24 Luglio 2014

Lorenzo Zanetti ci racconta da dentro la 8 ore di Suzuka

Domenica a Suzuka si corre la 37° edizione della 8 ore, la gara di moto più importante in Giappone e evento clou del Mondiale Endurance. Ci saranno tanti grossi nomi al via: Jonathan Rea, Noriyuki Haga, Leon Haslam e Kevin Schwantz, icòna del Motomondiale che ha compiuto 50 anni il mese scorso e nel 2013 […]

Domenica a Suzuka si corre la 37° edizione della 8 ore, la gara di moto più importante in Giappone e evento clou del Mondiale Endurance. Ci saranno tanti grossi nomi al via: Jonathan Rea, Noriyuki Haga, Leon Haslam e Kevin Schwantz, icòna del Motomondiale che ha compiuto 50 anni il mese scorso e nel 2013 è arrivato terzo con la Suzuki 18 anni dopo l’ultima esibizione in 500GP. Lorenzo Zanetti, bresciano di 26 anni, correrà nella squadra da battere, la Honda TSR-FCC. Avrà il #11, lo stesso che aveva Valentino Rossi nel 2001 quando sbaragliò sulla VTR-SPW bicilindrica in coppia con Colin Edwards.  Per tutto il fine settimana Lorenzo scriverà per il blog le sue emozioni, svelandoci i segreti di questa maratona terribilmente affascinante.

Lorenzo Zanetti, 26 anni, sulla Honda TSR-FCC

TREDICI ANNI DOPO VALE – La Honda punta al 5° successo consecutivo schierando 10 moto ufficiali su 70 partenti. Zanetti ha gareggiato per sei stagioni nella 125GP e  adesso è ufficiale Pata Honda nel Mondiale Supersport (medie cilindrate). Ha vinto il GP di Imola dedicando la vittoria ad Ayrton Senna ed è 5° nella classifica guidata dall’olandese Michael Van der Mark. Alla 8 ore i suoi compagni d’avventura sono Jonathan Rea, fuoriclasse del Mondiale SBK, e Kosuke Akyioshi, pupillo della HRC e tester MotoGP. E’ la squadra da battere e nelle prime prove libere, giovedi 23 luglio, Rea è stato subito il più veloce in 2’08”315. Precede l’altra Honda (team Musashi) #634 di Haslam-Takahashi-vd Mark vittoriosa con gli stessi piloti anno scorso. Zanetti è il terzo pilota e dovrebbe essere riserva. Ma non è detto…Ecco il suo primo racconto.

Le tute di Rea, Akyioshi e Zanetti già pronte nel box TSR-FCC

CI SIAMO“Sono arrivato in Giappone da un paio di giorni e da subito ho notato un approccio diverso nell’organizzazione della gara. Tutto è studiato nei minimi dettagli: dalla macchina che viene in hotel a prendere i piloti alla preparazione meticolosa della gara stessa. Arrivato in circuito mi aspettavo un paddock stile MOTOGP, invece mi sono trovato di fronte a una serie di piccoli camioncini senza alcuna hospitality. Qui tutto è puntato sulle prestazioni e la sensazione che questo ambiente trasmette è quella di “una grande famiglia”, insomma per me un’atmosfera “old school” molto simile a quella del Campionato Italiano. Sono stato accolto con la tipica gentilezza che contraddistingue i giapponesi. Mercoledì sono iniziati i meeting durante i quali mi è stato fornito un planning dettagliato sullo svolgimento del week end, per intenderci dal numero di gomme a disposizione alle strategie da adottare. Successivamente sono stato portato nel box insieme agli altri due piloti: il nordilandese Jonathan Rea e il giapponese Kosuke Akiyoshi, per affinare la posizione in sella. Mi è stata poi illustrata la tabella di segnalazione veramente bella: è tutta  elettronica, con le cifre luminose per i turni notturni e la possibilità di programmarla in base alle mie esigenze”.

Il team Honda TSR-FCC prova il pit stop: in 8 ore ne servono 9

OCCHIO AL PIT STOP  “Poi abbiamo   iniziato a provare il Pit-Stop, molto importante per me perché si tratta di una cosa nuova. Dopo diversi tentativi sono risultato molto veloce e agile nell’esecuzione. Nel box il clima per ora è abbastanza rilassato, ma non appena si inizia a parlare di corse l’atmosfera si fa subito più seria. Ieri sera ospiti di Akiyoshi abbiamo cenato in un ristorante tipico insieme ai piloti del MUSASHI TEAM Leon Haslam e Michael Van De Mark. Nel Suzuka Circuit Hotel dove alloggio con gli altri piloti, capita di incontrarsi e di scambiare due chiacchiere. Può accadere anche di parlare con una leggenda come Kevin #34, abitudine che si è un po’ persa in MOTO GP e SBK. Ora attendo con impazienza di iniziare le qualifiche, sperando che il mio turno di venerdi convinca il team a farmi partecipare alla gara. Anche se già so che non sarà determinate solo la mia prestazione, perché qui vengono usate strategie messe a punto da tempo. Inoltre il team TSR corre abitualmente con due soli piloti, a questo va aggiunto che un rookie al primo anno in un team ufficiale, salvo imprevisti non prende il via alla gara ma solo alle prove. L’anno scorso il mio amico Michael van der Mark ha potuto correre per aiutare Leon Haslam che si era infortunato e non era al meglio. Teniamo le dita incrociate”.

Lorenzo Zanetti

Lascia un commento