14 Gennaio 2015

Riparte la Superbike e sarà la più bella di sempre

La Superbike riaccende i motori con l’ultima raffica di test invernali che si terranno da qui a fine mese sui tracciati di Portimao (Portogallo) e le spagnole Aragon e Jerez. Poi, ad inizio febbraio, le moto voleranno a Phillip Island (Australia) per l’apertura del Mondiale di domenica 22. Che, come da tradizione, sarà preceduta dai […]

Sylvain Guintoli, iridato in carica, e passato alla Honda (AlexPhoto)

La Superbike riaccende i motori con l’ultima raffica di test invernali che si terranno da qui a fine mese sui tracciati di Portimao (Portogallo) e le spagnole Aragon e Jerez. Poi, ad inizio febbraio, le moto voleranno a Phillip Island (Australia) per l’apertura del Mondiale di domenica 22. Che, come da tradizione, sarà preceduta dai test di riparazione, il lunedi-martedi prima del GP. Nella penisola iberica  vedremo le moto già in configurazione regolamento 2015, con motori meno spinti (bielle e pistoni di serie) ed elettronica a sviluppo libero ma uguale per tutti, al prezzo massimo 8 mila € comprensivo di centralina, sensori, cablaggi e software. Tra nuove regole e rivoluzione delle prime guide fare pronostici è impossibile e le sorprese saranno la regola. Unica certezza: sta per partire la Superbike più bella di sempre. Ecco perchè.

Il britannico Leon Haslam, 31, è nuova prima guida Aprilia (AlexPhoto)

NOVE REGINE – Verrà eguagliato il record di partecipazione, cioè nove costruttori. E’ sparita (purtroppo) la Bimota che non è riuscita a costruire i 250 esemplari per l’omologazione ma torna la Yamaha assente da fine 2011. Sarà un rientro spot, con alcune wild card schierate dalle varie filiali nazionali, in vista dell’impegno a tempo pieno previsto dalla prossima stagione. In nessun altra serie motociclistica la presenza delle Case è così massiccia. In MotoGP – per esempio – saranno solo cinque: Honda, Yamaha, Ducati, Aprilia e Suzuki, di cui solo due (forse tre..) si giocheranno i GP. In Superbike ci sono le giapponesi al gran completo (Honda, Suzuki, Kawasaki e Yamaha), le italiane di rango (Aprilia campione del Mondo, Ducati ed MV Agusta), il gigante tedesco Bmw (con tre squadre diverse) e l’americana Ebr. Solo quest’ultima, alla seconda esperienza iridata, parte ad handicap, le altre otto hanno il potenziale per puntare al successo almeno di qualche singola gara. Perchè le restrizioni regolamentari, coi motori adesso più vicini alla serie, rimetteranno in partita anche le squadre che di recente erano rimaste schiacciate dalla supremazia Aprilia: sette Mondiali piloti e Costruttori nelle ultime cinque stagioni.

Davide Giugliano, 25, con la Ducati sarà il top italiano (AlexPhoto)

GIRO DI VALZER – Anche il mercato piloti ha riequilibrato lo schieramento. Il campione del Mondo Sylvain Guintoli ha lasciato  la velocissima Aprilia e sale sulla Honda CBR-RR, la moto più anziana (è stata omologata nel 2008) e più “stradale” di tutte. Il francese si è scambiato il posto col britannico Leon Haslam, che nel 2010 è stato viceiridato dopo uno spettacolare braccio di ferro con Max Biaggi allora punta Aprilia. L’arrivo del funambolico nordirlandese Jonathan Rea, ex Honda, ha ulteriormente potenziato la Kawasaki che già schierava Tom Sykes campione 2013: sulla carta è la coppia più forte, ma c’è da vedere se andranno daccordo. La Ducati ha confermato il gallese Chaz Davies e Davide Giugliano, 25 anni, che col passaggio di Marco Melandri in MotoGP diventa la punta dello schieramento italiano. Mai come stavolta tanti volti nuovi in griglia, giovani e con precedenti di assoluto prestigio. La Honda punta sull’olandese Micheal van der Mark, campione Supersport (medie cilindrate) in carica, la Ducati sull’ex iridato 125GP Nico Terol e l’Aprilia sull’altro spagnolo Jordi Torres, ex Moto2: se si adatteranno in fretta ai 220 cavalli della SBK possono diventare tre potenziali mine vaganti. Complessivamente ci saranno 26 piloti permanenti in griglia, oltre a 4-6 wild card per ogni GP: erano anni che lo schieramento non era così folto.

Tom Sykes, inglese di 31 anni, confermato da Kawasaki (AlexPhoto)

VANTAGGIO TV – La copertura televisiva globale ha ancora qualche lacuna ma in Italia siamo al top con le reti Mediaset (Italia1 e Italia2) che offriranno in diretta e in chiaro i 14 GP. Com’è già avvenuto la passata stagione non perderete neanche un secondo di show, dalle qualifiche del sabato mattina fino alla doppia manche che scatta alle 10.30 e 13.10. Italia2 offrirà anche le gare di contorno: Supersport, Coppa del Mond Superstock 1000 (under 28 anni) e l’Europeo Stock 600 (under 22). Riguardo l’audience in Italia la Superbike è in netto vantaggio sulla MotoGP che dallo scorso anno è in pay su SkyMotoHD: la media di pubblico è oltre il milione, con punte anche di 1,3 milioni, contro i 600 mila (medi) della MotoGP a pagamento. Tv significa sponsor: la Ducati ha appena annunciato l’accordo triennale con la web company Aruba.

Il francese Sylvain Barrier, 26, con la Bmw (AlexPhoto)

SBK GLOBALE – Il calendario è stato uno dei punti deboli 2014 causa la cancellazione di Russia e Sud Africa ma il promoter Dorna assicura che da adesso in poi non ci saranno più problemi. Sono 14 i GP in programma, con due tappe italiane a Imola (10 maggio) e Misano (21 giugno). La novità è la Thailandia che ospiterà per la prima volta un evento moto di questo livello. Altre uscite extraeuropee in Australia, Usa, Malesia e Qatar. Buon divertimento!

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