20 Luglio 2015

La Ducati che torna a vincere fa bene alla Superbike

Ducati, quanto ci sei mancata. Il doppio trionfo di Chaz Davies a Laguna Seca (California) ha scatenato l'entusiasmo di tutti: tifosi, semplici appassionati e vecchie glorie. Non solo in America, dove questo marchio è amato in maniera viscerale, ma in ogni angolo del pianeta. Tanto per dire: Carl Fogarty, l'icona dei quattro Mondiali e delle […]

Ducati trionfa negli Usa: Chaz Davies festeggia con la squadra (AlexPhoto)

Ducati, quanto ci sei mancata. Il doppio trionfo di Chaz Davies a Laguna Seca (California) ha scatenato l'entusiasmo di tutti: tifosi, semplici appassionati e vecchie glorie. Non solo in America, dove questo marchio è amato in maniera viscerale, ma in ogni angolo del pianeta. Tanto per dire: Carl Fogarty, l'icona dei quattro Mondiali e delle 55 vittorie con la Rossa, si è complimentato un attimo dopo la bandiera a scacchi che ha salutato la doppietta di un formidabile Chaz Davies. La Ducati che torna a vincere, anzi a dominare, è una bellissima notizia per la Superbike.

GP Usa: la Ducati stavolta ha dato paga alle Kawasaki (AlexPhoto)

MITO – Il Mito del Mondiale alternativo è esploso negli anni '90, di pari passo coi successi della marca italiana. Più i piloti Ducati vincevano, più la Superbike diventava affascinante. In quegli anni ruggenti Fogarty riempiva Brands Hatch come fosse Wembley. E le corse diventavano costume e stile di vita. Dopo Foggy è arrivato Bayliss e l'onda lunga è durata oltre un ventennio. Negli ultimi due anni e mezzo però la luce si era spenta e la Superbike sembrava più grigia. Okay, Jonathan Rea è un campione fantastico e la Kawasaki una macchina da guerra. Ma né il nordirlandese né il gigante asiatico che sforna anche treni e portaerei  accendono i cuori. La Rossa si.

GP Usa: Chaz Davies e il team principal Stefano Cecconi sul podio (AlexPhoto)

GRAZIE CHAZ – La Panigale, bella e richiestissima nella versione stradale,  in pista non sembrava neanche parente delle gloriose progenitrici. Più lenta in rettilineo, poco agile nel misto, severa con le gomme. Un mezzo disastro. C'è voluto un po' di tempo (beh, un po' tanto…) ma a Borgo Panigale sono riusciti a far vincere anche questa strana moto senza telaio. Il lampo di Aragon, sempre firmato Chaz l'aprile scorso, era stato troppo effimero per sognare. La doppietta negli States, il principale mercato Ducati, questo si che è un colpaccio. Il riscatto è frutto del lavoro instancabile degli ingegneri di Bologna che proprio negli Usa, la terra del mito bicilindrico Harley, hanno fatto vedere agli yankee come si costruiscono i V2 che vincono.  Ma ci ha messo tanto del suo anche Chaz Davies,  gallese un po' taciturno, senza la battuta pronta, né il carattere del personaggio che buca il video. Però un tipo molto tosto, uno di quelli che non molla mai.  I tifosi della Ducati sentivano che poteva diventare uno di loro, ma se non vinci è difficile entrare nell'anima della gente. Il trionfo americano farà nascere un amore.

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