14 Giugno 2012

Il segreto di Max, ovvero quello che nessuno vi ha ancora spiegato sul monogomma SBK

Come ha fatto Max Biaggi a sbancare Misano risultando l'unico in grado di sfruttare al meglio la gomma Pirelli siglata P1126, cioè l'ormai celeberrimo “gommone” con mescola soft? Per farsi un'idea, bisogna fare un passo indietro e spiegare come funziona la fornitura unica Pirelli nel Mondiale Superbike. Per semplicità ci limiteremo a parlare unicamente della […]

Come ha fatto Max Biaggi a sbancare Misano risultando l'unico in grado di sfruttare al meglio la gomma Pirelli siglata P1126, cioè l'ormai celeberrimo “gommone” con mescola soft?

Per farsi un'idea, bisogna fare un passo indietro e spiegare come funziona la fornitura unica Pirelli nel Mondiale Superbike. Per semplicità ci limiteremo a parlare unicamente della copertura posteriore, in genere la più importante per la prestazione.

Con sei Marche impegnate in forma diretta nel Mondiale, la Pirelli ha deciso di realizzare e sviluppare un numero molto vasto di soluzioni: ne hanno circa quaranta, differenti per misura del battistrada (180 mm oppure 200 mm), struttura, profilo e mescola. Ce ne sono così tante in modo da poter offrire su ogni tracciato la migliore soluzione possibile a moto molto diverse: per cubatura (1000 quattro cilindri contro 1200 bicilindrica), sospensioni (la Kawasaki ha le Showa, la Ducati di Canepa le Bitubo e tutte le altre Ohlins), telai (traliccio Ducati, doppio trave le altre), ect.

Per ciascun round tra le quaranta soluzioni la Pirelli ne vengono scelte da tre a cinque in base alle caratteristiche del tracciato, alle condizioni di temperatura attese, all'esito di eventuali test pre gara e anche alle specifiche esigenze delle squadre e/o Marche. A Misano è stato deciso di portarne cinque: due “gommoni” (soft e media) e tre convenzionali (soft, media e dura).

Il regolamento fissa un numero massimo di gomme utilizzabili tra prove libere, qualifiche, Superpole e warm up: sono tredici posteriori e nove anteriori.  Le gare sono escluse dal conto. Aumentando il numero di soluzioni disponibili, diminuisce la quantita assegnata a ciascun pilota per ogni singolo tipo di gomma. A Misano, per esempio, sono state fornite solo 3 gomme B (gommone mescola soft) e 3 gomme E (gommone mescola media). Erano invece disponibili 8 esemplari A, 6 tipo C e 8 tipo D.

Questo è quello che c'è scritto sui documenti ma in realtà la Pirelli ha facolta di fare delle eccezioni, cioè modificare la quantità delle gomme allocate se un team o un singolo pilota si indirizzano verso una specifica soluzione, rinunciando alle altre. E' stato il caso di Biaggi: fin dal venerdi Max ha capito che la B (gommone soft) non era la soluzione più veloce ma sarebbe potuta diventare la più affidabile sui 24 giri di gara. Così ha chiesto e ottenuto dalla Pirelli ulteriori esemplari del tipo B, dando indietro l'equivalente numero di gomme dei tipi che non gli interessavano. In questo modo Biaggi tra prove e qualifiche ha potuto girare a lungo con la B permettendo all'Aprilia di trovare le migliori soluzioni di assetto ed elettronica per sfruttare al massimo quella singola specifica.

Checa e Melandri hanno preso altre direzioni: Checa ha puntato sulla D (battistrada 180 media) utilizzandola in entrambe le manche, Melandri invece è partito con la C (battistrada 180 soft) ma  ha funzionato per metà da gara, poi è andata arrosto  costringendo  la BMW al rientro nel box. Nella seconda gara Marco ha copiato la soluzione di Biaggi (B) ma non aveva la messa a punto perfetta per sfruttarla al limite (quarto posto).

Biaggi quindi ha dominato grazie ad intuito, sensibilità tecnica e strategia, elementi diventati ancor più fondamentali con la moto unica e le sessioni di prova accorciate a 45 minuti (invece di 60).

Con la stessa P1126 Max aveva fatto il vuoto anche a Phillip Island dominando la prima gara e arrivando secondo dietro Checa nella seconda dopo una forsennata rimonta dall'ultimo posto conseguenza del fuoripista per il contatto alla prima curva con Tom Sykes.

La P1126 sembra dunque la soluzione perfetta per l'Aprilia ma non è dato sapere se e quando verrà portata, perchè la Pirelli annuncerà le soluzioni disponibili solo il lunedi precedente i prossimi round  del Mondiale. Teoricamente potremmo anche non vederla più fino a fine anno, dipenderà dalle valutazioni del fornitore unico, dalla quantità rimasta nei magazzini, ect.

Arrivati a questo punto, so che qualcuno di voi si starà domandando: “Ma la Pirelli in questo modo non è in grado di “pilotare” il risultato sportivo”? La risposta è: in un certo senso, SI. Essendo un grande gruppo multinazionale, la Pirelli ovviamente non ha alcun interesse a far vincere Biaggi piuttosto che Melandri, Checa, Rea o qualunque altro. Però ha interesse a mantenere un certo equilibrio e a garantire a tutte le Marche (e al maggior numero possibile di squadre)  la possibilità di vincere le gare.

Non è un caso che in sette round ci siano già stati sei vincitori diversi e cinque Marche abbiano vinto almeno una volta. Manca solo la Suzuki ma se Hopkins non fosse rotto dall'inizio e Camier fosse un talento, magari pure la GSX-R avrebbe fatto centro.

Quindi chi parla di Mondiale già ipotecato da Biaggi non conosce molto bene come stanno le cose. Max invece lo sa, per questo si guarda bene dal cantare vittoria. Non è pretattica.  Adesso sapete perchè.

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