5 Ottobre 2013

SBK, la rivoluzione accelera: tutte Evo nel 2015

La Dorna preme sull’acceleratore del cambiamento: dal 2015 le Superbike saranno tutte Evo, cioè con la stessa ciclistica di adesso ma con  motore ed elettronica strettamente derivate dalla serie. E’  una comunicazione ufficiale appena rilasciata dalla Federazione Internazionale Motociclistica. La decisione è stata presa dalla Superbike Commission, l’organo direttivo del Mondiale delle derivate dalla serie […]

La Dorna preme sull’acceleratore del cambiamento: dal 2015 le Superbike saranno tutte Evo, cioè con la stessa ciclistica di adesso ma con  motore ed elettronica strettamente derivate dalla serie. E’  una comunicazione ufficiale appena rilasciata dalla Federazione Internazionale Motociclistica.

Lo spagnolo Javier Alonso (Dorna) è direttore generale del Mondiale Superbike

La decisione è stata presa dalla Superbike Commission, l’organo direttivo del Mondiale delle derivate dalla serie composto da Javier Alonso, numero due Dorna e direttore generale del Mondiale Superbike), Ignacio Verneda (manager sportivo FIM) e Takanao Tsubouchi rappresentante della MSMA, l’associazione dei Costruttori impegnati nelle corse.  Confermato il divieto di test dal primo dicembre al 15 gennaio di ogni anno. Non saranno permessi collaudi extraeuropei e durante il campionato, eccetto tre lunedi post GP che verranno designati a breve.
Ecco come recita il comunicato nella parte che riguarda il passaggio alla Evo: “Dal 2015 tutte le Superbike dovranno rispettare le regole Evo per dare seguito al processo di contenimento dei costi. La Commissione sta studiando alcune norme tecniche che saranno annunciate a fine 2013.”

La Yamaha Austria correrà con Broc Parkes il prossimo round di Jerez con la YZF-R1 già in configurazione Evo

Il senso della seconda frase l’ha spiegato venerdi pomeriggio Javier Alonso. “L’obbligo di utilizzare motori strettamente derivati dalla serie ci espone al rischio che i modelli più anziani non siano in grado di reggere il confronto con le novità” ha spiegato il manager della Dorna. “Avete visto cos’è successo in Superstock quando è arrivata la Bmw, alzando l’asticella  le altre sono andate in difficoltà. Noi vogliamo che  in top class  ci sia sempre equilibrio e grande spettacolo, com’è tradizione di questo bellissimo campionato. Stiamo quindi studiando una serie di concessioni per le marche che dovessero trovarsi in difficoltà: pensiamo anche a modifica sul motore, in modo che anno dopo anno il modello specifico possa reggere il confronto e restare competitivo. Ovviamente dovrà trattarsi di componenti regolarmente in vendita per tutti i team della stessa marca, e a prezzi controllati. Tenere bassi i costi è una priorità cui non derogheremo.”

Il regolamento Evo sarà quindi aggiornato anno dopo anno con l’obbiettivo che tutte le sei-sette marche partecipanti possano restare protagoniste anche al quarto, quinto o sesto anno di omologazione. Pare una regola intelligente. Anche ai tempi del precedente gestore Flammini il regolamento era aggiornato molto di frequente in modo da bilanciare le prestazioni.

La svolta Dorna spiazza tutti coloro che nel paddock stanno  trattando la Evo con una certa sufficienza, contando che le attuali Superbike potessero andare avanti almeno fino al 2016 compreso. Invece no, dal 2015 sarà già futuro. Significa che le squadre ufficiali di Aprilia, Kawasaki, Honda, Suzuki e Ducati potranno utilizzare le moto attuali solo per un altro anno. E che ai team privati converrà prepararsi alla Evo prima possibile, cioè dal 2014.

Lascia un commento

3 commenti

  1. robymariani ha detto:

    Ben vengano i cambiamenti. Ducati e BMW che hanno supersportive dell’ultima geenrazione dovrebbero averne vantaggio. Aprilia e Kawa putroppo vedranno sfumare tutto il bel lavoro che hanno fatto sui loro bolidi. Ma a questo punto quale e’ la differenza fra le moto STK 1000 e la SBK?

  2. Pito28 ha detto:

    il concetto di avvicinarsi molto di più alle moto di serie anche per contenere i costi mi trova assolutamente d’accordo. Ma la paossibilità di elaborare il motore di serie se vai troppo piano è una presa per i fondelli.
    Se il tuo motore di serie va “troppo piano” le soluzioni devono essere solo 2:
    1. ne fai uno nuovo
    2. corri con quello e come va và.
    A mio avviso, con questa regoletta, tempo 2-3 e i costi saranno gli stessi di oggi se non peggio (motori contingentati).
    Condivido Real_SBK: siamo (sono) in pessime mani.

  3. Real_SBK ha detto:

    Ma non sarebbe stato molto più semplice lasciare una possibilità di elaborare i motori uguale per tutti (inferiore a quella attuale) con kit disponibili per tutte le squadre ?
    E per l’elettronica non era più semplice pensare a una elettronica standard uguale e quindi a prezzo standard per tutti come in Motogp con la Magneti Marelli ?
    Non era una via decisamente più semplice, uguale per tutti e senza assurde concessioni a “discrezione” ?
    Perchè volere a tutti i costi i motori di serie, avvilendo inevitabilmente la categoria e dovendosi per forza piegare a concessioni discrezionali ?
    Io la Dorna, quando fa i regolamenti, non riesco mai a capirla, o forse si capiscono fin troppo bene….