29 Luglio 2015

Provaci ancora Max Biaggi!

44 anni, due figli, una bellissima compagna, sei Mondiali conquistati e un conto in banca da mille e una notte. Uno così, il due agosto, te lo immagini disteso al sole alle Maldive. Uno normale, dico. Max Biaggi però non è uno normale. Lui è un campione, con la moto dentro. Senza confini e senza […]

Max Biaggi, 44 anni, a Sepang durante i test privati di settimana scorsa

44 anni, due figli, una bellissima compagna, sei Mondiali conquistati e un conto in banca da mille e una notte. Uno così, il due agosto, te lo immagini disteso al sole alle Maldive. Uno normale, dico. Max Biaggi però non è uno normale. Lui è un campione, con la moto dentro. Senza confini e senza tempo. Così, il due agosto, sarà a cuocersi in una tuta di pelle ai 38 gradi di Sepang, Malesia. A trecento all'ora per inseguire la sua passione e i suoi sogni. Non è bastato il romantico rientro di Misano, quasi tre anni dopo il ritiro, applaudito da tutti. Si riparte da quel sesto posto, alzando l'asticella. Provaci ancora, Max!

Max Biaggi è tornato a correre nel Mondiale a Misano dopo tre anni di stop

Perchè dopo Misano Biaggi corre anche in Malesia?

Facile risposta: è andato talmente forte che gli è tornata la voglia di provarci sul serio. Un mese e mezzo fa Biaggi ha dominato le due sessioni di venerdi, è partito col quinto tempo a 249 millesimi dalla Superpole dello specialista Tom Sykes e ha concluso due volte sesto. Con due partenze migliori sarebbe stato da podio su una pista poco congeniale alle caratteristiche tecniche della sua Aprilia RSV4 RF. A parità d moto Biaggi ha battuto due volte Jordi Torres arrivando ad un soffio dal caposquadra Leon Haslam, vincitore in Australia. Cioè un pilota di 32 anni, tra i migliori del Mondiale, con sette GP alle spalle, senza contare il precampionato. Nella seconda uscita Max è arrivato a soli 5 secondi da Jonathan Rea, il Cannibale della Kawasaki che sta dominando questa edizione. Sarebbe stato un peccato fermarsi lì. L'occasione gliel'ha data l'organizzatore del round di Sepang: “Riportiamo in pista una leggenda.” Anche quaggiù Biaggi è un Mito, e si capisce perchè: in Malesia ha trionfato 5 volte, quattro sul vecchio tracciato di Shah Alam, una in MotoGP sull' impianto dove si corre domenica. Max è una stella che ancora brilla in tutto l'Oriente.

Sepang, tecnici Aprilia al lavoro sulla RSV4 RF di Max Biaggi

Stavolta può andare più forte?

Si, per vari motivi. Max è special tester del reparto corse Aprilia, la moto non gli è mancata. Ma correre è diverso che girare da solo in una pista deserta. Il contatto con gli avversari è un fattore che non si può simulare nei collaudi. A Misano, in gara due, Biaggi aveva il ritmo per andare a podio ma è stato poco efficace in partenza e ha perso troppo tempo per sbarazzarsi di Torres. “Non sono al limite” aveva puntualizzato dopo la corsa. Con un GP alle spalle qui può lavorare  sui dettagli che fanno la differenza, sia come messa a punto della moto che riguardo la gestione della corsa. Biaggi è sbarcato in Malesia lunedi 20 luglio per effettuare quattro giorni di test pre-gara. Se fosse filato tutto liscio sarebbe stato un gran vantaggio sugli avversari che qui non girano dal GP di anno scorso, ma ha piovuto quasi tutto il tempo. Comunque meglio di niente.

A Misano Max è andato forte: due sesti posti

Perchè Biaggi ha potuto girare e gli altri no?

Per regolamento le wild card, cioè i piloti ad invito selezionati dalla Federazione ospitante o dal promoter, non hanno restrizioni sui test. I piloti permanenti invece non possono fare collaudi una volta iniziato il Mondiale e, per altro, in Malesia non si può girare neanche in inverno perchè sono al bando le prove su circuiti extraeuropei. Unica eccezione l'Australia, dove girano tutti due giorni prima dell'inizio del Mondiale. Le wild card hanno anche vantaggi tecnici. Biaggi ha punzonato tre motori per Misano e Sepang, i permanenti ne hanno sette per tredici round. Significa che, volendo, Aprilia potrebbe avergli affidato unità più performanti in ragione del chilometraggio più ridotto. Aiuta anche la norma sul cambio introdotta quest'anno: le marce sono fisse per l'intera stagione, per adeguare il rapporto finale alle caratteristiche del circuito si possono cambiare solo pignone e corona. Le squadre hanno studiato rapportature interne di compromesso, Biaggi invece ha un cambio calcolato per adattarsi a Misano e Sepang: due piste invece di tredici.

Biaggi nei test solitario sul traguardo di Sepang. Buon auspicio.

E' vero che Sepang è una pista perfetta per Aprilia?

No, battere la Kawasaki sarà difficilissimo. Un anno fa su questa pista Melandri e Guintoli se la giocarono in famiglia stracciando tutti, ma è sbagliato pensare che qui l'Aprilia possa ripetersi a quei livelli. Perchè nel 2014 la Kawasaki ebbe una domenica molto tormentata. Tom Sykes venne falciato alla prima curva dal compagno Loris Baz e le due ZX-10R finirono subito fuori. In gara 2 il britannico partì con una piccola frattura alla mano (e il sangue agli occhi per l'affronto subìto…) arrivando terzo a soli 2”6 dal vincitore Melandri. Stavolta la situazione sarà ben diversa: l'Aprilia 2015 è per regolamento meno performante di un anno fa, la Kawasaki ha già vinto 14 gare su 18. Rea sta facendo un Mondiale stratoferico, lui è il problema che Melandri e Guintoli non avevano. Battere il Cannibale è una montagna da scalare. Ripidissima. Altro che spiaggia delle Maldive…

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