella che avremo a Portimao. Non ci voleva molto perchè in otto edizioni (2008-2015) sulle colline dell’Algarve ci sono sempre stati quattro gatti. Tra l’altro la stessa Portimao il 10-11 giugno ospiterà il Mondiale Endurance (gestito da Eurosport Events) per cui è da scontare pure l’effetto negativo dell’affollamento di date.
Perchè la Superbike si ostini a correre in piste senza fascino e senza pubblico è un mistero. Non ci guadagna la Dorna, ma ci perde soprattutto la Superbike. Visto che Monza è saltata, serviva più coraggio. La Superbike non può rinunciare ai teatri dov’è sbocciato il mito e per non morire, presto o tardi, dovrà tornare dov’è desiderata. Cioè su tracciati come Brands Hatch (nella foto d’apertura) alle porte di Londra, dove centomila spettatori sarebbero garantiti. Anche Monza dovrà – per forza o per amore – rientrare nel giro. La nuova gestione ha già fatto intendere che non ci sarà nessuna modifica del tracciato e che se la Superbike vuole tornare dovrà ri-omologare e farsi piacere la configurazione bocciata dopo l’ultima sfortunata edizione del 2013.
Come ha fatto giustamente notare un pilota nei giorni scorsi, se si corre tra i muri di Imola – non certo un modello di sicurezza – perchè rinunciare a Monza e Brands Hatch dove la Superbike troverebbe grandi incassi e successo garantiti?
Farla correre nel deserto è una condanna. Chissà se e quando Dorna se ne renderà conto.
4 commenti
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Dott. Gozzi buonasera,
applausi a scena aperta, santissime parole, e chi ne ha più ne metta: da inoltrare l’articolo ai capoccioni della Dorna….ci fosse un indirizzo mail pubblico lo faccio io mi offro volontario a portargliela anche a mano, la lettera….perché così non se ne può più. Il campionato più bello appositamente fatto affossare per favorire smaccatamente la MotoGp no, non posso accettarlo. Scusi il giro di parole e il mio modo di essere poco diretto….
Buon WE e Buon Assen a tutti!!! -
Dott. Gozzi buona sera, ho visto quasi tutte le attuali piste europee dove corre la SBK, Portimao mi pare una bella pista, bei saliscendi, cambi di direzione, pure in un posto con buona ricettività turistica e prezzi ottimi, peccato che in circuito non vada nessuno!!!
C’è da dire che per un appassionato è una pacchia, si può andare a vedere i turni di prova in ogni curva senza mai perdere posto, accorciando i tempi girando con auto o moto sulle strade interne.
Le strutture ricettive a parte la grandissime tribuna centrale sono però in condizioni fatiscenti, alcune già chiuse perchè in pericolo di crollo. Ma si può gestire un circuito nuovo in questo modo? -
Salve, Portimao è sorto unicamente grazie ai fondi della comunità europea, per cui è un corpo estraneo in una ragione dove non c’è alcuna cultura motoristica. E di gare gli frega zero. Il circuito è bellissimo, ma correre nel deserto non è bello. Saluti
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