8 Ottobre 2013

Perchè Aprilia sta lasciando andare Luigi Dall'Igna alla Ducati?

Il Gruppo Piaggio non sta facendo nulla per trattenere Luigi Dall’Igna gran capo di Aprilia Racing e responsabile del settore sviluppo. Perchè? In estate, dopo i primi approcci della Ducati, la reazione era stata diversa. L’azienda di Noale aveva alzato le barricate avanzando una controproposta che aveva convinto Dall’Igna. Che, interpellato sull’argomento, ogni volta rispondeva: […]

Il Gruppo Piaggio non sta facendo nulla per trattenere Luigi Dall’Igna gran capo di Aprilia Racing e responsabile del settore sviluppo. Perchè?

In estate, dopo i primi approcci della Ducati, la reazione era stata diversa. L’azienda di Noale aveva alzato le barricate avanzando una controproposta che aveva convinto Dall’Igna. Che, interpellato sull’argomento, ogni volta rispondeva: “Ma pensate davvero che io sia così pazzo da lasciare l’Aprilia?”

Luigi Dall’Igna è nato a Thiene (Veneto) nel 1966

Adesso che la “pazzia” sta per diventare  ufficiale, tutto tace. Non parla il diretto interessato (normale) ma neanche il Gruppo che sta per perdere il capo delle corse. Perchè? Forse ai vertici del Gruppo Piaggio non dispiace poi così tanto se Dall’Igna se ne va. La (quasi) sconfitta nel Mondiale Superbike ha cambiato radicalmente l’umore dei dirigenti. Che stanno mettendo all’indice le scelte della gestione sportiva, cioè dello stesso Luigi.

Perchè per sostituire Max Biaggi non è stato preso un pilota di pari livello e sufficiente carisma? Era chiaro che Sylvian Guintoli, buon pilota ma non certo fuoriclasse, non sarebbe stato in grado di portare a casa lo stesso risultato di Re Max. Contestata anche la strategia: perchè Aprilia Racing non ha puntato tutte le carte su Eugene Laverty, più veloce di Guintoli (sette vittorie contro una…) lasciando che si scatenasse una lotta fratricida che ha fatto il gioco di Tom Sykes?
Ma e’ probabile che sotto ci sia dell’altro. Può anche essere che i vertici di Piaggio non concordino con il desiderio di Dall’Igna di riaffacciarsi alla MotoGP, che costa tanto e non è così importante per vendere gli scooter in India o Vietnam, ormai i mercati più importanti del Gruppo.
Illazioni, come se ne potrebbero fare altre cento. La questione successiva è: adesso chi prenderà il posto di Luigi? Questi grandi tecnici sono bravi a scegliersi i collaboratori migliori, creando eccellenti gruppi di lavoro, quando abili a non far emergere nessuno, almeno “mediaticamente. Quando in Aprilia imperava Jan Vitteween nessuno aveva mai sentito parlare di Luigi Dall’Igna. Che invece già era bravissimo a quei tempi. Evidentemente in Piaggio sono convinti che in Aprilia Racing ci sia già qualcuno pronto a rilevare il Gran Capo.
E se così non fosse? Beh, allora il quadro cambia. Magari alzeranno il telefono: Filippo Preziosi, ex numero uno di Ducati Corse, è libero…

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3 commenti

  1. MrGoodkat ha detto:

    Come ho scritto più volte, Aprilia ha gestito male la corsa al titolo, perché, quando hai la moto più forte, devi vincere punto e basta.
    Dall’Igna come Tardozzi nel 2009 allora?
    Non proprio. Io penso che Dall’Igna, all’Aprilia, abbia fatto uno dei miracoli motoristici più incredibili della storia: non è mai successo, credo, che una moto si presenti al via e dopo 2 anni domini il mondiale. Certo, piloti come Biaggi ne nascono due o tre ogni ventennio, ma l’Aprilia è stata gestita benissimo.
    Ducati Corse oggi è un grande caos, però Gigi non rischierebbe molto di più dei suoi predecessori.

  2. Pito28 ha detto:

    Io non credo che la squadra Aprilia sia stata mal gestita quest’anno. E’ vero, Guintoli si è dimostrato poco aggressivo per vincere il mondiale e Laverty un po’ troppo propenso a saggiare il lavoro dei giardinieri di svariati circuiti. Onestamente non vedo colpe di Dall’Igna: quando Max decise di ritirarsi di fenomeni in giro non ce ne erano (il francese era di certo il miglior pilota su piazza); se laverty fa 5 zeri in un campionato per caduta onestamente il team manager può farci poco.
    Mi dispiace se ne vada, ma personaggi del genere non sarebbero tali se non accettassero sempre nuove sfide. Vedremo come andrà; certo la gatta da pelare è bella ostica.
    Forse è vero che in Aprilia già c’è il nuovo capo-tecnico. In caso contrario anch’io ho pensato subito a Preziosi. Mi piacerebbe davvero. Per quel poco che ci capisco mi pare uno super-capace. Uno che fa fronte alle ristrettezze con la genialità (la storia del Mondiale 2007 con Stoner ne è la prova). Eppoi in Ducati l’hanno davvero trattato malissimo. Si merita un palcoscenico degno per prendersi la rivincita 🙂

  3. Pito28 ha detto:

    Non mi pare così tragica come la mette l’amico qui sopra.
    Aprilia ha già nominato il nuovo Direttore Sportivo: Romano Albesiano. Un interno, comme d’habitude. Finora ha sempre pagato ed il suo curriculum fa pensare che anche stavolta ci siano le potenzialità per far bene.
    Dall’Igna, da quel che si capisce, se ne è andato perchè Aprilia non ne vuol sapere di entrare seriamente in MotoGP. Poi sicuro anche il fattore economico, il sapore della nuova sfida etc. avranno fatto il loro.
    Intanto io mi preparo ad una mega-stagione l’anno prossimo con Melandri sulla RSV$ ufficiale. Se così sarà mondiale assicurato.