27 Maggio 2021

Superbike: Estoril peggior precedente, Jonathan Rea sarà attaccabile?

La Superbike sbarca all'Estoril, dove lo scorso ottobre Jonathan Rea non riuscì mai a salire sul podio. Potrebbe essere un'occasione unica per gli avversari

Superbike, Jonathan Rea

Guardando ai precedenti, si potrebbe dire che Jonathan Rea  all’Estoril sia ampiamente attaccabile. Lo scorso autunno sul tracciato portoghese ha avuto grandi difficoltà, incappando nel peggior week end dal 2015, cioè da quando corre con la Kawasaki. Ricapitolando: mancò il podio in tutte le tre gare, unica circostanza nel suo sfavillante campionato 2020, ed erano cinque anni che non accadeva. Inoltre, causa incidente in Superpole, era partito dalla 14° posizione, mancando la top ten in qualifica che non falliva dal lontanissimo 2011, ai tempo della Honda. In gara 1 fece quarto, a nove secondi dal vincitore Toprak Razgatlioglu, comunque abbastanza per festeggiare in anticipo il sesto mondiale di fila. La domenica arrivò  quinto nella corsa sprint (quattro secondi di passivo) e poi cadde in gara 2 tentando di recuperare sul vincitore Chaz Davies, all’ultima recita con la Ducati ufficiale. Per gli inseguitori sarebbe una manna se si ripetesse una crisi simile. Qui gli orari TV e highlights su Corsedimoto

Estoril stavolta sarà diverso 

Ma lo scorso ottobre  non fa tanto testo, per una serie di ragioni. Era l’ultima gara e Jonathan Rea ci arrivava con l’unico imperativo di non sbagliare, mancandogli ormai un’inezia al traguardo finale. Ma soprattutto team e piloti di questa epoca non ci avevano mai corso, tantomeno fatto test, visto che  il tracciato portoghese era un’aggiunta last minute per rimpolpare un calendario falcidiato dalla pandemia. Kawasaki era andata in crisi d’identità, compromettendo il potenziale del pilota di punta. Stavolta le squadre ripartiranno da una certa base, sarà difficile che l’armata di Akashi incappi in un altro flop come quello.

La voragine in classifica

In un solo round Jonathan Rea ha già scavato una voragine fra lui e gli insegutori. Scott Redding, pur avendo rimesso la Ducati in careggiata pescando il jolly in gara 2 ad Aragon, ha incassato un break di 17 punti. Toprak, che da pilota di punta Yamaha è l’altro sfidante Mondiale, è a -27, oltre una manche di svantaggio, su tre disputate. Chaz Davies, ducatista di complemento, è in zona artica: -40. Le due Honda HRC sono disperse: solo 8 punti totalizzati da Alvaro Bautista e Leon Haslam, contro 57 di Jonathan Rea. Gli inseguitori sono preceduti da Alex Lowes, lo scudiero Kawasaki, tre volte a podio: se il britannico è andato così bene, significa che il potenziale della nuova Ninja è veramente molto alto. A questo punto dovranno tutti darsi una svegliata, e approfittare di ogni minimo spiraglio che Jonathan Rea dovesse lasciare. “Dopo tre round, cioè dopo Misano, capiremo chi può vincere il Mondiale” ha detto Alvaro Bautista alla vigilia del campionato. Rischia di essere profetico.

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