16 Agosto 2016

MotoGP Rabbia Aprilia Romano Albesiano fiducia a tempo?

Il duro sfogo di Roberto Colaninno, amministratore delegato del Gruppo Piaggio, fa sorgere parecchie domande. La RS-GP sta andando forte eppure....

Che sta succedendo in Aprilia? Il ritorno al successo della Ducati ha fatto passare un pò in secondo piano lo sfogo a mezzo comunicato stampa di Roberto Colaninno amministratore delegato del Gruppo Piaggio, di cui Aprilia fa parte. Sorgono due pressanti domande: 1) E’ vero che la RS-GP sta migliorando? 2) La posizione di Romano Albesiano, numero uno delle corse, è ancora salda?

RABBIA – Partiamo dalla dichiarazione di Colaninno, che riportiamo integralmente: “In Austria Aprilia aveva tutto per mostrare i progressi realizzati dalla RS-GP. Sin dalla prima gara della stagione la nuova moto è andata migliorando e non possiamo accettare che errori umani – che possono riguardare la gestione tecnica così come la condotta di gara – ci impediscano di mostrare il nostro vero valore e raccogliere i risultati che Aprilia e questa moto meritano. Il calendario della MotoGP ci offre immediatamente l’occasione di riscatto con la gara di Brno, ho piena fiducia in Romano Albesiano e nella nuova moto ma occorre rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare ogni giorno per farci trovare preparati alla prossima gara e riprendere quel cammino di crescita evidenziato fino a ora”.

 

Roberto Colaninno

Roberto Colaninno

PROGRESSI – Che la RS-GP stia crescendo è assolutamente vero. Senza il clamoroso doppio errore di partenza anticipata commesso da Alvaro Bautista e Stefan Bradl in Austria la RS-GP avrebbe potuto cogliere il migliore piazzamento 2016. Dopo la penalizzazione lo spagnolo è rientrato con 58 secondi di ritardo (giro 6) e nei cinque giri successivi ha perso solo due secondi dalla testa della corsa. Al termine dei 28 giri previsti ha pagato  1’12” dalla Ducati di Iannone. Quindi in 22 passaggi il divario tra Desmosedici e RS-GP è stato di soli 14 secondi.  L’esame dei giri veloci di ciascun pilota che acuisce il rammarico: Bautista ha fatto 1’25”342, solo due decimi più lento della Honda di Marc Marquez arrivato quinto. L’Aprilia, senza intoppi,  poteva giocarsi (almeno) il settimo posto con la RC213V ufficiale di Dani Pedrosa. Il miglior piazzamento stagione della RS-GP è stato settimo di Bradl in Argentina, ma lì c’erano stati 4-5 ritiri eccellenti, quindi fa poco testo. Stavolta c’erano tutti e la prestazione sarebbe stata top: non dimentichiamo che Aprilia sta correndo nella categoria più impegnativa con una moto al primo anno di sviluppo, senza test preliminari. Suzuki ha preparato il ritorno per tre anni e lo stesso sta facendo la KTM novità  del 2017.

Buatista e Bradl (in foto) lasceranno Aprilia a fine 2016

Buatista e Bradl (in foto) lasceranno Aprilia a fine 2016

FIDUCIA – Fare sviluppo durante i GP è una missione improba, è logico che la classifica pianga: Bradl ha 37 punti Bautista 35, sedicesima e diciassettesima posizione su ventidue piloti. Nel Costruttori Aprilia ha racimolato 51 punti (quinta e ultima Casa in classifica), contro  99 della Suzuki (secondo anno in MotoGP) e 149 della Ducati terza forza dopo Yamaha e Honda. Sembra poco ma in realtà la  RS-GP sta andando fortissimo per essere una moto in fase di sviluppo: soprattutto a livello motore il gap dalle avversarie si sta riducendo in maniera consistente. Più di così è (quasi) impossibile. Qui arriviamo al punto focale, ovvero la strategia sportiva. Perchè Aprilia ha corso nel 2015 con una moto derivata dalla serie contro i prototipi, senza la minima possibilità di ben figurare? E perchè ha fatto debuttare la RS-GP senza test, mentre Suzuki e KTM si sono avvicinate prendendosi tutto il tempo (anni!) necessario? Questo salto senza rete è apparso inspiegabile a tutti, anche ai semplici appassionati, ancora più misterioso aggiungendo che per dirottare tutte le energie del reparto corse (circa 100 addetti) Aprilia si è  disimpegnata dalla Superbike, dove disporrebbe di una RSV-RF ancora vincente. Romano Albesiano è sulla graticola: non è solo il direttore tecnico, cioè colui che dirige progettazione e sviluppo, ma anche gestore in prima persona delle strategie sportive. “Ho piena fiducia in Romano Albesiano e nella nuova moto ma…”  Colaninno vuole il riscatto subito, già domenica prossima a Brno. Ma è una missione (quasi) impossibile, perchè sarà appena l’undicesima gara per la RS-GP, e la MotoGP è un gioco molto più complicato di quanto immaginano ai piani alti del gruppo Piaggio. Quel “ma”, oggi, pesa come un macigno sulle spalle di Albesiano.

Lascia un commento

1 commento

  1. Sbulbor ha detto:

    Credo che al di là delle scelte discutibili di Albesiano i problemi dell’Aprilia stiano al vertice (Colaninno cosa vuoi fare con motogp e sbk???) e nel valore dei piloti. Certamente KTM e Suzuki hanno avuto la strategia migliore anche se in molti dicono che sviluppare direttamente in gara è meglio…