8 Marzo 2015

La triste storia di Ayrton, il campione del team fantasma

Tra pochi giorni gli assi della Superbike voleranno in Thailandia,  lui no. Ayrton Badovini, 28 anni, è iscritto al Mondiale con la Bmw della JR, il team-che-non c’è.  Presentatosi in pompa magna millantando addirittura l’appoggio del governo della Repubblica Domenicana, ha fatto perdere le tracce.  Moto, squadra e ingaggio sono di nebbia. La marca tedesca […]

Ayrton Badovini ha 28 anni.

Tra pochi giorni gli assi della Superbike voleranno in Thailandia,  lui no. Ayrton Badovini, 28 anni, è iscritto al Mondiale con la Bmw della JR, il team-che-non c’è.  Presentatosi in pompa magna millantando addirittura l’appoggio del governo della Repubblica Domenicana, ha fatto perdere le tracce.  Moto, squadra e ingaggio sono di nebbia. La marca tedesca aspetta ancora il bonifico per quattro moto, i ricambi, l’affitto di parte del reparto corse interno e dell’area ospitalità in circuito. Nessuno parla, nessuno si vede. Sono a piedi due pezzi grossi,  lo spagnolo Toni Elias, e uno dei migliori italiani della SBK: Badovini, appunto. Quando ha avuto la moto Ayrton ha vinto: nove gare su dieci e campione con tre gare d’anticipo nella Coppa del Mondo Stock 2010 (la serie d’accesso alla SBK), due buone stagioni sempre con la Bmw nel Mondiale. Nel 2013  Ayrton è stato l’unico a portare sul podio la Panigale nell’anno nero Ducati. Poi ha fatto volare l’artigianale Bimota: cinque vittorie nella categoria Evo, le strettamente derivate dalla serie, con una moto mai scesa in pista realizzata da un’azienda di dieci persone. Tutto magnifico fin quando la  stessa Bimota  è stata esclusa per mancata omologazione. Una disavventura tira l’altra. Ecco l’ultima brutta storia di Ayrton, raccontata da lui stesso.

Badovini nel 2014 ha vinto 5 gare “evo” con la Bimota

CONTATTO“Sono stato avvicinato da emissari del team JR a inizio dello scorso novembre. Mi hanno spiegato il progetto nel dettaglio e sono stati molto convincenti. Hanno messo sul tavolo un rapporto diretto con Bmw, dicendo che avremmo avuto i motori ufficiali, con gli aggiornamenti necessari per adeguarsi alle nuove regole tecniche. La sede della squadra doveva essere all’interno di Alpha Technick, a Rosenheim, cioè il quartier generale delle corse Bmw, sia moto che auto. Era prevista una lunga serie di test invernali, saremmo dovuti andare in pista già a dicembre per preparare al meglio il debutto in Australia del 22 febbraio scorso. Sembrava un pacchetto molto interessante, e potenzialmente vincente. Ho firmato il contratto pochi giorni dopo.”

2010: Badovini domina la Stock 1000 con 9 vittorie in 10 gare

CIRCUITO NEI CARAIBI“In fase di accordo mi avevano spiegato che erano in programma una serie di incontri con il governo della Repubblica Domenicana per la promozione della SBK nell’area caraibica. La creazione di un top team per il Mondiale doveva essere il primo passo, mi hanno parlato anche del progetto di un circuito di livello internazionale in fase avanzata di progettazione per ospitare gare top level. Mi sono lasciato convincere anche perchè JR aveva coinvolto anche Troy Corser, australiano due volte campione del Mondo (1996 con Ducati e 2005 con Suzuki, ndr)  da diversi anni  testimonial Bmw. La presenza di Troy mi dava garanzia che i tedeschi fossero in qualche maniera coinvolti. Sbagliavo, perchè anche Corser ad un certo punto ha cominciato a chiedersi dove fossero i soldi sbandierati. Credo che pure lui sia stato messo in mezzo come me.”

2013: nell’anno nero Ducati ufficiale va sul podio a Mosca

PUZZA DI BRUCIATO“La situazione è precipitata il 1 marzo, quando La Gazzetta dello Sport ha scritto che il team era sparito e che saremmo rimasti a piedi. A me era venuto qualche dubbio a dicembre: dovevamo essere in pista e invece mancavano ancora le moto. I responsabili del team  dicevano ai meccanici e alle altre persone coinvolte di stare tranquilli, che il denaro per far partire l’operazione era in viaggio e in pochi giorni sarebbe andato tutto a posto. Dev’essere un lungo viaggio perchè stiamo ancora aspettando. A gennaio JR ha fatto sapere che non sarebbe stato possibile andare in Australia per l’apertura e che avremmo cominciato il Mondiale dal secondo round in Thailanda (22 marzo, ndr). Ma al momento, che io sappia, non è stata comprata neanche una vite. Io non ho visto un euro e penso che neanche Elias, i meccanici e tutti gli altri malcapitati. Ad oggi non abbiamo niente in mano, solo contratti che stanno diventando carta straccia.”

Silverston 2010: il trionfo Stock 1000 con la maglietta del pilota “secchione”

PEZZI GROSSI A PIEDI“Questo disastro ha lasciato a piedi due piloti che partivano per essere protagonisti. Mi sento spesso con Toni Elias, fino a pochi giorni lui era molto ottimista, ha un carattere più solare del mio, era convinto che tutto si sarebbe aggiustato. Non so se lui ci creda ancora, io ho perso ogni speranza. A questo punto spero che il promoter Dorna ci possa dare una mano, trovando il modo per salvare la nostra stagione. Tra l’altro il team JR non si è neanche preoccupato di mandarmi la liberatoria dal contratto, anche se ovviamente mi ritengo assolutamente libero. Anzi penso di essere nella posizione di chiedere i danni: la mia carriera è a forte rischio per questo casino.”

SPERANZA“Sto già parlando con un po’ di persone, c’è qualcosa che si sta muovendo. Quando  la SBK tornerà in Europa (terzo round in Spagna, 12 aprile) spero di salire sul treno in corsa. Ma ovviamente voglio un treno alla mia altezza, un pacchetto moto-squadra che mi dia speranza di tornare protagonista. Quando ho avuto la sistemazione giusta, ho fatto bene. Ho vinto perfino con la Bimota. E’ da agosto che non vado in moto, ma non ero mai stato in forma come adesso. Allenarmi è l’unico modo per resistere alla rabbia che ho dentro. Non ho neanche visto il GP d’Australia in tv, mi avrebbe fatto troppo male. Ma non mollo, ragazzi. Datemi una moto, e vi faccio vedere…”

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2 commenti

  1. spiccicato ha detto:

    ………..lo so , il titolo non e’ molto giornalistico, ma…….

    Ehi, a parte l’anno magico della superstock, la carriera di Ayrton e’ stata costellata dalla……”sfiga” . E’ entrato in Ducati l’unico anno della storia della SBK che……….la Ducati non andava ……

    L’unica cosa da dire e’ ……”auguri”, ma…..a stagione iniziata……mah !!!

    come diceva Calimero? “e’ un’ingiustizia, pero’ !!!! “