3 Settembre 2014

Marco Melandri saluta la SBK ma avanzano i giovani leoni

Dov’eravamo rimasti? Dopo due mesi di stop la Superbike torna in pista a Jerez (Spagna) crocevia del cambio generazionale. Marco Melandri si appresta a  salutare la compagnia per tornare in MotoGP, sempre con Aprilia, chiudendo la parentesi cominciata nel 2011. Ma dietro al ravennate, 31 anni, spuntano tre giovani leoni che sulla pista andalusa possono […]

Dov’eravamo rimasti? Dopo due mesi di stop la Superbike torna in pista a Jerez (Spagna) crocevia del cambio generazionale. Marco Melandri si appresta a  salutare la compagnia per tornare in MotoGP, sempre con Aprilia, chiudendo la parentesi cominciata nel 2011. Ma dietro al ravennate, 31 anni, spuntano tre giovani leoni che sulla pista andalusa possono laurearsi nei tre campionati d’accesso e spiccare il volo verso la top class. Parliamo dei nostri Marco Faccani, 20 anni, Lorenzo Savadori, 21 e dell’olandese Michael van der Mark, 21. Vediamo da dove arrivano, cosa stanno vincendo e dove andranno.

Marco Faccani è nato il 30 luglio 1994

FACCANI EUROPEO – Marco è a un soffio dal titolo Europeo della Stock600, la categoria under 20 che ha già laureato Loris Baz, Van der Mark e l’anno passato – sempre a Jerez – Franco Morbidelli adesso rivelazione Moto2. Faccani, ravennate come Melandri, ha cominciato a correre a nove anni. Nel 2010 ha vinto il trofeo Honda 125 ma per  fisico aiutante (180cm, 72 chili) ha trovato consacrazione con grosse derivate dalla serie. Era andato molto forte nelle fugaci apparizioni Supersport e al debutto internazionale a tempo pieno è esploso: quattro vittorie (tre di fila) in cinque gare. A due match dalla fine (Jerez e Magny Cours, 50 punti) parte da +34 nei confronti dell’olandese Wayne Tessell, quindi gli basterà un banale settimo posto (se l’inseguitore vince) per festeggiare in anticipo. Nel 2015 salirà nel Mondiale Supersport.

Lorenzo Savadori è nato il 4 aprile 1993

LORENZO FINALMENTE! – Nel 2008, a soli 15 anni, Lorenzo Savadori fece il fenomeno: con la 125GP fulminò i coetanei spagnoli nella prova unica dell’Europeo dopo aver sbaragliato il campionato italiano. Una doppietta da predestinato. Invece, passato nel Mondiale, si è  smarrito:  un po’ per il fisico non adatto alla minima cilindrata, soprattutto perchè non supportato da situazioni tecniche all’altezza. Nel 2011 è ripartito da zero nella Superstock impiegando due stagioni ad adattare lo stile di guida alle grosse quattro tempi. Adesso ci siamo, eccome: arriva a Jerez imbattuto da due gare (Misano e Portiamo) e senza il ritiro di Imola per guasto tecnico mentre stava dominando, sarebbe già a un passo dal traguardo. Invece ha solo quattro punti di margine (su 50 disponibili) sull’argentino Leandro Mercado punta Ducati. Savadori può dare alla Kawasaki il primo alloro nella Coppa del Mondo della 1000 under 26 e meritarsi una ZX-10R ufficiale per il Mondiale 2015: se Baz va in MotoGP (quasi sicuro) si libera un posto nel team di Tom Sykes, ma andrebbe bene anche restare con il team Pedercini con appoggio tecnico diretto di Akashi tramite la filiale Europea. In ogni caso Savadori arriverà in top class a soli 22 anni con la moto regina: mica male!

Michael van der Mark è nato il 26 ottobre 1992

OKKIO AL CAMIONISTA – Michael van der Mark è il miglior prospetto attualmente in circolazione nel paddock. Sta dominando il Mondiale Supersport (4 successi in 8 GP) e in Spagna può festeggiare in anticipo, gli basta non perdere più di tre punti sull’inseguitore Jules Cluzel, il francesino della MV Agusta. La Pata Honda lo porterà in Superbike per affiancare Jonathan Rea. L’allievo non avrà nessun timore reverenziale perchè alla 8 ore di Suzuka, su una pista difficile e sconosciuta e con gomme Bridgestone mai provate è stato per due anni di fila più veloce del maestro Rea. Due successi consecutivi nella classica dell’Endurance lo hanno già fatto diventare cocco di mamma HRC. Previsione: van der Mark sarà uno dei protagonisti assoluti della Superbike 2015, poi la Honda gli stenderà il tappeto verso una MotoGP di spicco. Michael è il futuro ma lui, ragazzo del nord dall’indole molto mediterranea, resta coi piedi per terra. Anzi, in cabina. Perchè anche adesso che è diventato famoso arriva in circuito guidando il camion della squadra. Un personaggio.

Seguitemi su Twitter: https://twitter.com/PaoloGozzi1

Facebook: https://www.facebook.com/paolo.gozzi.54

Lascia un commento