15 Marzo 2015

La Ducati è già nel mirino di Marquez e Rossi

I magnifici quattro – Marquez, Rossi, Lorenzo e Pedrosa, – sono diventati sei. Con Iannone e Dovizioso in gran  in gran spolvero la Ducati GP15 sta  cambiando gli equilibri MotoGP. Per questo è già nel mirino dei capibranco, cioè Marc Marquez e Valentino Rossi. Se la nuova Rossa continuerà a volare, e non ci sono […]

I magnifici quattro – Marquez, Rossi, Lorenzo e Pedrosa, – sono diventati sei. Con Iannone e Dovizioso in gran  in gran spolvero la Ducati GP15 sta  cambiando gli equilibri MotoGP. Per questo è già nel mirino dei capibranco, cioè Marc Marquez e Valentino Rossi. Se la nuova Rossa continuerà a volare, e non ci sono dubbi visto che va così forte dopo appena mille chilometri di collaudo, preparatevi alla controffensiva a tutto campo. MM93 e VR46 risponderanno in pista ma anche fuori, a parole. Per esempio: volete scommettere che da qui all'inizio del Mondiale si parlerà a profusione degli aiutini che il regolamento concede alla Ducati? Motori, benzina, test liberi e gomma soffice. Un bel pacco regalo che sommato al potenziale GP15 può cambiare le carte in tavola.

Andrea Dovizioso, 28 anni: anche lui subito velocissimo con la GP15

PAROLE DI GUERRA – Ha cominciato Vale, al termine della prima giornata di test di Losail. “Ve lo dico io, Iannone e Dovizioso hanno fatto i tempi con la copertura supersoft”. I diretti interessati negano, ma il cronologico conferma il sospetto di Rossi. Entrambi hanno ottenuto il passaggio record in uscita da appena due giri, tipica strategia  “time attack”. Ma l'esame dell'intera giornata dice anche altro. Iannone ha compiuto nove uscite, sempre con la GP15,  e dopo appena 14 passaggi ha demolito per la prima volta la barriera di 1'56”, tre decimi meglio del miglior giro della gara 2014, 1'56”280. Dopo il lampo di giornata, 1'55”265, l'abruzzese ha girato sotto 1'56” in altre cinque occasioni, sempre in uscite da 5-6 giri, cioè con gomma dura. La stessa utilizzata da Rossi e Marquez.

Valentino Rossi, 36: “La Ducati ha usato la supersoffice”

PULCINO COI DENTI – Il 22enne catalano è un fenomeno tutto sorriso, sabato notte però ha tirato fuori i denti con una dichiarazione sibillina. “La Ducati? Io mi curo solo di cosa fa la Yamaha”. Beh, in realtà è facile immaginare che il cronologico dei due in rosso l'abbia studiato, eccome. Dovizioso ha compiuto sette uscite con la GP15 e già nella prima è andato due volte in 1'55” alto, anche lui meglio del suo “personale” nel GP della passata stagione. Dopo aver stampato la seconda prestazione di giornata, 1'55”363, si è ripetuto altre quattro volte, in “stint” sufficientemente lunghi da escludere l'utilizzo della supersoffice. Riassumendo: 1. Dopo appena quattro giorni di pista la GP15 va già molto più forte della GP14.3, infatti già accontonata ben prima del previsto. 2. Iannone e Dovizioso hanno fatto il tempo con la supersoft, ma sono stati velocissimi anche con la dura. Il delta di prestazione tra le due coperture è  2-3 decimi, molto meno dei 6-7 indicati da Jorge Lorenzo nel dopo test.

Marc Marquez, 22: “Ducati? Io penso solo alla Yamaha”

ARMATA ROSSA – Ovviamente non si può dire che la Ducati abbia già raggiunto Honda e Yamaha, è troppo presto. Tantomeno che i due Andrea potranno giocarsi parecchi GP e forse il titolo. Per ora sono sogni, servono verifiche. Marquez è Marquez e la possibilità che la Honda abbia una riserva di potenziale  è molto alta. Ma la partenza del nuovo progetto Ducati è stata superiore alle aspettative e il morale nel box Ducati è altissimo. Piloti, ingegneri, meccanici, sorridono tutti. L'aspetto preoccupante, vista dalla parte di Marc e Vale, è che anche vincendo (o centrando due secondi posti o tre terzi) la Ducati perderà solo il bonus carburante, scendendo a 22 litri.  Se ne vince tre perde la gomma soffice, fattore che incide solo in qualifica perchè non regge tutta la gara. Se anche dominasse la Rossa terrà comunque il jolly motori:    sono dodici, con sviluppo libero, contro i cinque punzonati prima dell'apertura da Honda e Yamaha. Questo si che è un vantaggio enorme. Proprio adesso che la Ducati è tornata a volare.

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