16 Maggio 2013

Monsieur Sylvain Guintoli può vincere il Mondiale?

Questo week end la MotoGP corre a Le Mans ma i motard che invaderanno la Sarthe dovranno farsi bastare i piloti spagnoli, italiani, qualche britannico. Di francesi cui appassionarsi neanche l’ombra. Eppure il galletto che vince c’è. Si chiama Sylvain Guintoli e guida il Mondiale Superbike dalla prima gara in Australia. E’ arrivato in Aprilia […]

Questo week end la MotoGP corre a Le Mans ma i motard che invaderanno la Sarthe dovranno farsi bastare i piloti spagnoli, italiani, qualche britannico. Di francesi cui appassionarsi neanche l’ombra.

Eppure il galletto che vince c’è. Si chiama Sylvain Guintoli e guida il Mondiale Superbike dalla prima gara in Australia. E’ arrivato in Aprilia al posto di Max Biaggi e gli avversari non gli davano davano gran credito. Erano convinti che senza il numero uno la RSV4 sarebbe tornata nei ranghi. Errore. Perchè Guintoli non sarà un personaggio carismatico come Max,  ma va forte. Eccome.

Sylvain Guintoli con il capomeccanico Aligi Deganello

Il suo merito più grande è stato prendere subito confidenza con una moto che nelle quattro stagioni precedenti sembrava fatta su misura solo per Biaggi. Ha debuttato sbancando Phillip Island ed è andato sempre a podio nelle cinque gare iniziali. Il peggior risultato, in otto corse, è stato il doppio quarto di Monza.

Guintoli è veloce, preciso, abile nella messa a punto. Ma la parolina magica è “consistenza”: nel primo quarto di campionato viaggia a 17,1 punti/gara: è una media da Mondiale. Tra  i primi sei della classifica Sylvain è l’unico a non aver fallito mai: il compagno Laverty, secondo a -13 punti, paga due zeri, Sykes e Melandri uno a testa.

Guintoli ha vinto solo quattro gare di Mondiale, la prima appena un anno fa. Ma adesso  i numeri dicono  che scalzarlo dalla vetta non sarà facile per nessuno, neanche per Marco Melandri che a Monza  si è acceso ma deve recuperare 41 punti al battistrada. Ogni corsa ne assegna 25: nelle mani di Sylvain è un vantaggio solido.

Lo chef Sylvain ai fornelli di casa sua, in Gran Bretagna, con la moglie.

Guintoli può vincere il Mondiale? Per me, si. I motard gusteranno l’antipasto di Le Mans, ma il piatto forte della cucina francese sarà la tappa Superbike del sei ottobre a Magny Cours, nella regione della Nievre. “Ho trent’anni ma sono come il vino, sono diventato buono con il tempo” dice ogni volta Sylvain.

Nella Nievre, ad ottobre, è tempo di vendemmia. Segni.

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2 commenti

  1. userID_2991086 ha detto:

    Il buon inizio di Guintoli, a onor del vero, è coinciso con l’inizio così così di Sykes e il pessimo inizio di Melandri (oltre al disastroso inizio di Ducati).
    In più (non va dimenticato) si è corso, finora, in circuiti in cui l’Aprilia è sempre andata forte (soprattutto con Biaggi).
    Vedremo più avanti. L’impressione è che senza Biaggi, senza Checa e con le incognite Melandri e Sykes, è più che probabile che il Mondiale se lo giochino Laverty e Guintoli.
    Detto questo, Biaggi è Biaggi. E se sommi Laverty e Guintoli non fai un polso destro di Biaggi.
    Secondo me è qui il problema della Superbike di oggi.
    Una volta, l’ultimo giro di gara 1 di domenica scorsa sarebbe stata la normalità in tutte le curve. Adesso sembra l’eccezione. Se la SBK vuole sopravvivere ha bisogno di tornare quello che era. Ci sono troppi “non personaggi” in questo mondiale. Guintoli è bravino, sarà anche consistente, ma tu lo avresti visto battagliare in mezzo a Falappa o Gobert o Slight o Corser o Bostrom o Fogarty o Haga?
    La Superbike ha bisogno di gente così.
    Quelli “consistenti” lasciamoli alla MotoGP, please!

  2. pinosiena ha detto:

    Potrebbe anche vincere, ma io spero che non ci riesca dal momento che ci sono anche concorrenti Italiani.