3 Luglio 2012

Max Biaggi sulla Ducati Panigale 2013: un affare per due

Non ha parlato molto, Max, nel week end spagnolo. “Non ho mai detto di voler smettere. La priorità è restare in Aprilia, però li cerco da un mese e mezzo ma rimandano. Stavolta non aspetterò fino a settembre: ci sono altri che bussano alla mia porta.” Poche parole, una strategia precisa: mettersi al centro del […]

Non ha parlato molto, Max, nel week end spagnolo. “Non ho mai detto di voler smettere. La priorità è restare in Aprilia, però li cerco da un mese e mezzo ma rimandano. Stavolta non aspetterò fino a settembre: ci sono altri che bussano alla mia porta.”

Poche parole, una strategia precisa: mettersi al centro del mercato piloti 2013. Ma non sono molte le squadre che possono offrire al campionissimo l'ingaggio e le garanzie tecniche all'altezza. La Bmw ha già Melandri e sta per prendere (o ha già preso?) Carlos Checa. In Kawasaki hanno i riflessi lenti e già a fine 2012 non sono stati capaci neanche di prendere Randy De Puniet, trovandosi obbligati riconfermare Tom Sykes. L'Aprilia non risponde per negligenza ma perchè ancora il Gruppo Piaggio non ha ancora deciso la natura dell'impegno 2013: continuare con il team interno (costosissimo) o affidare pieno appoggio tecnico a formazioni esterne come il team ParkinGo che ha già portato il debuttante Chaz Davies sul podio? La RSV4, presentata a fine 2008, è a fine ciclo e ormai ai margini di un mercato per tutti eroso dal calo di vendite. Piaggio ha un ottimo bilancio, ma perchè dovrebbe investire 6-7 milioni per far correre Biaggi in Superbike con una moto che comunque non si vende più? Con molto meno a Noale terrebbero comunque entrambi i piedi in Superbike: Eugene Laverty ha due anni di contratto e liberato della scomoda ombra potrebbe diventare un top rider anche ceduto in prestito per una sistemazione tipo l'attuale Checa-Althea.

Resta la Ducati. Loro hanno una moto in pieno sviluppo, che tra l'altro ancora non vola e ha bisogno di una guida tecnica sicura. Ducati ha un grande reparto corse, esperienza specifica in SBK (29 Mondiali) oltre agli investimenti e alle ambizioni dei nuovi proprietari Audi. E' la situazione perfetta per Max. E Max è perfetto per Borgo Panigale.

Senza contare che un veterano come Biaggi potrebbe offrire più di qualche buon consiglio per lo sviluppo della convalescente MotoGP. Negli ultimi mesi la credibilità tecnica Ducati ha incassato colpi duri dalla crisi MotoGP: la professione di scetticismo (“Non c'è un piano”) di Valentino fanno vacillare l'autostima dei tifosi e il valore del marchio. L'arrivo di Biaggi come pilota di punta Superbike (e magari consulente MotoGP…) sarebbe, per l'azienda, una rivalsa e un'opportunità. E immaginatevi che molla per Max andare in Ducati e provare a portare a termine che la missione che il grande nemico sta fallendo: un italiano che far vincere la Rossa.

Voi che ne pensate?

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