5 Novembre 2015

Rossi dal fondo nella MotoGP che resterà sub judice?

Peggio di così era impossibile. Non solo Valentino Rossi dovrà partire in fondo allo schieramento di GP di Valencia, ma a fine gara potremmo  non sapere chi ha vinto il Mondiale. Galeotte quelle ultime due righe del comunicato stampa rilasciato dal TAS. Il ricorso per la sospensione della penalizzazione è rigettato ma “la procedura di […]

Peggio di così era impossibile. Non solo Valentino Rossi dovrà partire in fondo allo schieramento di GP di Valencia, ma a fine gara potremmo  non sapere chi ha vinto il Mondiale. Galeotte quelle ultime due righe del comunicato stampa rilasciato dal TAS. Il ricorso per la sospensione della penalizzazione è rigettato ma “la procedura di arbitrato è ancora in corso e una decisione sul merito verrà assunta in un tempo successivo”.

SIGNIFICA?– Che il TAS continuerà la sua indagine sull'operato dei giudici di Sepang (Race Direction in prima istanza e Commissari Federmoto in appello) per emettere “in un tempo successivo” il proprio verdetto. Se confermerà la correttezza della sanzione, cioè l'obbligo per Valentino di partire in ultima posizione a Valencia, non ci saranno ripercussioni. Ma se il TAS dovesse stabilire che la penalità imposta a Sepang è stata troppo blanda e decidesse di estromettere Rossi dall'ordine d'arrivo togliendogli sedici punti? E' un caso limite e da Losanna trapela  che il verdetto non verrà ribaltato. Ma sarebbe stato auspicabile avere certezza assoluta. Magari dal Permanent Bureau, il massimo organo politico MotoGP, che invece finora non ha profferito verbo. Così navighiamo nella nebbia.  Se domenica  vince Lorenzo con Rossi terzo o peggio non ci saranno strascichi, Jorge è campione e la sentenza di Losanna diventa ininfluente. Ma se Rossi facesse  il miracolo difendendo i  sette punti di vantaggio, potrebbe non bastare.A meno che non aumenti  il margine oltre i sedici punti che ballano nel giudizio. Allora si che  l'Italia potrebbe festeggiare.

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WORST CASE – Gli analisti militari lo chiamano “worst case”, cioè la situazione nella quale tutto volge al peggio e uscirne illesi diventa improbabile. La MotoGP è esattamente in questa situazione, un casino pazzesco da qualunque parte si guardi. Ricorre al TAS era un chiaro diritto per Rossi che si sentiva penalizzato dalla situazione. Ma era evidente che ad un GP dalla fine avrebbe potuto innescare una serie di ripercussioni difficili da ipotizzare. Ecco, adesso siamo al punto di non ritorno. Speravamo di assistere ad una battaglia intensa, corretta, in una parola: normale. Invece i trenta giri di Valencia potrebbero non bastare.

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